News
Lotta salvezza, trema anche il Sassuolo. Ecco le quote

Alle solite tre, ovvero Salernitana, Cagliari ed Hellas Verona, si aggiunge adesso il Sassuolo, con l’Udinese e il Frosinone che hanno smesso di essere così tranquilli. In fondo lo sapevamo: da dopo gennaio la lotta per la salvezza sarebbe entrata nel vivo, tra ribaltoni, imprese, crisi irreversibili e lente cadute.
Proviamo allora a fare il punto della situazione, con un occhio sul campo e un altro sulle quote, per capire chi ha più speranze di rimanere in Serie A, chi vede ancora la luce in fondo al tunnel e chi, invece, è condannato ad un ritorno nella serie cadetta.
Crisi Sassuolo, stessi punti dell’Hellas
“Per me è un bene che nella lotta salvezza siano coinvolte 8squadre, noi dobbiamo giocare contro tutte queste e ancora di più saremo artefici del nostro destino. Poi parliamo della prossima che è la più importante ma ce ne sono 14 e il nostro campionato è con 8 squadre”. Alessio Dionisi parlava così, in conferenza stampa, della sfida con l’Empoli. Una sfida che il suo Sassuolo stava per lo meno portando via in parità, con Pinamonti e Ferrari che hanno risposto a Luperto e Niang. Poi, a tempo scaduto, il gol della disfatta, quello del 94esimo, a firma di Bastoni, che da un lato fa salire in classifica i toscani, che vedono la salvezza più vicina, dall’altra fanno sprofondare i neroverdi e mettono con un piede fuori dalla panchina il tecnico quarantatreenne.
Secondo i siti di scommesse non aams, la retrocessione del Sassuolo si gioca a 2.50, una quota incredibilmente vicina a quella dell’Empoli (messo in lavagna a 2.25) anche a quella del Frosinone (3.00). Più distanti Lecce e Udinese, la cui retrocessione si gioca rispettivamente a 4.50 e 5.00. Profondo rosso invece per Cagliari e Verona (entrambe a 1.65) e Salernitana (con i bookmakers che pagano un irrisorio 1.05).
Tra Salerno e Cagliari, il potere dell’allenatore
In Campania sono abituati alle imprese, Walter Sabatini è invece abituato ai sogni. Il problema è che stavolta è più difficile delle altre. La Salernitana le ha provate tutte: un calciomercato rivoluzionario a gennaio ma soprattutto un nuovo allenatore per questa seconda parte di stagione. Mandato a casa Filippo Inzaghi, ecco che sulla panchina granata c’è Fabio Liverani, che ha parlato in questi termini della lotta alla salvezza: “Se si retrocede è una sconfitta anche per chi gioca poco. Questo messaggio deve essere chiaro. Si può retrocedere nella vita, ma in modo dignitoso”.
Parole che sanno, per certi versi, di una resa ma anche di un avvertimento, di una chiamata alle armi di tutta la formazione. La quota salvezza è ancora lontana, ma nel calcio tutto è possibile. Lo sanno bene anche a Cagliari, dove si affidano alla storia, al carisma e alle idee di Claudio Ranieri. “Le parole stanno a zero,– ha detto il tecnico dei sardi -, dobbiamo dimostrarlo sul campo. Solo il campo dirà se siamo all’altezza o non all’altezza delle situazioni”.
Continua invece la crisi dell’Hellas Verona, che non vince da 6gare e in questo turno è andata a sbattere contro la corazzata bolognese di Thiago Motta. Una situazione sempre più difficile per gli uomini di Mister Baroni, che hanno salutato tanti, forse troppi, giocatori nella sessione di mercato invernale e che adesso devono arrancare per arrivare alla salvezza. Una salvezza che, per tutte le squadre, è ancora lì, possibile, fattibile. Ma via via ogni giorno più difficile. Fino al momento in cui la matematica, con i suoi calcoli e i suoi numeri inflessibili, le condannerà. L’obiettivo, da qui a maggio, è far sì che tutto questo non avvenga.