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Ai rigori il Giugliano elimina il Benevento dalla Coppa Italia

BENEVENTO-GIUGLIANO 7-8 d.c.r.
Dopo una serie di sette calci di rigore e una stoica partita, il Giugliano ha ragione del Benevento, in casa sua, passando ai sedicesimi di finale della Coppa Italia di serie C. Altro che la Champions! Altro che Borussia-Milan, Lipsia-City e Celtic-Lazio. A Benevento l’unico più grande spettacolo dopo il big bang del mercoledì sera era la Coppa Italia di serie C. E le emozioni, in verità, sono state tantissime. Vantaggio beneventano, pareggio e vantaggio giuglianese, pareggio finale beneventano sul pentagramma dei supplementari. Il pubblico beneventano non aveva altri occhi che per la prestazione offerta pochi giorni fa, sempre in orario serale, dai vari El Kaouakibi, Simonetti, Ferrante, Benedetti, Ciano. Che partivano tutti dalla panchina. L’unico rischio, per i giallorossi, in un turno secco ad eliminazione era di, eventualmente, sottovalutare l’avversario, il Giugliano. Quint’ultima dopo 6 giornate nel girone C e già con un esonero sulle spalle. Probabilmente l’avversario in sè non è stato sottovalutato, anzi è stato anche determinato e coriaceo a resistere e approfittare della provvisoria superiorità numerica nel secondo tempo supplementare. Ma il Benevento non è riuscita a chiuderla quando poteva. Risultato in bilico fino alla fine, laddove la fine si chiamava calci di rigore, là, dove, tutto può succedere.
Il turnover di Andreoletti, per far riposare chi ha disputato più match, ha comunque retto bene l’urto della responsabilità in campo, seppur dopo l’ora di gioco il tecnico ha deciso di giocarsi le sue carte migliori, Simonetti e Ciano. Cambiava tutto l’11 titolare di domenica scorsa contro il Crotone, il Benevento, dal reparto arretrato completamente all’esordio, portiere compreso, al centrocampo e all’attacco, con Improta e Ciano a fare da chiocce.
Dall’altro lato anche il Giugliano fa un ampio turnover con in panchina Francesco Ascione ma sugli spalti sedeva l’annunciato nuovo allenatore Valerio Bertotto (ex Ascoli in panca ed ex Udinese in campo), dopo l’esonero di Di Napoli. Superstiti da un pareggio esterno a Francavilla, dopo due ko di fila, i gialloblu sfidavano la Strega per la prima volta nella loro storia, e per di più in una sfida ad eliminazione diretta. Il Benevento tornava in Coppa Italia di Serie C dopo 7 anni. L’ultima volta fu a Foggia, contro De Zerbi.
PRIMO TEMPO
Tatticamente il Benevento si approccia come con il Crotone, ma è chiaro che, con protagonisti diversi, non è decisamente la stessa cosa. I primi minuti mettono un po’ padroni di casa e ospiti, sulla carta sicuramente sfavoriti, sullo stesso piano tecnico. Ma la prima conclusione in porta è del Benevento al secondo minuto. Combinazione Kubic-Marotta e conclusione centrale del centravanti napoletano dei giallorossi, fischiato più volte dai tifosi giuglianesi. Il turnover, come detto, pesa non poco nell’equilibrio della partita, ma le “seconde linee” giallorosse provano a prendere in mano il pallino del gioco dal 24’ in poi. Da un calcio d’angolo di Masciangelo, arriva la conclusione di Viscardi che non inquadra lo specchio della porta. Ci provano, e non poco, i padroni di casa a costruire con fraseggi veloci ed essenziali a pochi tocchi. Nel giro di pochissimi minuti, i tentativi di segnare sono di Bolsius (di testa), Kubica, Alfieri e più volte Marotta (con i piedi), ma le loro conclusioni non spaventano la porta difesa da Baldi. Giugliano abbastanza inerme, impotente e inoperoso. Prima della fine del tempo, i giallorossi di Andreoletti mettono pepe al match in due occasioni. Al 38’ cross del generoso Alfieri, dalla destra, a trovare pronto Riccardino Improta. Conclusione sul primo palo, respinta in angolo da Baldi. Meno di un minuto, ed è ancora il classe 2002 protagonista, questa volta in solitaria. La traversata rapida, palla al piede, da centrocampo produce un bolide che termina alla destra di Baldi
SECONDO TEMPO
Il Benevento riparte, cuore e testa, dal punto in cui aveva interrotto l’offensiva, provando subito a cuocere a fuoco lento gli ospiti, invertendo la posizione degli esterni Improta e Masciangelo. La mossa funziona. Ci prova con estrema perizia Bolsius, dopo due minuti dal fischio della ripresa, con un siluro ben bloccato da Baldi. Strega meritatamente in vantaggio un minuto dopo. E’ ancora Don Bolsius a gigioneggiare e serve Marotta sul secondo palo, che con un piattone forte batte Baldi. Urlo liberatorio del centravanti, ex Giugliano per un mese. Ma la gioia, che lasciava presagire o il controllo della gara o una scontata goleada, viene strozzata in gola dopo sette minuti. In una mischia d’area al 52’, dopo un corner, al primo vero affondo degli ospiti, Yabre è il più lesto di tutti a mettere la palla dietro le spalle di Nunziante, in modalità flipper. Prendono coraggio i tigrotti al 57’. Sgroppata quasi identica di Stabile, come quella provata nel primo tempo da Alfieri, e conclusione che costringe Nunziante ad un doppio intervento.
