Angolo del tifoso
ANGOLO LAZIO – Grazie ragazzi: un sogno per Natale è un fantastico regalo ai laziali

La Lazio ha conquistato dopo 20 anni una storica qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. È tra le prime 16 squadre del continente e, anche se il sorteggio di lunedì prossimo a Nyon rischia di essere un bagno di sangue, comunque vada il tifoso laziale sogna di poter vivere a febbraio una notte emozionante.
Un fantastico deja-vu
Dopo aver rivisto la partita un paio di volte e aver riprovato la stessa identica paura alla traversa di De Ketelaere, possiamo affermare, senza timore di smentita, che la sindrome del braccino di tennistica memoria si è impossessata della Lazio nel secondo tempo. In vantaggio di un gol e con un uomo in più la squadra di Inzaghi avrebbe dovuto mettere in ghiaccio la qualificazione ma tra imprecisione (Correa, Milinkovic-Savic, Akpro) e sfortuna (la zolla di Immobile) siamo arrivati con il fiatone al traguardo tanto agognato. La traversa belga è stato un deja-vu forte e potente che ci ha riportato al minuto 72 della finale di Coppa Italia del 2013. Anche allora la fortuna ci arrise perché lo stellone laziale spesso si ricorda di quei figli che hanno tanto sofferto risparmiandogli ulteriori dolori.
La bilancia di Simone
Forse è giusto criticare Inzaghi per la gestione dei cambi visto che nessuno di noi, quasi sicuramente, avrebbe tolto tre colonne tutte insieme in un momento cosi delicato. Però la ragione ci impone di prendere una bilancia e pesare sulla stessa tutte le partite disputate dalla Lazio in questa prima parte di campagna europea.
Ebbene se da una parte ci mettiamo la gestione dell’ultima gara dall’altra si devono sommare tutte le altre partite disputate. Ed è doveroso ricordare come in 2 partite esterne, contro Bruges e Zenit, il mister quei 3 giocatori sostituiti martedì non li ha neanche potuti mettere in distinta perché fermati dal pandemico mostro che da quasi un anno attanaglia il paese.
Quindi se si vuol criticare il mister si abbia l’onestà intellettuale, a mente fredda perché nel dopo partita non si dovrebbe fare alcunché, di sottolineare che uscire imbattuti da questo girone è stato, al netto delle difficoltà esterne, un mezzo miracolo.
Poi nel calcio come nella vita si può sempre migliorare e dagli errori imparare, quindi siamo sicuri che Inzaghi farà tesoro di questo secondo tempo per trasmettere ai suoi giocatori quella mentalità vincente che non si compra al mercato ma che si acquisisce giocando e soffrendo in queste partite.
Una fantastica utopia
Una speranza segreta alberga nei cuori degli innamorati tifosi biancocelesti: Vivere una notte europea a febbraio sugli spalti: sarà difficile e quasi sicuramente non si potrà farlo a pieno regime, ma sognare non costa nulla e coltivare la fantastica utopia di riempire almeno in parte lo stadio Olimpico sarà una bellissima marcia di avvicinamento.
Questo è il regalo che Inzaghi e la squadra hanno fatto alla gente laziale per Natale e donare un sogno resta una bella opera di amore a tinte biancocelesti.