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Un salvataggio con esultanza e trattenuta a Saka: Chiellini baluardo della difesa all’italiana

Il viaggio più bello e intenso si è concluso: Giorgio Chiellini ha deciso di ritirarsi dal calcio giocato dopo una carriera coronata di successi. Il toscano è l’ultimo baluardo di una difesa all’italiana che sembra già appartenere a un calcio lontano. In oltre vent’anni di carriera, l’ex capitano della Nazionale Italiana ha unito e diviso, è stato amato e odiato ma, sempre, rispettato. È questo il tratto distintivo della carriera di Giorgio Chiellini.
Chiellini baluardo della difesa all’Italiana
“Bonucci e Chiellini professori di difesa. Dovrebbero insegnare ad Harvard”. La carriera di Giorgio Chiellini potrebbe essere riassunta in questa frase, quella pronunciata da José Mourinho nell’ottobre del 2018. Era la vigilia di un Manchester United-Juventus di UEFA Champions League. Una vita fa, certo, ma che ben riassume la carriera del classe 1984. Il toscano è l’ultimo baluardo della difesa all’Italiana, quella che ha ci ha consacrato nella storia del calcio mondiale. Rude, pragmatico ma estraente efficace.
In un mondo del calcio che ricerca l’estetica e la bellezza nel gioco, Giorgio Chiellini può essere considerato il polo opposto. Vincere il duello con l’avversario, non subire gol e nient’altro. È stato questo il diktat della carriera di Giorgione, celebrato ovunque, odiata da tanti ma sempre rispettato. E la cattedra ad Harvard per la difesa, forse, sarebbe stata più che giusta.
Ritirate il turbante e mettetelo nel
J|museum, @juventusfc !!!#TheGr3at #Chiellini pic.twitter.com/OKABdVheaS— Michele Fusco (@mike_fusco) May 16, 2022
L’esultanza per un salvataggio e il turbante
Difendere la porta, a qualunque costo. Ha fatto questo Chiellini nella sua carriera. Anche con mezzi e grazia poco convenzionali. E la Juventus e la Nazionale possono ringraziare. Il difensore italiano ha sempre avuto un compito ben preciso. A ogni salvataggio, il classe 1984 esultava. Come per un gol. È stato apprezzato anche per questo. Con Chiellini in difesa si era più sicuri. Simbolo, anche, di un calcio passionale e sanguigno. Ne ha perso – e fatto perdere – tanto nei suoi duelli. Le immagini con un turbante in testa sono già nei libri di storia: il toscano è il volto del pragmatismo e della dedizione al lavoro che ha reso grande la Juventus. Per nove anni, infatti, ha vinto tutto in Italia. Sputando sangue e sudore la maglia. E per questo i tifosi lo hanno sempre amato.
"What Chiellini did with Saka shows everything: Saka was about to go through him and Chiellini was like: 'well, the ball has passed, so you'll have to stay here son'!"
– ???? José Mourinho pic.twitter.com/oaK6nYqwpn
— Forza Juventus (@ForzaJuveEN) December 12, 2023
La trattenuta a Saka e la vittoria di EURO2024
Restano solo ricordi, ormai. Ma in ogni vittoria e sconfitta recente di Juventus e Nazionale, Giorgio Chiellini c’era. Ci ha messo la faccia dopo la disfatta di Palermo contro la Macedonia, lo ha fatto a Wembley, prendendosi gli Europei. Il toscano è salito in cattedra nel tempio del calcio inglese, mostrando un modo di difendere così anacronistico che ha avuto la meglio su estetica e bellezza. La trattenuta a Saka lanciato a rete è da antologia del calcio. E gli italiani ringraziano. E poi quel festeggiamento con Bonucci, la Coppa e la pastasciutta… italiani sempre, nel bene e nel male. “É stato un viaggio bello e intenso”, Giorgio.
(Foto: DepositPhotos)