Angolo del tifoso
ANGOLO SPEZIA – La calma dei vincenti

Lo Spezia perde con la Cremonese e rimanda l’appuntamento con il terzo posto matematico.
Le aquile la perdono nella testa prima che sul campo. Una flessione fisica c’è, è inutile fingere che il serbatoio sia pieno.
A questo aspetto, c’è da aggiungere le assenze di alcuni elementi e la stanchezza mentale per aver battagliato fino all’ultimo per la seconda piazza. Al di là degli aspetti mentali o fisici, la gestione della palla e gli equilibri passano dai piedi dei soliti interpreti.
Da qui la preoccupazione per l’uscita di Salvatore Esposito, senza il quale la manovra dello Spezia diventa lenta e disordinata.
MENTALITA’
La squadra nel corso di questi mesi ha comunque acquisito una mentalità vincente che la porta a cercare sempre di imporre il proprio gioco. Probabilmente ha visto questa mancata promozione diretta come un’ingiustizia.
Per questo, quando va sotto o subisce goal, la vede come un’ulteriore “offesa” e reagisce in maniera frenetica, andando in avanti e prestando il fianco al contropiede. Come se sentisse il dovere di dimostrare sempre e contro chiunque chi è il più forte.
Come se, nonostante il motore non giri più come prima, si spingesse sull’acceleratore alla ricerca della massima velocità. I giocatori hanno dato l’anima per un anno e mezzo. Prima, strappando una salvezza che ad un certo punto appariva quasi impossibile e poi competendo per il vertice della classifica.
Questi ragazzi non hanno mai staccato la spina, dando sempre tutto e senza arrendersi mai. Per questo la simbiosi con la tifoseria è totale.
Tutti hanno apprezzato e tutti hanno capito che i ragazzi in campo hanno dato tutto quello che avevano.
CONCENTRATI E FIERI
Occorre resettare quanto prima, cercando ovviamente di concludere con una vittoria contro Cosenza. Sta per iniziare un altro campionato.
Diverso, breve, inappellabile. Ad agosto nessuno ci dava per protagonisti e qualcuno spera nel nostro fallimento per non dover ammettere di aver avuto torto.
Ma la narrazione nei fatti è stata un’altra. Facciamogli vedere che abbiamo voglia di stupire ancora.
Non con la foga, non con il semplice agonismo, ma con la mente lucida e con la giusta calma. Concentrati e fieri, solo così potremmo ripartire.
(Foto: Depositphotos)