I nostri Social

Approfondimenti

SATYRIGOL – Ronaldo via da Torino!

Pubblicato

il

Tempo di lettura: 3 minuti

Non sono un tifoso della Juventus ma ammetto di averla sempre apprezzata moltissimo come società in questi anni. Sono un “fanboy” di Cristiano Ronaldo, odio Lionel Messi ma ho anche dei difetti. Eppure mi sono ritrovato nella situazione in cui ho dovuto fare i conti con la mia incredibile oggettività. Mi sono già espresso tantissime volte sul numero ’10’ del Barcellona e non ho intenzione di ritornare sull’argomento. Anche perché, con estrema probabilità, rischierei di dovermi confrontare con i numerosi sostenitori dell’argentino. E onestamente, non ho intenzione di perdere tempo. Senza giri di parole, credo che sia giusto però soffermarci su uno dei più grandi casi di questa stagione 2020/2021: la Juventus di Pirlo. O se vogliamo la terza Juventus di Cristiano Ronaldo.

L’acquisto di CR7 era mirato proprio alla vittoria della Champions League e questo è ormai lapalissiano. Un acquisto che si è rivelato decisamente inutile; anche se giudico più utile l’operazione in sé nel 2018 che la prestazione dell’ex Real Madrid contro il Porto. Se Cristiano Ronaldo avesse partecipato al film di Aldo, Giovanni e Giacomo, ‘Tre uomini e una gamba‘, lui sarebbe stato certamente la gamba. Perché al momento è l’unica cosa che gli è rimasta. Talmente lento nelle reazioni in campo che Thiago Motta a confronto è Usain Bolt. Talmente impacciato che Peter Griffin avrebbe potuto rubargli Georgina e non se ne sarebbe accorto. Sicuramente, considerando la caratura del calciatore, è un vero e proprio fallimento. Ma d’altronde a 35 anni l’unica cosa che al momento Ronaldo è in grado di fare è guidare la sua nuovissima auto da casa sua al campo di allenamento.

Non parliamo di AlvaroSobraelvaloradoMorata (che significa ‘sopravvalutato’ per chi non ha voglia di cercare su Google). L’ultimo tiro in porta lo ha fatto dopo la sfida di Champions League quando è inciampato davanti allo zerbino della casa, sbattendo con la faccia sulla porta d’ingresso. E potrei soffermarmi anche sugli altri, tra cui Bonucci. Uno dei migliori nella sfida contro il Porto. Mi riferisco alla partita in cui c’era ancora Allegri e lui era in tribuna, qualche anno fa.

Pubblicità

E per concludere parliamo del maestro Andrea Pirlo. L’unica cosa che può insegnare è come non radersi la barba. Una scelta indecente di una società che si è dimostrata incapace di fare ‘2+2’. Avrebbero speso meno se avessero comprato il tabacco a Sarri piuttosto che Arthur a Pirlo. Il quale è il sosia di Cristian Bugatti, in arte Bugo; anche quest’ultimo a Sanremo 2021 ha fatto più bella figura del maestro bianconero con la Juventus. Un allenatore alle prime armi non dovrebbe sedere su una panchina di una squadra pluripremiata. La sua fortuna è stata certamente Federico Chiesa, l’unico miracolo di questa Juventus malandata.

E mentre la Joya è a coltivare i campi, come fosse l’ultimo Edinson Cavani di turno, e Buffon in chiesa a confessarsi prima di passare in posta a pagare la multa – per poi doverci ritornare perché bestemmierà nuovamente per un verbale a causa di un parcheggio sbagliato – Cristiano Ronaldo dovrebbe farsi un esame di coscienza, più che una vasca di ghiaccio. Se, poi, è vero che il portoghese dorme tantissime ore al giorno, allora qualcuno dica a Pirlo di convocarlo quando non è il momento del pisolino.

Follow us!

Pubblicità

FacebookFacebookYoutubeTwitterTwitch

in evidenza