A questo punto, corre ai ripari Andreoletti, onde evitare spiacevoli situazioni da recuperare, inserendo Agazzi, Ciano e Simonetti. Al 72’ rocambolesca azione in area subito con Ciano. Cross in area dell’attaccante per Simonetti che batte a colpo sicuro.
Scognamiglio gli nega la gioia del gol, salvando sulla linea. I giallorossi si fanno sotto, aumentando il ritmo al 76’. Kubica ha una buona chance ad un quarto d’ora dal termine, respinta dalla difesa ospite. Palla a Marotta, che non se lo fa ripetere due volte e tenta di piazzarla sul secondo palo. Baldi respinge in angolo. E’ tutta un’altra musica e si vede, il gol sembra più vicino. Ma, sbilanciandosi in avanti, i giallorossi si espongono. Al 79’ contropiede del Giugliano con Oviszach, che regala un assist a Gladestony. Volée del brasiliano che, per poco, non beffa Nunziante. Non accade nulla più fino al quarto minuto di recupero. Disperatamente in avanti, va Agazzi, palla al piede, che serve Simonetti. Prova a mettere in mezzo, respinta dell’onnipresente Scognamiglio. Palla ancora ad Agazzi, che tenta il jolly dalla distanza: palla alta sopra la traversa. L’incubo dei supplementari non è evitato.
SUPPLEMENTARI E RIGORI
E piove sul bagnato al 6’ del primo tempo supplementare. Entrataccia pericolosa di Masella su Gladestony. Per l’arbitro è rosso diretto. La mancanza di proteste conferma quello che è stato un gioco pericoloso e una disattenzione nell’entrata da parte del centrocampista originario di Pescara. Benevento in 10 per i restanti 24 minuti di gioco, va subito in balia del Giugliano che, a questo punto, vuole approfittarne. Ma entrambe le compagini appaiono ormai anche molto stanche e con poche idee. Con l’entrata di Tello, Andreoletti toglie un attaccante, essendo in inferiorità numerica, e inserisce anche un calciatore di fantasia e creatività, oltre che d’esperienza. Acqua nel deserto, a questo punto cruciale del match.
E, infatti, dopo l’espulsione di Stabile, che riporta le squadre in parità numerica, è proprio da Tello che arriva, al 121′, primo dei due ultimi minuti di recupero del secondo tempo supplementare concesso dal signor Gavini. Quando tutto lasciava presagire che fosse già finita, è il Benevento a beffare il Giugliano.
Cross di prima di Tello, per tentare il tutto per tutto, Simonetti non riesce a girarsi per tentare di colpire, ma poi vede sul secondo palo Don Bolsius. Assist rasoterra preciso ed è un gioco da ragazzi per l’ala olandese mettere la palla dentro. Ai calci di rigore il Giugliano ne sbaglia uno solo (con Labriola ipnotizzato da Nunziante), i padroni di casa due (con Simonetti e Viscardi che prendono i legni della traversa). Il resto diventa già storia. La squadra del neo allenatore Bertotto sbatte fuori dalla Coppa Italia di C la squadra di Andreoletti e adesso, ai sedicesimi di finale, scenderà in campo contro il Latina, che ha sconfitto la Casertana per una rete a zero.
