ANGOLO ROMA – Calci d’an-goal

La Roma si appresta a riprendere il cammino contro l’altalenante e indefinibile Spezia di Motta, se sarà un Buondì lo dirà il tempo. Arriva lo spauracchio degli ultimi anni, che i giallorossi rischiano di ritrovarsi ancora contro in Coppa Italia.

Ebbra dell’inatteso primo posto nel girone di Conference, grazie allo Zorya, la Roma ritrova Borja Mayoral, titolare per la prima volta. Che la Roma dopo anni torni a giocar di lunedì dopo la coppa del giovedì, è evento da festeggiare, visto che negli anni rimaneva l’unica squadra a non rispettare le 72 ore tra un match e l’altro.

Il primo tempo è tutto di marca giallorossa. Fraseggi stretti, pressing aggressivo. Roma subito avanti al primo calcio d’angolo di Veretout, sponda di Abraham e Smalling anticipa Provedel.

Proprio il portiere è bravo successivamente a deviare in corner un bel diagonale del pimpante Vina, pescato da Abraham con bel tacco dalla bandierina del calcio d’angolo.

La Roma continua a pressare, senza fretta ed è spesso pericolosa sui corner e sulle spinte dei laterali. Rovesciata sfiorata dell’inglese, pallone regalato dal portiere a Mayoral che non sfrutta, perdendo il contrasto.

Lo Spezia si vede solo una volta con una bella incursione di Reca che Patricio neutralizza in due tempi.

Nel finale, progressione di Vina che pesca Mhkytarian, cross al volo e Abraham rinnova l’abbonamento ai legni (5 quest’anno) incornando sulla traversa. Sulla ribattuta al volo di Veretout salva Nicolau.

Nella ripresa è un altro Spezia, gli ingressi di Verde e Agudelo danno vivacità ai liguri che si rendono abbastanza pericolosi. La Roma dimostra nuovamente i limiti caratteriali andando in difficoltà.

Ci pensa Ibanez al minuto 56, sempre su corner a fissare il 2 a 0, nel momento migliore degli spezzini. Gli ospiti tentano più volte di accorciare, la Roma controlla abbastanza in tranquillità, ma prima viene annullato il gol del 2 a 1 per fuorigioco, poi su un batti e ribatti in area, Karsdorp e Patricio evitano la rete.

Afena Gyan crea scompiglio nello Spezia ed entusiasmo nel pubblico con progressioni importanti. Espulso all’ultimo minuto per un giallo sul controllo di mano che porta ad annullare il suo 3 a o. L’arbitro gli rovina la festa non tanto per l’evento, ma per la prima ammonizione dove il ghanese subisce due falli in un minuto e si ritrova lui ammonito.

Fischiare un fallo ai giallorossi deve essere visto dall’AIA più o meno come esibire la tessera del Partito Comunista sotto il Maccartismo, uno ogni cinque quando va bene.

Patricio determinante in una serata che doveva essere più tranquilla. Smalling e Ibanez oltre a portare i 3 punti sono stati monumentali, non sbagliando quasi nulla, meno lucido Kumbulla che rischia anche un rosso per un fallaccio.

Veretout “mastro” di angoli e solito motorino a tutto campo, Cristante ordinato e attento a non farsi ammonire, fa buona copertura, anche quando è arretrato a centrale. Diawara entra con una sufficienza che la sua prestazione invece non merita.

Finalmente Vina, sempre in partita, classe, qualità e velocità, prova più volte a sfondare e riesce anche in copertura. Meno brillante del solito Karsdorp ma comunque efficiente anche ad alzare il baricentro.

Delizioso Mhkytarian negli appoggi e le ripartenze, meno brillante nel finalizzare. Mayoral mette impegno ma a parte una serie di appoggi fa poco e non ha occasioni.

Bene Abraham, assist a parte, eccezionale nella corsa, intelligente negli inserimenti, sfortunato sul palo, ma pessimo nel controllo palla, litiga spesso col pallone. Afena impagabile, volenteroso, irruento, ma uno che scalda così il pubblico ad ogni tocco di palla è già a metà dell’opera.

Roma brava, poco cinica e ancora convalescente, ma i tre punti sono importanti in vista dell’apparentemente proibitiva trasferta di Bergamo. Un passo alla volta fino alla fine, agli obiettivi ci si penserà a tempo debito.

Follow us!