I nostri Social

Juventus

Fermi tutti, arriva l’agente di Rabiot. Parola di mamma!

Pubblicato

il

Tempo di lettura: 4 minuti

Seee, sarebbe fin troppo facile adesso raccontare, per filo e per segno, la splendida favola del protagonista principale dell’ultima giornata di campionato, quel giocoliere 21enne che risponde al nome di Khvicha Kvaratskhelia, che qualche mese fa dal Rubin Kazan è stato costretto, in seguito all’invasione russa in Ucraina, ad andarsene per approdare momentaneamente (visto l’enorme talento e potenziale da far esplodere) nella Dinamo Batumi, squadra della massima serie del campionato georgiano. In gol all’esordio assoluto in serie A. In doppio gol al battesimo del Maradona. Dai, così sarebbe troppo scontato parlare di Kvara. E infatti, per lo meno nell’Autogrill di oggi, non lo facciamo. Il profilo dell’incontro non è neanche quello di un altro calciatore, ma di….sua mamma.

SERGENTE DI FERRO. “Sono Veronique, sono donna e soprattutto sono madre”. Ecco, facendo un po’ il verso all’ormai nota frase ad effetto, diventata virale, di Giorgia Meloni di qualche anno fa, scoperchiamo un po’ il caso Rabiot per sottolineare che lady Rabiot è prima di tutto la mamma del quasi ex n. 25 bianconero Adrien, fino a ieri l’altro sempre più vicino al Manchester United e ieri sera quasi match-winner a Marassi. Ma. Appunto. Un “ma” grande come una casa, quella non acquistata in Inghilterra. Perché mamma Veronique non è soltanto la madre di Adrien, ma è anche il suo procuratore, il suo mentore, il suo consigliere. La trattativa con i Red Devils l’ha gestita a testa alta, sbattendo i pugni sul tavolo e alzando il prezzo. Ci hanno provato in tanti a trattare, nel corso degli anni, anche sull’altra sponda di Manchester, ma non sono mai riusciti a spuntarla: o le cose si fanno alle sue condizioni o rimane tutto congelato. Affari di famiglia.

LA MAMMA E’ SEMPRE LA MAMMA. Sguardo deciso e occhi di ghiaccio, è l’agente di ferro che tutti temono, probabilmente figlio compreso. C’è un aneddoto che risale al 2014 e venne rivelato dall’allora ds della Roma Sabatini. Volevano fortemente portare Rabiot tra i giallorossi. La mamma si mise di traverso, avanzando richieste irricevibili. Come, per esempio, quella di voler parlare delle presenze o del ruolo del figlio in campo con tutti di tutto, Rudi Garcia compreso. “Se concedi a una madre il tu per tu con l’allenatore in un attimo te la ritrovi nello spogliatoio”, spiegherà poi Sabatini. Ma a lei non importa, va avanti per la sua strada e non fa sconti a nessuno. Fatti mandare dalla mamma….

Pubblicità

LE CONSEGUENZE. Ogni azione porta sempre una conseguenza. Il momentaneo mancato addio di Rabiot è improvvisamente diventato una grana non da poco per la Juventus che era ad un passo dall’accordo con lo United il quale, con 18 milioni di euro, avrebbe sbloccato la possibilità di un altro acquisto, quasi sicuramente Depay del Barcellona o Paredes del Paris Saint-Germain oppure soprattutto nei sogni di Allegri entrambi. La porta sarebbe diventata una prateria praticamente aperta a qualsiasi soluzione, spalancata verso quegli aggiusti che ai bianconeri di Allegri, mai come in questo momento, servono come l’aria. Prima della fine del calciomercato, qualche nuovo acquisto di livello sicuramente arriverà. E non è detto che Rabiot non possa nuovamente rientrare nel piano delle cessioni, visto che era ed è tuttora quella la volontà iniziale di società e tecnico. Mamma permettendo, naturalmente!

P.S. – Perché intitolare una rubrica “Autogrill”? Immaginate di trascorrere là un’intera giornata: in 24 ore quante storie vedreste e ascoltereste? Quante persone incontrereste e osservereste? Quanti gesti, parole e situazioni, che rimandano a luoghi vissuti da tanti altri volti? E’ quello che si proporrà di fare questa rubrica: approfondire, dal campo o fuori dal campo, delle storie che si conoscono e rilanciare delle storie che si conoscono poco. Raccogliere respiri di vita, attimi di condivisione, istanti dove cogliere l’essenziale nei particolari, briciole di esistenze in un luogo sì preciso ma di passaggio. Come in un autogrill, appunto, un luogo in cui tutti passano per un minuto o per un’ora, un luogo dove s’incrociano casualmente esistenze, incontri ed emozioni….

Follow us!

Pubblicità

FacebookFacebookYoutubeTwitterTwitch

 

in evidenza