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Atalanta: Sirene inglesi per Lookman

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Lookman
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Ademola Lookman sembra sempre più vicino a lasciare l’Atalanta. Già in estate il nigeriano era stato vicino all’addio, ma ora il suo destino appare segnato. Dodici partite separano Lookman da una possibile nuova avventura, con diverse squadre pronte a contenderselo.

In Premier League, Manchester United e Newcastle hanno mostrato interesse, mentre in Italia la Juventus segue attentamente l’evolversi della situazione.

Tregua momentanea dopo le tensioni

Dopo il battibecco seguito alla sfida contro il Club Brugge, la situazione in casa Atalanta si è momentaneamente calmata. Il presidente Antonio Percassi ha voluto chiarire la posizione del club, parlando alla squadra per concentrarsi sugli obiettivi stagionali, a partire dalla prossima gara contro il Venezia. Al momento, la priorità resta il campo.

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Le richieste della Dea

Il futuro di Lookman si deciderà a fine stagione, ma l’Atalanta ha già fissato il prezzo: servono 60 milioni di euro per il suo cartellino, anche se non si esclude un leggero ribasso.

La Dea punta a una cessione definitiva o a un prestito con obbligo di riscatto. Il Manchester United sembra pronto a fare sul serio, mentre la Juventus valuta le mosse giuste per provare a inserirsi nella trattativa.

Il post di Lookman dopo le critiche di Gasperini:

“Mi rattrista dover scrivere questo comunicato in un giorno come questo, soprattutto per quello che abbiamo realizzato insieme come squadra e come città. Essere preso di mira in questo modo non soltanto mi ferisce, ma mi sembra anche molto irrispettoso, soprattutto per il duro lavoro e l’impegno che ho sempre messo davvero ogni giorno per contribuire al successo di questo club e degli incredibili tifosi bergamaschi.

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A dir la verità, ho dovuto affrontare molti momenti difficili durante il mio periodo qui; e della maggior parte dei quali non ho mai parlato perché credo che la squadra debba sempre essere protetta e venire prima di tutto. Questo rende ciò che è successo ieri sera ancora più doloroso. Come squadra, soffriamo insieme ai nostri incredibili tifosi per il risultato di ieri.

Durante la partita il rigorista designato mi ha incaricato di calciare il rigore. E per aiutare la squadra mi sono preso la responsabilità in quel momento di farlo. La vita è fatta di sfide e della capacità di trasformare il dolore in forza. E continuerò a farlo”.

(Foto: DepositPhotos)

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