I nostri Social

Angolo del tifoso

ANGOLO SPEZIA – Cercasi Perseo

Pubblicato

il

Tempo di lettura: 3 minuti

ALLA RICERCA

Lo Spezia si presenta a Venezia alla ricerca di un risultato e di sè stesso. Non trova il primo purtroppo, ma dà l’impressione di essere sulla strada giusta per il secondo. L’aspetto più difficile da digerire è soprattutto il fatto che non riesca a segnare neanche un goal. Cosa che gli permetterebbe di tirarsi fuori da questa specie di nube nera, ammantata di piccole sfortune ed errori che affiorano inesorabilmente negli ultimi tabellini.

LUNA PARK

Lo Spezia appare come un ragazzino che si fa un giro al luna park, desideroso di provare a vincere qualcosa, ma che, in un modo o nell’altro, ne esce sempre a mani vuote. L’area del Venezia, allorquando uno dei giocatori spezzini si appresta a tirare o a fare la mossa decisiva, diventa la macchinetta del ragno afferra peluches. I pupazzi scivolano giù proprio quando pensi di avercela fatta e così succede tutte le volte che gli aquilotti ci provano. Così a turno capita che, una volta lo stinco di un avversario, una volta la schiena, un’altra volta l’esterno della rete, diventano come i braccetti metallici che lasciano cadere il pupazzetto. Indubbiamente non può essere solo sfortuna. Cinismo e concretezza non sempre abitano qui. Mancanza di esperienza e di malizia sono requisiti difficili da trovare nei nostri ventenni. Una menzione particolare ci sentiamo di farla per Bertola che si fa apprezzare per gli anticipi e per alcune letture. Gli unici che però danno l’impressione di capire sempre cosa fare sono Bandinelli e soprattutto Verde. Daniele dove lo metti gioca. E dove si mette, lì crea scompiglio nella difesa avversaria.

POLPO FINLANDESE

Moro si danna l’anima ma si fa fagocitare dai suoi marcatori, specie quando il ritmo cala e gli spazi si restringono. Al Venezia basta verticalizzare, anche alla cieca, per riuscire a trovare qualcuno in grado di buttare giù l’albero maestro e far partire l’abbordaggio. Al resto ci pensa il tentacolare Pohjanpaolo. Il finlandese sembra un polipo che sparisce dietro la macchia d’inchiostro, salvo poi riapparire dal nulla per buttarla dentro. Probabilmente la spiegazione sta tutta qua. Antonucci manca il vantaggio a tu per tu col portiere, il finnico la infila col tap in.

Pubblicità

CERCASI PERSEO

Alla fine, comunque, risultato stretto come un mocassino al matrimonio, per lo Spezia che avrebbe meritato sicuramente il pari, mentre la matematica parla di tre partite senza segnare. Troppo poco per sperare di avanzare. La classifica, adesso, sembra essere diventata la testa di Medusa: se la guardi ti pietrifica. Meglio non pensarci troppo, domani è un altro giorno, verrebbe da dire pensando a “Via col vento”. In attesa che qualcuno possa diventare il Perseo della situazione e ammazzi Medusa, speriamo che il vento cambi davvero. Ne abbiamo davvero bisogno.

Follow us!

FacebookFacebookYoutubeTwitterTwitch

Pubblicità

in evidenza