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OCCHIO ALLE PAGELLE: Lecce – Salernitana 1-2
Colpo grosso della Salernitana, che sbanca Lecce e fa di nuovo la voce grossa in chiave salvezza. Micidiale 1-2 degli uomini di Nicola, che annichiliscono i giallorossi con le reti di Dia e Vilhena. Unica disattenzione in occasione del gol giallorosso di Strefezza. Per il resto, l’undici granata non corre particolari rischi e porta a casa tre punti fondamentali nello scontro diretto con i salentini.
Ochoa: Non molto sollecitato, ma attento nelle rarissime sortite offensive dei padroni di casa. Parzialmente incolpevole sul gol di Strefezza, risponde presente sul tiro di Di Francesco nella ripresa. Voto: 6
Sambia: Gara ordinata e di grande sacrificio. Tiene bene, nel complesso, le giocate di Oudin. Piccola incompresione con Candreva sul gol avversario in cui non scala nel modo giusto. Velenoso sui calci piazzati in cui, in due occasioni, sfiora il gol. Voto: 6.5
Troost-Ekong: Buon esordio per l’ex centrale dell’Udinese. Potrebbe far meglio in occasione del gol di marca giallorossa, in cui sbaglia i tempi dell’anticipo su Strefezza. Nel complesso, però, non sfigura sia in fase difensiva che in quella di impostazione. Voto: 6
Bronn: Solida prestazione del centrale tunisino. Attento ed efficace, guida la difesa in maniera pressoché impeccabile. Decisiva la chiusura, sul finire di gara, su Banda lanciato a rete Voto: 7
Bradaric: Presidia discretamente la sua zona di competenza non disdegnando, in rare occasioni, la proposizione in fase offensiva. Voto: 6
Candreva: L’esperienza c’è e si fa sentire. La Salernitana gioca prevalentemente in rimessa, la sua tecnica risulta determinante per smistare per le punte e tenere la palla quando è necessario. Voto: 6.5
Coulibaly: In difficoltà per quasi tutta la durata del match. Impegnato soprattutto per gli svarioni del suo compagno di reparto Bohinen, nel corso della prima fazione di gioco è costretto a coprire più zone del campo. Con l’ingresso di Nicolussi, per sua fortuna, la musica cambia, ma chiede il cambio per un risentimento muscolare. Voto: 5.5
Bohinen: Lontano parente del calciatore che ha letteralmente incantato nell’ultimo travolgente finale di stagione. A sua parziale discolpa, la condizione fisica deficitaria che gli fa perdere praticamente tutti i duelli a centrocampo. Voto: 5
Vilhena: Schierato sulla sinistra, riesce ad esprimere parte del suo potenziale soprattutto in fase di possesso. L’inserimento in occasione del raddoppio n’è la prova in tal senso. Utile anche in fase di non possesso. Voto: 7
Dia: Fondamentale. In avvio di match scaglia in porta una respinta avversaria da vero campione. Si sacrifica enormemente anche in fase di non possesso, con diverse chiusura difensive degne di un tornante di professione. Voto: 7.5
Piatek: Tanto lavoro sporco. Si sbatte, fa a sportellate e fa salire la squadra. Unica occasione da gol, un colpo di testa che finisce docile tra le braccia di Falcone. Ma il successo granata porta anche la sua firma. Voto: 6.5
I cambi:
Nicolussi Caviglia: Il suo ingresso dà equilibrio alla squadra, grazie ad ottime chiusure e lanci illuminanti per le punte. “Il ragazzo si farà”. Voto: 6.5
Crnigoj: Positivo anche l’esordio dell’ex centrocampista del Venezia. Prezioso in fase difensiva, un tantino impreciso in fase di costruzione. Voto: 6
Lovato: Elegante, ed efficace, la chiusura su Ceesay lanciato a rete. Voto: 6
Kastanos: SV
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