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Il Giugliano si conferma bestia nera del Benevento: finisce pari il derby campano, mezzo passo falso per i giallorossi

BENEVENTO-GIUGLIANO 2-2
Per essere un derby campano, Benevento-Giugliano, lo era indubbiamente. E lo è stato. Combattivo, arcigno, spinoso, molto duro nei contatti in campo. Benevento-Giugliano bis, a poche settimane di distanza, e l’esito è stato identico. Un mese e una settimana dopo, il Giugliano, che eliminò il Benevento dalla Coppa Italia dopo i calci di rigore e al termine di una partita lottata proseguita fino a notte fonda (eliminato, a sua volta, proprio qualche giorno fa dal Latina), si conferma al “Vigorito” una bestia nera per la Strega, con tanto di nuovo sgambetto ai giallorossi. Con la differenza che, questa sera, a giocarsi i tre punti le prime linee partivano dall’inizio e il coltello tra i denti non era in tasca per acciuffare il dodicesimo risultato utile consecutivo, l’ottava vittoria e il primato in classifica. Che, per la squadra di Andreoletti, non è arrivato.
Finisce in parità tra un Improta oggettivamente inafferrabile (quello che ha dato più filo da torcere) e una coralità di squadra del Giugliano che è andata in crescendo, al termine di una lunga sequenza di note musicali che potevano risultare letali per il Benevento in più di un’occasione. Il riscatto del Benevento passava per i piedi e la testa dell’ex Giugliano Marotta, schierato titolare anche nella disfida di Coppa Italia e molto fischiato dai tifosi ospiti. Non al meglio, in difesa, Berra, al suo posto tornava titolare Capellini nel terzetto difensivo. Confermato interamente il centrocampo. Il Giugliano, reduce da due successi consecutivi che l’hanno condotto a 15 punti (-17 dalla Juve Stabia, primo in solitaria prima di stasera), doveva fare a meno solamente dello squalificato Berman (ex della sfida), mentre aveva ben saldo e a disposizione l’intero undici titolare vincente, sceso in campo nell’ultima giornata di campionato contro il Brindisi. Il tecnico Bertotto puntava decisamente alla terza vittoria di seguito, con equilibrio e attenzione giuste e la consapevolezza necessaria per mettere in difficoltà la Strega. E si po’ dire che ci sia pienamente riuscito.
PRIMO TEMPO
Partita, come detto, fondamentale ed essenziale soprattutto per i giallorossi. Che, subito al 2’ vanno all’assalto della porta difesa da Russo. Ciano si fa spazio e spedisce un pacco sul secondo palo per Masciangelo. Russo respinge la prima volta, raccoglie ancora Masciangelo che stampa la palla sulla traversa. Il pacco-palla arriva ad Improta, che la alza troppo sottoporta. Sembra tutto facile per i giallorossi, in questa fase. Tutto semplice e disarmante. Come il vantaggio al 7’. Ancora Ciano, mattatore assoluto di questi primi minuti, allarga per Karic.
Il centrocampista s’invola e spiazza la retroguardia servendo Marotta che appoggia in rete. Per il più comodo dei gol. Dal quarto d’ora di gioco, il Giugliano inizia una fase di gioco più duro. Da corner Improta, diversi i contatti dubbi in area di rigore degli ospiti. I nervi sono molto tesi e i contatti di gioco e fuori dal gioco molto aggressivi. Combattività e provocazioni che sortiscono il risultato desiderato. Al 29’ gli uomini di Bertotto provano ad affacciarsi dalle parti di Paleari con De Rosa che spiana la strada a De Sena. Conclusione di poco a lato. Dopo di che è solo Giugliano che, piano piano, si prende tutta la scena. Il Benevento sembra allentare la presa e faticare un po’ troppo nel recuperare palla e ripartire. Al 32’ da un corner di Berardocco che la Strega non riesce a controllare, palla a De Sena che ci prova di prima intenzione. La deviazione di Pastina stava ingannando Paleari, chiamato ad un vero e proprio miracolo sul secondo palo. Sul secondo angolo consecutivo è Menna ad andare vicino al pareggio di testa. Palla sul palo pieno. Giugliano ancora molto pericoloso al 35’. Calcio piazzato chirurgico di Giorgione che, come nel flipper, becca entrambi i pali, da un lato all’altro. La successiva conclusione di Berardocco è deviata dal portiere giallorosso. Giorgione nuovamente insidioso sei minuti dopo. Yabre, palla al piede, gliela appoggia. La sua parabola potente e precisa, per un pelo, non fa ancora una volta la barba al palo. Giugliano che indubbiamente viene fuori ai punti, in questa prima frazione, ma resta in svantaggio.
SECONDO TEMPO
Il Giugliano raccoglie quanto abbondantemente seminato nel primo tempo e il pareggio arriva al 55’ con un sorprendente golazzo. Salvemini per Ciuferri che vede una situazione favorevole per provarci dalla distanza e angolarla all’incrocio dei pali. Impossibile per Paleari prenderla, anche fosse stato in una posizione più ottimalei: 1-1 e palla al centro. Benevento che appare molto imbambolato e disattento anche nelle cose elementari, forse anche per la fretta di voler ripassare in vantaggio. Una delle manovre molto articolate portano Masciangelo al 70’ a tirare una sassata che si trasforma in un assist al centro dell’area per Marotta, lasciato solo. Ma l’involontario assist aveva una forza troppo imponente da essere controllato dal centravanti napoletano, seppur da una posizione favorevolissima. Nel momento, forse, più complicato e delicato del match per la Strega, arriva il nuovo vantaggio al 74’. Sfugge ai propri marcatori in velocità Impronta, che vede la luce di un passaggio decisivo in Karic.
