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Indiscrezione #LBDV – Il calcio italiano non riprende?

Fonti interne al mondo del calcio rivelerebbero la probabile conclusione del valzer legato alla ripresa dei campionati.
Il campionato di Serie A 2019-2020 potrebbe davvero non ricominciare.
Ecco il possibile scenario.
Classifica di Serie A congelata, lo Scudetto non verrebbe assegnato.
Le prime quattro – Juve, Lazio, Inter ed Atalanta – andrebbero in Champions, Roma e Napoli in Europa League. Il terzo pass utile alla partecipazione alla seconda manifestazione europea per club verrebbe poi assegnato sulla base di un coefficiente punti per partite giocate. Ad oggi il Milan è settimo a 36 punti, ma ha disputato una gara in più rispetto ad Hellas e Parma, attardate di un solo punto.
Non semplice, di certo non la più difficile delle scelte che andranno giocoforza adottate.
Due sole retrocessioni in B, Spal e Brescia. Così come due soltanto le promozioni dalla Cadetteria. La classifica attuale dice inequivocabilmente Benevento, ma pure Crotone. Pitagorici al momento secondi, a +2 sul Frosinone.
Dalla Serie C quattro promozioni: le capolista dei rispettivi gironi – Monza, Vicenza e Reggina – ed una quarta che, sulla scorta di complicati calcoli ed elucubrazioni, è stato preannunciato potrebbe essere il Carpi.
Lo scenario lascerebbe presagire una ineluttabile liturgia ricorsi: in virtù dei quali la ripresa, più che in calzoncini e scarpette, si preannuncerebbe con indosso la toga.
Il Frosinone di certo impugnerebbe la promozione del Crotone, il Bari di De Laurentiis quella del Carpi.
Attenzione, però. Utile rispolverare le recenti modifiche normative in tema di giustizia sportiva.
Il comma 647 dell’articolo 1 della Legge di Bilancio per il 2019 ha conferito alla giurisdizione esclusiva del Giudice Amministrativo e alla competenza funzionale inderogabile TAR Lazio le controversie aventi ad oggetto i provvedimenti di ammissione ed esclusione dalle competizioni professionistiche delle società o associazioni sportive professionistiche.
Il Giudice Sportivo non viene spogliato di ogni potere. La seconda parte del comma 647 prevede, rispetto al giudizio amministrativo, un previo giudizio sportivo.
Il legislatore ha però stretto le maglie: qualora il giudice sportivo non si sia pronunciato in via definitiva e nel merito entro il termine brevissimo di trenta giorni, le controversie che riguardino l’ammissione o l’esclusione dalle competizioni sportive professionistiche sarà valutata e decisa in maniera rapida e abbreviata dal TAR Lazio.
Consentendo eventualmente al pallone, al massimo entro settembre, di rotolare via dalle aule di giustizia e finalmente rimbalzare sul rettangolo verde.