Juventus
PREPARTITA JUVENTUS – Lasci o raddoppi?

A ciascuno di noi, da bambini, è capitato di ricevere la fatidica domanda: “Cosa vorresti fare da grande?” Un quesito a cui spesso si fornivano le risposte più disparate senza che si potesse avere ben chiaro in mente il futuro. Oggi, questo interrogativo sarebbe lecito porlo alla Juventus di Thiago Motta, pronta a sfidare il Napoli capolista nel fortino del Maradona.
Il momento
Per decifrare la stagione della Juventus più che un team di di giornalisti forse occorrerebbe un’equipe di psicanalisti. Non perché nella compagine bianconera ci sia qualche calciatore problematico, ma piuttosto per dare una spiegazione alle due facce fin qui mostrate. Madama sembra infatti essere colpita da una sorta di incantesimo: a volte in un modo a volte in un altro, un po’ come Fiona nel celebre film di Shrek.
Dopo la netta vittoria ai danni del Milan, è stato uno sbiadito pareggio in Champions contro il Brugge a far tornare alla mente dei tifosi un sentimento troppo spesso vissuto quest’anno: la delusione. Un X che in realtà ha significato qualificazione certa ai playoff, ma che di fatto è stato sinonimo di passo indietro rispetto alle ultime prestazioni vistesi in campionato.
Nel post gara europeo Motta aveva bacchettato i suoi dicendo: “Mi aspetto di più dagli attaccanti”. Frase che probabilmente sarà stata elaborata dopo che Gonzalez ha vanificato una potenziale occasione impappinandosi col pallone. Tuttavia, nella conferenza prepartita, il tecnico italo-brasiliano ha corretto il tiro. “Quando ho parlato di loro l’ho fatto perché conosco il loro valore e so che con il potenziale che hanno possono aiutare la squadra. Non è mai stata una critica, non ho mai criticato un giocatore mio”. Tutto rientrato.
Ad ogni modo sarà proprio il cinismo e la freddezza sotto porta che non dovrà mancare in casa dell’ex Conte. Il Napoli è infatti la difesa meno battuta del campionato e fallire l’atteggiamento potrebbe essere deleterio.
Fattore mercato
A dare un mano, forse dal primo minuto, potrebbe esserci un francese appena sbarcato da Parigi: Kolo Muani. L’attaccante della nazionale francese ha infatti ricevuto il via libera per essere tesserato dopo il pasticcio sui prestiti combinato dal PSG e avrebbe tutte le carte in regola per far accomodare ancora in panchina Dusan Vlahovic.
Dopo l’infortunio il serbo non è più sceso in campo dall’inizio, segno di un feeling con l’allenatore che semmai fosse scattato si starebbe affievolendo di giorno in giorno. Tutto da decifrare infatti il suo futuro. Una partenza a gennaio appare quasi impossibile ma in estate invece le cose potrebbero cambiare.
Il parco attaccanti, mai come ora, è molto folto e creerà sicuramente qualche dubbio di formazione in più a Motta. Detto di Kolo Muani, alle sue spalle è certa una maglia per l’intoccabile Koopmeiners. Mentre sugli esterni Yildiz, Conceicao, Gonzalez e Mbangula si giocano due posti. Rincorre Weah.
In mediana spazio all’accoppiata ormai titolare Locatelli–Thuram, col francese chiamato ad una prestazione dal grande impatto fisico contro i muscoli del Napoli. Davanti a Di Gregorio, invece, può riprendersi il posto di terzino sinistro il factotum Mckennie, coadiuvato da Gatti e Kalulu centrali e Cambiaso sul versante opposto. Possibile che i due esterni si interscambino nel corso della gara come già accaduto in Belgio.
Una vittoria da Champions
Conquistare i tre punti contro la capolista Napoli significherebbe lanciare un messaggio. Non al campionato, ormai indirizzato sull’asse Napoli-Milano, ma piuttosto a se stessi. La continuità è infatti quella che è sempre mancata in questa stagione. Troppi alti e bassi, con conseguenti punti dispersi soprattutto contro le cosiddette piccole.
Ora, in chiave quarto posto, occorre mettere in fila una serie di risultati. Tre punti al Maradona consentirebbero alla Juventus di chiudere un gennaio di fuoco con 8 punti in campionato (contro Torino, Atalanta, Milan e appunto Napoli) e un pass per i playoff staccato in Champions. Dunque, Juve, lasci o raddoppi?