Angolo del tifoso
ANGOLO SALERNITANA – Folgorati sulla via di Vizela
Ho scelto di rimanere qui perché quello che ho vissuto nei mesi precedenti con i calciatori, con lo staff, con l’amministrazione, con il presidente e con la città è stato bellissimo e sono cose difficili da trovare. Ho voglia di restare qua, sono felicissimo di essere l’allenatore della Salernitana”. Parole e musica, quelle di Paulo Sousa. Un colpo di spugna deciso, definitivo, sugli acari insediatisi tra il 10 e il 20 giugno scorso in casa Salernitana. Lasso di tempo che, com’è noto, ha legittimamente consentito al tecnico portoghese di “conversare” con altre società.
Un lasso di tempo in cui, tra ambiente tifo e addetti ai lavori, ne sono state dette tante, forse troppe. Cose che, in stragrande maggioranza, non sono piaciute all’uomo di Vizela. A lui, che anche con le parole e uno charme innato, nonché invidiabile, è stato in grado di conquistare la piazza fin dal giorno del suo insediamento sulla panchina granata. Eloquente in tal senso il “credevo fossimo amici” riferito ai giornalisti. Una stilettata, dal suo punto di vista, giustificata e persino doverosa.
Da questo momento in poi, deo gratias, a parlare sarà soltanto il campo. La nuova stagione, in quel di Rivisondoli, è ufficialmente iniziata. E la prima giornata di lavoro pare abbia già dato indicazioni piuttosto significative. Ci sarà da sistemare i separati in casa Bonazzoli e Sepe, esclusi, o autoesclusi, dal resto della truppa. Una gatta da pelare, l’ennesima, per Morgan De Sanctis, considerati i lauti ingaggi percepiti da entrambi e i 5 milioni sborsati per il cartellino dell’attuale numero 9 granata. Senza contare, come se non bastasse, alcuni derivati d’alta pasticceria ritornati alla base dopo infruttuosi, e in taluni casi penosi, prestiti.
In entrata, così come ribadito da Sousa in conferenza stampa, le priorità sono gli acquisti di un centrocampista e un attaccante. Più in là, con calma, elementi funzionali ad un eventuale passaggio alla difesa a 4. Per la mediana, resta in auge il nome di Fabio Miretti, per il quale si registrano importanti passi in avanti effettuati negli ultimissimi giorni. Oltre a limare alcuni dettagli con la Juventus, proprietaria del cartellino (la Salernitana vorrebbe un diritto, mentre i bianconeri un obbligo di riscatto e controriscatto), ci sarà anche da convincere appieno il giovane centrocampista a sposare il progetto Salernitana. La voglia di giocarsi le sue chance in bianconero, attualmente, sembra farla da padrona. Sebbene la “Iervolino and family” abbia già ampiamente dimostrato di possedere argomenti piuttosto convincenti.
Per quanto concerne l’attacco, tutto ruota intorno all’eventuale cessione di Boulaye Dia. Il 20 luglio, data di scadenza della clausola rescissoria di 25 milioni, si avvicina. Di offerte più o meno concrete e congrue, al momento, non ce n’è nemmeno l’ombra. In caso di partenza del 29, De Sanctis avrebbe già in canna il colpo Nzola, con il nome di Joel Piroe sullo sfondo. In ogni caso, parafrasando il Sousa pensiero, affermare che sarà costruita una Salernitana che renderà orgogliosi i suoi tifosi, ora come ora, è cosa buona e giusta.
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