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ANGOLO DEL TIFOSO NAPOLI – Napule è… massimo risultato col minimo sforzo

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Winston Churchill ha scritto che “per quanto possa esser bella la strategia, occasionalmente si dovrebbe poter guardare ai risultati”. Pensava – anch’egli – evidentemente e con buon anticipo, a questa fase tecnico-tattica del Napoli targato Gennaro Gattuso.

Vincere in trasferta è sempre importante, specie quando conquistare i tre punti significa avvicinare un paio di squadre davanti e superarne altrettante in un gruppone di centro classifica dove il Napoli è bloccato da qualche mese.

In Sardegna, il Cagliari di Maran è sembrato, complici anche le significative assenze, una squadra in evidente crisi di gioco e di personalità ed è bastato un colpo da biliardo del giocatore più forte tra i ventidue in campo a portare i tre punti ad una squadra che Dio solo sa quanto ne aveva bisogno.

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Sia chiaro: il bel gol di Mertens, in ogni caso, non è l’unica cosa buona vista nel tardo pomeriggio domenicale. Perché c’è stata una bella presenza in campo di Elmas, una buona prestazione dei centrali difensivi, che poco o nulla hanno sofferto, un’attenta tenuta sulla fascia da parte di Di Lorenzo a destra e di Hisaj a sinistra e, in generale, qualche buona giocata di Zielinski (comunque intermittente), che ha consentito di limitare moltissimo i costruttori di gioco sardi.

Il calcio è, tutto sommato, un gioco semplice. Per cui è evidente che, in un momento di crisi psicologica, bisogna partire da alcune certezze e costruire su quelle.

Gli azzurri sembrano come quei calciatori reduci da un lungo stop e che devono ritrovare confidenza con compagni, campo, tensione emotiva e nervosa, e che tradiscono fragilità ed insicurezza.

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Le nuove certezze si costruiscono sulle vittorie, dunque bisogna cercare di ottenerne in qualsiasi modo.

Bisognerebbe, però, provare a recuperare i migliori Insigne, Koulibaly, Milik ed Allan.

Era difficile, ad inizio stagione, pensare ad un Napoli che potesse fare a meno di loro quattro ma, anche in un momento in cui l’attualità racconta che i sostituti stanno dando garanzie e prestazioni oneste, sapere di poter contare nuovamente su loro grandi prestazioni farebbe comunque dormire sonni più tranquilli.

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Con Cagliari – Napoli alle spalle, spiace solo il brusco stop casalingo col Lecce, perché un risultato diverso avrebbe potuto proiettarci ai prossimi – decisivi – trenta giorni.

Andremo in trasferta a Brescia e poi sarà andata di Champions. Affronteremo in casa il Torino e poi sarà ritorno di Coppa Italia. Verona in trasferta, Spal in casa e poi ritorno in Spagna. E’ un mese tutto da vivere, traendo insegnamento da quanto è successo sino ad oggi.

Potevamo affondare, ma siamo rimasti a galla e sappiamo nuotare, anche col mare in tempesta.

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Capire che rotta farà questa nave ed in quale porto troverà ristoro è una sfida interessante da vivere.

Vada come vada quest’anno, l’importante è arrivare al 95esimo con la maglietta sudata e la certezza di aver dato fino all’ultima stilla di energia. Si ripartirà innanzitutto da qui l’anno prossimo.

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