IL TABELLINO
Benevento (3-4-2-1)
Nunziante; Viscardi, Capellini, Rillo; Improta (68’ Simonetti), Alfieri (68’ Ciano), Kubica, Masciangelo (1’ p.t.s. Masella); Carfora (60’ Agazzi), Bolsius; Marotta (12’ p.t.s. Tello)
All. Andreoletti
Giugliano (4-3-3)
Baldi; Barba (90’ Di Dio), De Francesco (1’ s.t. Scognamiglio), Caldore, Yabre; Ciuferri (60’ Labriola), Vogiatzis, Eyango (60’ Gladestony); Oviszach, Sorrentino (7’ s.t.s. Bernardotto), De Sena (60’ Stabile)
All. Bertotto
Arbitro: Gavini di Aprilia
Reti: 3’ s.t. Marotta (B), 7’ s.t. Yabre (G), 108’ s.t.s. Caldore (G), 121’ s.t.s. Bolsius (B)
Rigori Benevento 5: Ciano, gol; Kubica, gol; Agazzi, gol; Simonetti, traversa, no gol; Tello, gol; Rillo, gol; Viscardi, traversa, no gol;
Rigori Giugliano 6: Vogiatzis, gol; Bernardotto, gol; Gladestony, gol; Oviszach, gol; Labriola, parato; Di Dio, gol; Caldore, gol;
Espulso: 6’ p.t.s. Masella (per gioco pericoloso), 8’ s.t.s. Stabile (per somma di ammonizioni)
Ammoniti: Carfora (B), Alfieri (B), Stabile (G), Sorrentino (G), Viscardi (B)
Recupero: 1’ primo tempo; 6’ secondo tempo
Recupero tempi supplementari: 1’ primo tempo; 2’ secondo tempo
LA CRONACA IN….10 PASSAGGI
2’ La prima conclusione in porta è del Benevento. Combinazione Kubic-Marotta e conclusione centrale del centravanti napoletano dei giallorossi
38’ Cross del generoso Alfieri, dalla destra, a trovare pronto Riccardino Improta. Conclusione sul primo palo, respinta in angolo da Baldi
39’ Ancora Alfieri. Se ne va in solitaria da centrocampo e innesca un bolide che termina alla destra di Baldi
48’ Benevento riparte da dove aveva interrotto, provando a mettere in cassaforte il risultato e va meritatamente in vantaggio. Kubica gigioneggia e serve Marotta sottoporta, che con un piattone forte batte Baldi.
52’ La gioia dura pochi minuti. In una mischia d’area, Yabre è il più lesto di tutti a mettere la palla dietro le spalle di Nunziante, complice una leggera deviazione di Capellini
57’ Prendono coraggio i tigrotti. Sgroppata quasi identica di Stabile, come quella provata nel primo tempo da Alfieri, e conclusione che costringe Nunziante ad un doppio intervento
72’ Corre ai ripari Andreoletti inserendo Agazzi, Ciano e Simonetti. Rocambolesca azione subito con Ciano. Cross in area dell’attaccante per Simonetti che batte a colpo sicuro. Scognamiglio gli nega la gioia del gol, salvando sulla linea
76’ I giallorossi si fanno sotto, aumentando il ritmo. Simonetti appoggia a Marotta, che tenta di piazzarla sul secondo palo. Baldi respinge.
79’ Contropiede del Giugliano con Oviszach che regala un assist a Stabile. Volee del 19enne di Giugliano che, per poco, non beffa Nunziante.
94’ Spinge il Benevento fino alla fine. Agazzi, palla al piede, serve Simonetti che mette in mezzo Scognamiglio respinge. Palla ancora ad Agazzi che tenta il jolly dalla distanza: alto sopra la traversa
LA CRONACA DEI SUPPLEMENTARI
98’ p.t.s. Episodio chiave dei supplementari. Entrataccia pericolosa, pochissimi minuti dopo essere entrato, di Masella su Gladestony. Per l’arbitro è rosso diretto, senza alcuna attenuante.
108’ s.t.s. Altra svolta della gara, con gli ospiti che vanno sorprendentemente in vantaggio. Parabola ben messa in mezzo, da calcio piazzato, di Gladestony. Svetta più alto di tutti il vicecapitano Caldore che sblocca il risultato, portando in vantaggio il Giugliano.
114’ s.t.s. Si ristabilisce la parità numerica in campo. Per doppia ammonizione, infatti, per un gioco pericoloso su Ciano, viene espulso il talentuoso Stabile
121 s.t.s. Al primo minuto di recupero del secondo tempo supplementare, quando tutto lasciava presagire che fosse finita, è il Benevento a beffare il Giugliano. Cross di prima di Tello, per tentare il tutto per tutto, Simonetti non riesce a girarsi per tentare di colpire, ma poi vede sul secondo palo Bolsius. Assist rasoterra preciso ed è un gioco da ragazzi per l’ala olandese mettere la palla dentro
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