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Calcio in lutto, addio a Fabio Cudicini: Il “Ragno nero” del Milan

Il mondo del calcio piange la scomparsa di Fabio Cudicini, ex portiere del Milan noto come il “Ragno nero”. Si è spento a 89 anni, lasciando un’eredità fatta di trofei, record e profonda umanità.
L’AC Milan, il club che lo ha consacrato come una leggenda, lo ha ricordato con affetto sui social:
“La tela del Ragno sul nostro cuore rossonero. Per sempre. È scomparso Fabio Cudicini, campione di tutto con il Milan, grande portiere e grande persona. Le condoglianze di tutti i rossoneri al figlio Carlo e a tutta la famiglia. Ciao Fabio.”
La carriera di un campione
Nato a Trieste il 20 ottobre 1935, Fabio Cudicini iniziò la sua carriera con l’Udinese, passando poi alla Roma e successivamente al Brescia. Soprannominato inizialmente “Pennellone” per i suoi 191 centimetri di altezza, a 32 anni si trasferì al Milan, squadra che lo avrebbe consacrato come uno dei portieri più grandi della sua epoca.
Sotto la guida di Nereo Rocco, Cudicini si guadagnò il soprannome di “Black Spider” – il Ragno nero – attribuitogli dalla stampa britannica dopo due straordinarie prestazioni a Glasgow e Manchester. Questo appellativo lo accomuna al leggendario Lev Jašin, condividendo con il portiere sovietico l’iconico completo nero, il fisico slanciato e la capacità di dominare l’area di rigore.
Una bacheca ricca di successi
Cudicini è stato protagonista di un periodo d’oro per il Milan, con cui ha conquistato uno scudetto, una Coppa Italia, una Coppa Campioni, una Coppa delle Coppe e la Coppa Intercontinentale nel 1969. Il suo ultimo trofeo in rossonero è stata un’altra Coppa Italia, nel 1972, prima di concludere la sua carriera.
Portiere dal talento cristallino e dalla straordinaria freddezza, Fabio è entrato nella storia anche per il suo primato di imbattibilità a San Siro: 1.132 minuti senza subire reti, un record che ancora oggi resta imbattuto.
L’eredità e il legame con il calcio
Cudicini ha lasciato un segno indelebile non solo nella storia del Milan, ma nel calcio italiano e internazionale. L’eredità sportiva prosegue con il figlio Carlo, anche lui portiere, classe 1973, cresciuto nel vivaio rossonero e protagonista di una brillante carriera con squadre come Chelsea e Tottenham.
Con la scomparsa di Fabio Cudicini, il calcio perde non solo un campione, ma anche un uomo dallo straordinario spessore umano. Le sue gesta resteranno per sempre nella memoria degli appassionati di sport e nel cuore dei tifosi rossoneri.
Ciao, Ragno nero.
(Foto: DepositPhotos)