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Angolo del tifoso

ANGOLO NAPOLI – Napule è… otto-volante

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L’ottava vittoria del Napoli di Luciano Spalletti è stata, senza dubbio, la più complicata.

Per merito di un avversario ben messo in campo e con individualità interessanti (Bremer, Singo e Brekalo su tutti), ma anche per un susseguirsi nei novanta minuti di situazioni capaci di mettere a dura prova l’equilibrio psico-fisico della squadra di casa.

Tante occasioni da gol, rigore fallito da Insigne, gol annullato a Di Lorenzo al Var, Torino con buon controllo palla a centrocampo e pericolose sortite offensive e cronometro che correva veloce verso il novantesimo.

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Gli azzurri l’hanno portata a casa con sangue freddo, lucida determinazione e tanta forza di volontà.

Dopo un primo tempo finito sorprendentemente a reti inviolate e tanta sofferenza per larghi tratti della ripresa, è stata fondamentale la rapidità di Mertens sull’azione del vantaggio, capitalizzata da un salto in alto di un attaccante sempre più straordinario.

Victor Osimhen è attualmente immarcabile (nonostante la prova monumentale di un difensore che andrebbe tenuto d’occhio in prospettiva per il suo valore assoluto) ed instancabile. Numero nove straordinario, capace di giocare bene spalle alla porta, di girarsi in velocità e partire palla al piede con falcate impossibili da contenere per chiunque.

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Il colpo di testa che ha deciso il match ed è fruttato i tre punti fondamentali per mantenere la testa della classifica ha capitalizzato una buona prova di squadra dove le migliori prestazioni individuali sono arrivate, oltre che dal poderoso attaccante, da Ospina, Di Lorenzo, Rrhamani e Anguissa, con gli ultimi due divenuti in poco tempo quasi imprescindibili.

I primi due mesi di campionato del Napoli raccontano di otto partite concluse con otto vittorie diverse, ventiquattro punti in classifica, diciannove gol fatti e solo tre subiti.

La partita col Torino, però, insieme a tante luci evidenzia pure qualche ombra.

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Su tutte, la difficoltà di questa stagione per Insigne dagli undici metri, il cui errore ha determinato lo sfilacciamento del gioco azzurro ed ha inevitabilmente influito sullo stato d’animo del capitano, da quel momento – come è capitato anche in passato – pressoché scomparso dal match.

Poco male anche stavolta, per fortuna. Perché la classifica, nonostante il Milan sia alle calcagna, mostra ancora gli azzurri nel posto più alto, col massimo dei punti finora in palio.

Ci sono luoghi fatati nel mondo degli uomini dove si vende zucchero filato, ci sono ruote panoramiche e giostre colorate luminosissime dinanzi a tanti visi sorridenti.  Si tratta dei luna park, paesi delle meraviglie dove da sempre l’attrazione più ricercata è rappresentata da binari intrecciati ed incrociati su cui scorrono veloci carrelli uniti l’un l’altro che – in rapida successione – percorrono salite e discese, curve paraboliche e spettacolari evoluzioni acrobatiche. E’ su una di esse, su un ottovolante magnifico, che in una domenica di metà ottobre solo in apparenza simile a tante altre è salito il Napoli di Luciano Spalletti con una maglia simile ad una divisa da supereroi.

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A fare da apripista, seduto davanti a tutti, uno straordinario centravanti nigeriano dalle capacità di crescita ancora enormi ed in gran parte inesplorate.

Serviranno ancora due mesi per capire il tipo di campionato che davvero possono giocare gli azzurri. Nel dubbio – però – continuare a vincere è certamente la strada migliore.

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