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PROSPETTIVE DI VENERE – 24esima giornata

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Quando si arriva alla 24esima giornata, inevitabilmente, un bel po’ di cose un campionato di serie A le ha già dette, ma nulla toglie che tante altre deve ancora dirle.

Alessandro Manzoni ha scritto che “le parole fanno un effetto in bocca e un altro negli orecchi”, ma nel calcio non è proprio così. Perché – in questo momento – il punto che separa Inter, Juventus e Lazio è uno solo, al di là dalla prospettiva da cui si guarda la classifica. Così come chiare ed evidenti sono state, sino ad oggi, le difficoltà di Milan e Napoli, le buone prestazioni di Verona e Bologna, i risultati troppo scadenti di Brescia e Spal.

Ma, a quattordici giornate dalla fine e con quarantadue punti in palio, tutto può succedere, a condizione che chi ha dormito finora si svegli o che chi è andato fortissimo acceleri ancora di più.

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Cominceranno Lecce e Spal sabato alle ore 15.00. I giallorossi hanno vinto al San Paolo ed hanno un’occasione più unica che rara di dare continuità ad un risultato giunto a sorpresa. La Spal ha invece cambiato allenatore e domenica prossima riceve la Juventus. Arrivare ai primi giorni di marzo, alla 26esima, ancora a quindici punti significa esser quasi retrocessi. Tentare di muovere la classifica è dunque obbligatorio. Il pronostico scontato dice 2-0 Lecce, ma attenzione perché può anche vincere la Spal. Ed a quel punto là sotto è già bagarre.

Bologna e Genoa proseguiranno il sabato pomeriggio e sono reduci da due buoni risultati della 23esima. Quale migliore premessa per un pareggio 0-0, Mihajlovic permettendo?

Sarà poi il turno di uno spumeggiante Atalanta – Roma. Le due squadre hanno tre punti di distacco in classifica, ma la condizione psicologica è praticamente opposta, specie dopo la sconfitta casalinga di settimana scorsa dei giallorossi. E’ partita da tripla, però, perché se la Roma è in palla può far male a chiunque, anche alla squadra che in casa ha fatto 2, 3 o 4 gol quasi a tutti. In condizioni normali ciò che non manca di certo in un match del genere sono proprio i gol. Staremo a vedere.

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Il pranzo di domenica è appannaggio di Udinese e Verona, che – in assenza di patemi da classifica – non avranno mezze misure: o pareggiano 0-0 o daranno vita ad un match a viso aperto con tanti gol, che potrebbe anche vincere la squadra di casa.

Alle 15.00 di domenica la Juventus sfida il Brescia, con l’obbligo di vincere e convincere in una giornata in cui una tra Lazio ed Inter (forse entrambe, in caso di pareggio) perderà certamente terreno. I tre punti non dovrebbero sfuggire, col Brescia che – peraltro – arriva a Torino incerottato e con assenze significative.

Sampdoria – Fiorentina è altro bel match del pomeriggio tra due delle delusioni più grandi d’annata. I blucerchiati possono provare il sorpasso, i viola cercano un risultato che possa rilanciarli in vista dell’importante scontro casalingo di settimana prossima col Milan. Pronostico? Difficilissimo. Ma potrebbe essere pareggio con gol.

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Il primo pomeriggio si chiuderà con Sassuolo – Parma, occasione ghiotta, per De Zerbi, di vincere e raggiungere una delle squadre che finora hanno impressionato di più per rendimento. Boga e Caputo vogliono gioire ancora e potrebbero avere più d’una possibilità anche stavolta.

Alle 18.00 scenderanno in campo Cagliari e Napoli, con la gara che – come è noto – i sardi sentono più di altre. Non capiterà molte altre volte alla squadra di casa di giocarla partendo davanti in classifica ed è per questo che la squadra di Maran farà di tutto per vincere o, almeno, non perdere. Per gli ospiti, invece, un altro stop dopo aver dilapidato in casa col Lecce sarebbe davvero troppo. Ci saranno diverse assenze, ma anche presenze importanti. Il pronostico è complicato, ma il campionato ha davvero necessità di capire se il Napoli è quello che prende sempre gol e soffre o quello che doma le grandi, stringe i denti e raggiunge il risultato.

Domenica sera non c’è alternativa: bisogna sedersi in divano e gustarsi Lazio – Inter.

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Inutile dire – perché è un’ovvietà – che chi perde vedrà riallontanarsi la Juve capolista. Come pure lo è affermare che chi vince si lancia convintamente nella speranza di durare fino alla fine.

In questi casi, l’ovvio è una partita che finisce in pareggio, facendo godere – tra i due litiganti – il terzo. Stavolta ci sono però delle incognite: la capacità degli allenatori di leggere la partita mentre si gioca, lo stato di forma degli attaccanti, la tenuta delle difese. Io l’ho giocata nella testa… e l’ha vinta l’Inter di Conte, passata prima in vantaggio con Lautaro e poi capace di legittimare, nonostante Immobile e Milinkovic.

Lunedì sera la 24esima giornata si congeda con il match tra Milan e Torino, nuova edizione del recente scontro di Coppa Italia. Potrebbe finire allo stesso modo nei tempi regolamentari, vale a dire in pareggio. Il risultato deluderebbe soprattutto i rossoneri, che hanno già perso (male) il derby domenica sera. Lecito attendersi, dunque, un Ibrahimovic in gran spolvero ed una squadra desiderosa di attaccare e far gol. Proprio quello che si augurano i granata, pronti a colpire in contropiede con Verdi e Belotti.

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Buon week end calcistico a tutti.

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