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Angolo del tifoso

ANGOLO ROMA – A 30 milioni dalla fine

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Che il Campionato non sia finito secondo aspettative è abbastanza chiaro e non è il grande percorso europeo a dover coprire gli occhi sulle misure da intraprendere.

Nonostante nei mesi si sia parlato di Mou via, di obbligo Champions o zero programmazione, le parole di Pinto (“il nostro futuro non dipende dal quarto posto”) si sono rivelate vere. La Roma doveva agire, doveva farlo subito e lo sta facendo.

Archiviati subito i sì di due ottimi parametri zero come Aouar e il promettente Ndicka,  Pinto si è lanciato sull’urgenza del 30 giugno, recuperare i circa 30 milioni come da settlement agreement firmato dai Friedkin (chi scrive apprezza che non l’abbiano chiamato gentlemen agreement, perchè di gentlemen i propositori hanno davvero poco).

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Il giovane Tahirovic va all’Ajax per circa 8 milioni, l’eterno esubero Kluivert va definitivamente al Bournemouth per circa 11. In dirittura d’arrivo le cessioni al Sassuolo di Volpato e Missori che potrebbero chiudere il cerchio del debito.

In mezzo le trattative solo da limare per piccole differenze per Perez (Celta), Reynolds (che vorrebbe rimanere al Westerloo, ma ha richieste in Premier), Vina tornerebbe al Bournemouth, ma a cifre basse e difficilmente rappresenterà una plusvalenza. L’operazione Villar appare come vendere in America una casa dove si è consumato un omicidio.

Sembra banale ma se al DS riuscissero queste operazioni, dal 1 luglio il partente di lusso Ibanez, sarebbe oggetto di tutt’altra trattativa. Essendo l’unico asset con valore e richieste importanti, si eviterebbe di essere presi per il collo e il ragazzo, già debitamente sostituito (definito anche il ritorno in prestito secco di Llorente dal Leeds), verrebbe venduto solo alle condizioni dei giallorossi. Proposto comunque uno scambio con Davies del Tottenham.

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In entrata solo voci, almeno fino a luglio. La retrocessione del Leeds fa sì che la Roma incassi il gradimento del difensore destro Kristensen, dato che nessuno degli esterni attuali è sicuro di restare. Spinazzola non rinnova e piace in Arabia, Karsdorp è il caso che cambi aria, mentre Zalewsky è sul mercato più per il valore (è comunque un nazionale valutato sopra i 20 milioni) che per una reale volontà del club.

Non si sta trattando seriamente l’argomento portieri, il centrocampo fa girare, a vuoto, vari nomi, dalla autocandidatura Van Der Beek alla boutade (spero) McKennie, dalla indiscrezione/stupidaggine” su Verratti alla “Sora Camilla” Frattesi in attesa di capire se acquisto (inserendo Bove) o interessante plusvalenza. Un’ultimissima ora darebbe i giallorossi su Kamada dell’Eintracht, anche lui a scadenza, visto che il Milan non ha slot per gli extracomunitari, ma nulla di verificato, mentre scriviamo.

Chiaro che la priorità sia una punta che fornisca un’iniezione di reti almeno vicina alla sufficienza. Abraham è fuori, a meno di miracoli, Belotti nonostante il rinnovo è tutt’altro che saldo.

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Raffreddate le voci su Scamacca, dove la volontà di tutte le parti non fa scopa con la formula: il West Ham ha pagato tanto e un prestito con diritto non risulta accettabile. Personalmente credo che il ragazzo abbia caratteristiche tecniche importanti, ma al di là di capire le conseguenze dell’infortunio, non so se è il profilo richiesto da Mou.

Tra l’altro lo storico dell’ex prodotto del vivaio, non garantisce l’apporto di reti richieste, così come quello dei due attaccanti del Leicester Iheanacho e Daka, vecchi pallini di Pinto, ma con un biennio negativo alle spalle. La retrocessione degli inglesi rende possibile il prestito ed è in sintonia con la poca liquidità dei giallorossi.

Defilati Zaha del Crystal Palace e Lukebakio dell’Hertha, mentre improbabili, al momento, le voci su Icardi (offerto un pò a tutta la serie A) e Morata per questioni di ingaggio fuori budget. Per gli stessi motivi al momento non sono da prendere in considerazione le voci su Baldanzi.

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Mentre il gruppo Friedkin rafforza la sua presenza nel calcio, acquistando il Cannes, la suggestione importantissima, in virtù di specifica richiesta del mister, rimane quella dell’uomo forte accanto a lui.

Serve una figura che dialoghi con istituzioni italiane e europee da pari grado, con l’educazione richiesta ma con i pugni saldi…l’invito di Friedkin per il centenario dell’Aereonautica a Boniek, inutile dire, che mi fa sognare.

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