ANGOLO NAPOLI – Furia georgiana, vittoria a Verona

La prima di campionato senza Osimhen presenta un undici iniziale dei campioni d’Italia rinnovato nelle caratteristiche offensive, con Raspadori preferito a Simeone.

Tanta foga all’inizio da parte dei padroni di casa, condita da aggressività a centrocampo ed entrate al limite su ogni pallone vagante.

Pian piano, però, è venuto fuori il Napoli, soprattutto per merito di Cajuste, Lobotka e Zielinski, anche se i pericoli – e con loro il gol del meritato vantaggio – sono arrivati per merito di Politano e del piccolo attaccante numero 81.

Gli ultimi trenta minuti del primo tempo, in ogni caso, sono stati una dittatura tecnica degli esterni di Garcia, con Kvaratskhelia e, soprattutto, Politano che hanno fatto ammattire chiunque capitasse nel loro raggio d’azione e di corsa.

Bene, anzi benissimo, Cajuste, che ha portato la folta capigliatura riccia in ogni angolo del rettangolo verde e si è fatto apprezzare sia nei ripiegamenti difensivi che nelle sortite offensive, dominando per larghi tratti la scena.

Ancor meglio il numero 77, capace di caricarsi la squadra sulle spalle nella prima occasione in cui è mancato Osimhen.

Nessuna esaltazione, in ogni caso, sia per il modesto valore dell’avversario, sia per l’ennesimo gol subito a causa della poca applicazione difensiva.

Di Verona-Napoli i più distratti annoteranno solo il punteggio, plaudendo ad una vittoria non può mai darsi per scontata.

Agli analisti, invece, non sfuggirà la quantità di occasioni da gol complessive, con le patate di Meret che hanno evitato una fase finale al cardiopalma nonostante il dominio azzurro in termini di possesso palla e densità offensiva per un’ora abbondante nel match.

I più attenti ed esperti, invece, ricorderanno la trasferta scaligera come l’occasione in cui Politano ha fatto una delle migliori apparizioni in azzurro e Cajuste s’é conquistato tanti minuti per il resto di stagione che verrà.

E’ stata – complessivamente – una bella partita, giocata a viso aperto e vinta, comunque, dalla squadra più forte e meglio attrezzata.

Comincia, dopo Verona-Napoli, un ciclo di partite piuttosto importanti.

Nessun risultato è scontato, ma quel che conta più di tutto sarà abnegazione, determinazione, qualità ed orgoglio.

Col numero 77 nel motore ed in palla, comunque, nulla è precluso.

A condizione che nella faretra del campione azzurro le frecce siano infinite ed a portata di mano, come tante volte l’anno scorso e via via più spesso anche quest’anno.

Buona la prestazione a centrocampo e in attacco.

Ha deciso, su tutti, la furia georgiana ed è arrivata una meravigliosa vittoria a Verona.

(Foto: DepositPhotos)

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