Angolo del tifoso
ANGOLO SPEZIA – Qua dove dominano le aquile

Lo Spezia dimostra ancora una volta, che quando gioca in casa è capace di compiere qualsiasi impresa. Quella contro il Palermo sembrava una gara stregata.
CONTRO TUTTO E TUTTI
Sembrava che tutto o quasi remasse contro le aquile. Il goal della domenica subito dopo pochi secondi, una traversa, i tiri sbagliati, i goal regalati, le decine di falli fischiati e non sempre sanzionati, l’infortunio di Elia azzoppato dall ‘ennesima entrata killer degli avversari. La signora delle partite sfigate si era appollaiata sul trespolo insieme ai gufi della città della torre storta. Ormai è finita – avranno pensato quelli – quando al novantunesimo lo Spezia era sotto due reti. La signora sfortuna e i gufi si saranno messi a brindare.
LASCIATE OGNI SPERANZA SE GIOCATE AL PICCO
Non hanno capito che lì dove giocano le aquile, la speranza non muore mai, se indossi una maglia bianca. Succede così l’inimmaginabile al Picco. In poco più di tre minuti lo Spezia riesce a riacciuffare un pareggio clamoroso, gettando nella porta non solo la palla ma tutto quello che aveva dentro o che ave va dovuto ingoiare. Cuore, grinta, rabbia, urla, palloni, arbitro, Var finiscono tuti in fondo alla rete, seppelliti dai decibel di un Picco che avrebbe fatto tremare le gambe a chiunque. Il pubblico del Picco e soprattutto la Curva Ferrovia, sono stati come sempre il cuore pulsante e l’impeto sonoro, di una squadra che non molla mai.
AURELIO ALL’ULTIMO SECONDO
Aurelio, il ragazzo venuto da Procida, l’isola di Arturo di Elsa Morante, con il suo goal ridisegna una giornata che diventa memorabile per i colori spezzini e consente di accorciare sul Pisa. La lotta per la promozione diretta è più viva che mai.
Qui dove dominano le aquile lasciate ogni speranza, o voi che entrate.
Mai striscione fu più veritiero ed azzeccato.
(Foto: Depositphotos)