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Napoli, terapia Luciano Spalletti: il mister merita un regalo

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È stato un Napoli solido, coriaceo, che non si è mai piegato ai ritmi della squadra di casa ma piuttosto ha sempre cercato di imporre il suo. Il pareggio ottenuto sul campo del Leicester lascia anche un po’ di amaro in bocca agli uomini di Spalletti, che sotto, ed immeritatamente, di due reti a zero, hanno saputo comunque reagire portando a casa un pareggio importante.

Questa squadra ancora una volta dimostra tutta la sapienza ed il grandissimo lavoro del proprio allenatore. Spalletti sta dando una grande impronta di sé agli azzurri, che fino a qualche mese fa prima del suo avvento, soffrivano con evidenza dei fatti, di un problema soprattutto psicologico, di mancanza di fiducia nei propri mezzi. In tanti, quasi tutti, avranno notato la capacità di reazione della squadra, mai doma e mai sottomessa, sia in campionato ma anche e soprattutto ieri in Europa League, nonostante il gol o i gol di svantaggio.

Uomini forti, destini forti” è il mantra di Spalletti che lo ha fedelmente trasmesso ai suoi uomini che ne hanno fatto un proprio stile di gioco e di carattere sul rettangolo verde.

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Il Napoli ha un reparto avanzato che definire clamoroso non è assolutamente blasfemo, e con un Victor James Osimhen che nonostante ancora qualche limite di troppo per le sue potenzialità, quando sfoggia tutte le sue armi di repertorio è capace di estasiare tutti coloro che notano, percepiscono ed annusano dove potrebbe arrivare il nigeriano.

“2.52 cm” questo è stato il volo di Victor nel momento del pareggio del 2 a 2 che ha mandato in visibilio i tifosi partenopei al King Power Stadium di Leicester. Uno stacco imperioso con tanto di esultanza rabbiosa sotto al settore ospiti.

Il centrocampo ha retto bene, nonostante qualche piccola sbavatura ma anche fisiologica, perché difronte c’era una delle squadre più influenti della Premier League che ha cercato, ma invano, di imporre il proprio ritmo di gioco, sicuramente diverso a quelli a cui siamo abituati in Serie A.

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Bene anche la difesa, con il solito Koulibaly mostruoso, e Rrhamani che ha ben figurato al suo fianco. Se proprio bisogna trovare un neo, quello si è avuto modo di riscontrarlo sulle corsie laterali di difesa.

Molti storceranno il naso, perché questa squadra sta dimostrando, e per fortuna, di bypassare l’handicap dell’eventuale assenza del terzino sinistro di ruolo. Con l’assenza di Mario Rui e l’adattamento di Di Lorenzo a sinistra e Malcuit a destra, i problemi non sono mancati.

Due sbavature sull’out di sinistra e due reti “quasi regalate” agli avversari. Quasi perché effettivamente va anche dato merito di averne saputo approfittare da parte del Leicester, ma due reti che potevano costare care. Malcuit dal canto suo, si dimostra un abile atleta, con corsa e gamba, ma poco propenso all’impostazione, con qualche sbavatura di troppo.

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Le indicazioni sono state principalmente queste. Il Napoli rischia di portarsi indietro questa mancanza del terzino sinistro che indubbiamente nei momenti cruciali, potrebbe farsi sentire oltre misura. E sarebbe un peccato, poiché questa rosa, è completa in quasi i tutti suoi reparti, attendendo ancora i rientri di Demme, Lobotka e Mertens su tutti.

Poi ci sarebbe Faouzi Ghoulam, il cui possibile rientro a pieno regime renderebbe nullo tutto il discorso di cui sopra. Ma siamo ancora nel campo delle ipotesi e della speranza. Tutti conosciamo bene lo status del terzino algerino, che fisicamente ancora dopo anni, non riesce ad avere la giusta continuità.

A Spalletti è demandato il compito di andare oltre questi limiti, sarebbe un’impresa enorme, ma la speranza che la società possa regalargli un nuovo terzino sinistro a gennaio, non è assolutamente vana e non lo sarà fino a prova contraria.

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Perché questo Napoli è forte, può giocarsela contro chiunque, ma potrebbe diventare una certezza assoluta.

Foto: profilo Twitter SSC Napoli

 

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Produttore Esecutivo in Mediaset per contenuti di informazione (hardnews e softnews), telegiornali e talk tv prime-time. Ho ideato il progetto LBDV e fondato la testata giornalistica. Sono amante del dubbio, socratico per formazione e mi piace guardare al di là delle apparenze tutto, le persone e la vita.

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