Facile per lo svedese non sbagliare. Ma bisogna trovarsi e crederci di avanzare in quella porzione di campo. Secondo pareggio del Giugliano all’ ’87. Questa volta più inaspettato e senza preavviso. Caldore è imprendibile e lascia la palla a Oviszach, che regala un’altra rete fantastica ai tigrotti, disegnando traiettoria sul secondo palo deliziosa. Si va sul recupero sul 2-2, e questa volta non ci saranno i tempi supplementari. Le due squadre sono in trance agonistica da 3 punti. Sei i minuti di recupero, due i lampi che avrebbero potuto nuovamente cambiare il corso della gara. Al 93’ da calcio d’angolo di Benedetti per il Benevento, strattonata netta di Menna su Ferrante. Ma il direttore di gara Ubaldi sembra non avere proprio visto lo speronamento lampante in area di rigore. Giugliano che rischia addirittura di vincerla in contropiede al 95’. L’occasionissima ghiotta è sui piedi di Bernardotto. Che fa tutto bene: controlla la sfera, la difende, un mezzo sombrero. Paleari prodigioso. Lo sgambetto finale dei napoletani stava quasi avvenendo con un finale non per deboli di cuore. Per il Benevento mezzo passo falso in casa, ma non perde terreno da Juve Stabia, anche se l’Avellino, recuperando due punti, sta col fiato sul collo dei giallorossi. Ma per questo, per la squadra di Andreoletti, ci sarà ancora domani (per citare il film della Cortellesi), quando dovrà sfidare proprio sia le vespe, sia gli irpini, una dopo l’altra, a dicembre.
IL TABELLINO
Benevento (3-4-2-1)
Paleari; El Kaouakibi, Capellini, Pastina; Improta, Talia (78’ Pinato), Agazzi (89’ Tello), Masciangelo (78’ Benedetti); Ciano (60’ Don Bolsius), Karic; Marotta (78’ Ferrante)
All. Andreoletti
Giugliano (4-3-3)
Russo; Di Dio, Menna, Caldore, Yabre (70’ Oyewale); De Rosa, Berardocco (70’ Vogiatzis), Giorgione; Ciuferri (79’ Oviszach), Salvemini (84’ Bernardotto), De Sena (79’ Sorrentino)
All. Bertotto
Arbitro: Ubaldi di Roma 1
Reti: 7’ Marotta (B), 55’ Ciuferri (G), 74’ Karic (B), 87’ Oviszach (G)
Ammoniti: Yabre (G), Pastina (B), Menna (G), Masciangelo (B), Karic (B)
Recupero: 2’ primo tempo; 6’ secondo tempo
LA CRONACA IN….10 PASSAGGI
2’ Benevento subito all’assalto della porta difesa da Russo. Ciano si fa spazio e spedisce un pacco sul secondo palo per Masciangelo. Russo respinge la prima volta, raccoglie ancora Masciangelo che stampa la palla sulla traversa. Il pacco-palla arriva ad Improta, che la alza troppo sottoporta
7’ Sembra tutto facile per i giallorossi, in questa fase. Come il vantaggio. Ancora Ciano, mattatore assoluto di questi primi minuti, allarga per Karic. Il centrocampista s’invola e spiazza la retroguardia servendo Marotta che appoggia in rete. Per il più comodo dei gol.
29’ Con molta aggressività provano ad affacciarsi dalle parti di Paleari gli uomini di Bertotto con De Rosa che spiana la strada a De Sena. Conclusione di poco a lato.
32’ Benevento che sembra allentare un po’ la presa nel recuperare palla e ripartire da un corner. Palla a De Sena che ci prova di prima intenzione. La deviazione di Pastina stava ingannando Paleari, chiamato ad un vero e proprio miracolo sul secondo palo. Sul secondo angolo consecutivo è Menna ad andare vicino al pareggio di testa. Palla sul palo pieno.
35’ Giugliano ancora molto pericoloso. Calcio piazzato chirurgico di Giorgione che, come nel flipper, becca entrambi i pali, da un lato all’altro.
41’ Giorgione nuovamente insidioso. Yabre, palla al piede, gliela appoggia. La sua parabola potente e precisa, per un pelo, non fa ancora una volta la barba al palo.
55’ Il Giugliano raccoglie quanto seminato nel primo tempo e il pareggio arriva con un sorprendente golazzo. Salvemini per Ciuferri che vede una situazione favorevole per provarci dalla distanza e angolarla all’incrocio dei pali: 1-1 e palla al centro
70’ Benevento che appare molto imbambolato e disattento anche nelle cose elementari, forse anche per la fretta di voler ripassare in vantaggio. Una delle manovre molto articolate portano Masciangelo a tirare una sassata, che si trasforma in un assist al centro dell’area per Marotta, lasciato solo. Ma l’involontario assist aveva una forza troppo imponente da poter essere controllato dal centravanti napoletano, seppur da una posizione propizia.
87’ Secondo pareggio del Giugliano Caldore è imprendibile e lascia la palla a Oviszach, che regala un’altra rete fantastica ai tigrotti, disegnando traiettoria sul secondo palo deliziosa
95’ Giugliano che rischia di vincerla in contropiede. L’occasionissima ghiotta è sui piedi di Bernardotto. Che fa tutto bene: controlla la sfera, la difende, un mezzo sombrero. Paleari prodigioso.