Angolo del tifoso
ANGOLO MILAN – Tammurriata rossonera
Il Milan vince un altro scontro diretto delicatissimo, restituendo al Napoli l’1-0 dell’andata, con cui i partenopei uscirono vittoriosi da San Siro. Bisognava vincerla, per avere qualcosa in più di una semplice speranza nella corsa scudetto e per tornare a vedere il tabellino segnare di nuovo +3, dopo tanti pareggi con squadre sotto di decine di punti.
Con la partita di stasera si chiude la giornata di campionato numero 28; dalla prossima comincia il lento e inesorabile countdown. Un passo falso adesso vale doppio perché sono sempre meno le occasioni per recuperare. Questa contro il Napoli deve essere la molla per lo scatto decisivo del Milan, che nonostante la grande padronanza del campo sembra sempre avere qualche difetto di poca precisione, poca verticalità e cattiveria sotto porta che ne potrebbe compromettere il cammino. Quella di stasera non è stata una partita bellissima, non ci sono stati grandissimi gesti tecnici, ma sicuramente, dal Milan, è stata giocata con tutti i crismi rigorosi del big match che valeva una stagione.
La partita
Densità a centrocampo, copertura degli spazi, palleggio sicuro e linea difensiva alta, potendo contare su una coppia di centrali, veloce e fisica, come Tomori e Kalulu, fra i migliori in campo insieme a Theo Hernandez. E al numero 9 che decide i big match come questo. Olivier Giroud. Un gol, l’undicesimo stagionale e il primo in trasferta, per godersi Giroud in un’altra notte magica. La partenza è stata forte, il Napoli spingeva ma il Milan teneva botta. Nel primo quarto d’ora, proteste per un possibile rigore per parte: prima per il contatto Koulibaly-Bennacer e poi per quello Tomori-Osimhen, l’arbitro lascia correre. Iniziano le vere offensive: al 19′ Tomori incorna sugli sviluppi di un angolo e Ospina si supera, anche se il gioco era fermo per un fallo in mischia di Giroud; al 20′ Osimhen calcia a lato. Fase bloccata, prova ad accendersi Leão: al 27′ con un tiro debole dal limite; al 30′ con una bella giocata e il passaggio a Tonali, che dalla distanza spara alle stelle. La partita è tesa e bloccata, di lotta e sostanza. Duplice fischio. I rossoneri ripartono forte e al 49′ stappano il match: il gol è di Giroud, di rapina, bravo a deviare in scivolata il destro imperfetto di Calabria dopo la punizione di Tonali. Reazione azzurra, al 51′ Maignan blocca il tentativo di Osimhen, però è sempre il Diavolo il più pericoloso: Ospina dice di no a Leão (deviato) al 52′, soprattutto al mancino di Bennacer al 55′ e al colpo di testa di Tomori al 56′. Giroud dà forfait per un problema alla caviglia, aprendo la finestra dei cambi: spazio a Rebić e Krunić. Forcing finale dei partenopei: al 77′ e all’83’ Ounas e Lozano non inquadrano lo specchio, all’85’ Maignan salva su Osimhen. È il Milan a chiudere in attacco: all’86’ Hernández strappa e scarica una gran botta, respinta dal portiere; in pieno recupero Saelemaekers spreca il raddoppio anche per merito del miracolo di Ospina. Triplice fischio.
Il successo rossonero
Il successo è meritato, pesantissimo, sottolineando anche l’attenta prova difensiva e la porta inviolata. La parola Scudetto non è mai stata evitata, non ha mai fatto paura; ora si può sognare il massimo traguardo, senza dimenticare il vero obiettivo: la qualificazione in Champions League. Con un Ibrahimović in più, di nuovo in campo. Che squadra, che mentalità. Il Diavolo risale in testa alla Serie A a quota 60 punti, staccando l’Inter (-2) e il Napoli (-3). Qualche momento di gioia, una settimana di lavoro e nel prossimo weekend, sabato 12 marzo alle 20.45, Milan-Empoli a San Siro.
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