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Angolo del tifoso

ANGOLO NAPOLI – ADL ti prego torna in te

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ADL, un Presidente controverso

Aurelio De Laurentiis è probabilmente uno dei Presidenti e dei personaggi più controversi della Serie A.

Un intercalare tipico, romanità e napoletanità mischiate insieme in un mix esplosivo, la provenienza dal mondo dello spettacolo fanno di lui un obiettivo naturale per imitatori, delatori, detrattori.

Un carattere a dir poco vulcanico – la fuga in motorino dalla assemblea di Lega è ancora negli occhi – completa il ritratto.

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I detrattori

Tanta parte della tifoseria napoletana ha sempre avuto una istintiva repulsione per il personaggio De Laurentiis.

La provenienza dalla odiata, calcisticamente parlando, Capitale, e la sua nulla esperienza nel calcio all’inizio della avventura partenopea lo hanno sempre fatto guardare con sospetto dalla torcida azzurra.

Le principali “colpe” che gli vengono puntualmente attribuite quando le cose non vanno bene sono essenzialmente: – il fatto che non avrebbe realmente a cuore squadra e città, ma sarebbe solo un calcolatore; – la presunta poca propensione a spendere ed investire nella società; – una comunicazione, su media e social, non esattamente in linea con quella che dovrebbe avere una società calcistica di prima fascia.

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Gli entusiasti

Dall’altra parte esiste un popolo di fervidi sostenitori del Presidente, che un po’ si nascondono, quasi fosse un’onta stare col “padrone”. Apprezzano i risultati raggiunti, il fatto che De Laurentiis ha riportato il Napoli a fasti vissuti forse soltanto con El Diego, e la presenza fissa nelle competizioni europee da alcuni anni a questa parte.

Tre Coppe Italia sulle sei complessive conquistate ed una Supercoppa italiana, sostengono, non possono non essere considerati, dopo le note e tristi vicissitudini delle retrocessioni fino alla serie C.

Il dibattito e la realtà

Da diversi anni a questa parte i tifosi napoletani si dividono, così, in guelfi e ghibellini, restando invariabilmente sulle stesse posizioni, più legate a preconcetti, come spesso accade per una cosa irrazionale quale è il tifo, che non alla realtà.

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Chi scrive, invece, ha una visione del tutto diversa, maturata dalla osservazione dell’evolversi degli eventi e non dal tifo.

ADL ti prego torna in te

Esiste un filo conduttore, un presupposto indefettibile nei ragionamenti tanto dei delatori quanti degli entusiasti: ADL sarebbe un freddo calcolatore ed anche i suoi “coup de théâtre” sarebbero sempre il frutto di strategie ben studiate.

Sapete cosa vi dico? Magari!
Un tempo la pensavo anche io così.

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Da qualche tempo mi sono invece convinto che ADL abbia fatto un errore madornale.
Si sia fatto contagiare da una malattia cronica ed irrazionale: il Tifo.
Non quello di Brontiana memoria, piuttosto quello che tutti conosciamo bene.

ADL tifoso

Tutto conduce, negli ultimi tempi, verso questa ricostruzione.
Dopo la maledetta querelle Higuain tutto è cambiato.
Da quel momento, le mosse di ADL si sono fatte irrazionali.
Cessioni come quelle di Cavani o dell’argentino non si sono viste più.
La sapiente opera di rinnovo periodico della rosa è andata a farsi benedire.
L’ingaggio di allenatori e giocatori “affamati”, alla ricerca della giusta alchimia di gruppo, è un lontano ricordo.
ADL ha cominciato a “voler vincere”, ma non da Presidente freddo calcolatore.
È il “voglio vincere” da tifoso.
E l’utilizzo strambo dei social conferma questa strana direzione imboccata.
Tremenda iattura.
Ognuno deve fare il suo perché le cose funzionino.
ADL ti prego, torna in te e fatti maledire, ma raggiungi risultati.
Saremo tutti più contenti.

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