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Benevento ancora vivo, pareggia i conti col Parma allo scadere
BENEVENTO-PARMA 2-2
Ancora vivo. Non è finita, finchè non finita. E le speranze di agganciare il treno playout per il Benevento sembrano esserci ancora. Mentre il Parma di Pecchia e Buffon, bloccato al Vigorito a 5 minuti dalla fine, lecitamente sogna i playoff, ma si mangia le mani per essersi fatta raggiungere con un doppio vantaggio. A 3 giornate dalla fine, l’attesa si fa rovente per chi strappa i pass ai piani alti e per chi scampa il gorgo di quelli bassi. Un gorgo che sa d’ingorgo. Quella tra Benevento e Parma era una partita importante per le ambizioni di entrambe le formazioni. I campani, infatti, com’è noto, erano crollati in ultima posizione in classifica, adesso a -6 dalla zona spareggio, ed erano costretti decisamente a vincere per iniziare a creare una solida continuità, per restare ancora di restare aggrappati alle ultime possibilità di salvezza. Il punto strappato nel finale, però, non fa solo morale, ma regala comunque una speranza che sembrava totalmente persa dopo i primi 45 minuti; dall’altro lato, gli uomini di Pecchia, in ottima forma e reduci dalla terza vittoria conquistata nelle ultime quattro gare, volevano continuare il loro momento positivo e favorevole (10 punti nelle ultime quattro partite) per approdare direttamente alle semifinali playoff. Il Benevento si presentava con una carta d’identità sgualcita non solo dall’ultimo posto, ma anche da numeri poco confortanti: non vinceva da 17 giornate con il peggior score riguardo il numero delle partite perse in casa e con il peggior attacco del campionato Sulla carta doveva brindare, quasi senza problemi, la squadra di Pecchia, ma nella realtà Pecchia stesso sapeva (e l’aveva anche dichiarato alla vigilia) che sarebbe stata dura e imprevedibile. Se non era un’ultima spiaggia oggi, poco, per i giallorossi, poco ci manca per il Benevento. Tutto impensabile pochi mesi fa. Imprevedibile come anche i forfait dei tre portieri della prima squadra, in settimana, con un Agostinelli costretto a mettere in allerta (e immaginiamo, giustamente, anche un po’ in ansia) il portiere titolare della Primavera Manuel Esposito, classe 2005. Dopo Paleari e Lucatelli, infatti, rispettivamente titolare e terzo portiere, aveva avuto un infortunio anche il secondo Nicolò Manfredini. Che il tecnico è riuscito a recuperare in extremis. Nel Benevento ancora assenti anche Simy e La Gumina, nel Parma invece tutti a disposizione per Pecchia. Mese di maggio che, dunque, inizia bene per un Parma, concentrato, determinato e ben messo in campo, che anche qualora avesse perso, non avrebbe certo disperso il patrimonio fin qui conquistato e, con altri 9 punti a disposizione, la porta dei playoff è ad un passo.
LA CRONACA. La tensione si respirava sugli spalti e in campo, ed era prevedibile fosse così. La paura che questa, per il Benevento, fosse l’ultima spiaggia, o qualcosa che gli andasse molto vicino, era palpabile. Per questo match, i padroni di casa hanno sostenuto la candidatura a patrimonio Unesco del parco Taburno-Camposauro, in un’operazione promozionale natural-culturale di alto spessore per la società di Vigorito. Prima del fischio d’inizio, infatti, i calciatori di entrambe le squadre sono entrati in campo, indossando una maglietta dedicata alla candidatura del parco a GlobalGeopark.
Primo tempo da k.o. tecnico assoluto per i giallorossi. Soprattutto in un primo quarto d’ora molto complicato. Poi la reazione che faceva ben sperare. E infine il colpo di grazia del Parma firmato Man, con una difesa che non ha retto agli urti. Al “pronti, via”, neanche il tempo di pensare a come impostare la gara che il Parma va già in vantaggio al 7’. Involata a tagliare la difesa di Benedyczak che, ricevuta palla nel corridoio giusto dall’unica punta crociata Vazquez su assist di Estevez, va a piazzare la palla sotto alle gambe di Manfredini. Benevento intontito e sotto choc subisce l’iniziativa degli ospiti un minuto dopo: Manfredini mette più d’una pezza sulla conclusione ravvicinata di Vazquez. Parma ancora all’assalto al limite dell’area al 10’, con i giallorossi timidi e impauriti nello spazzare. La palla che scotta la scocca ancora Vazquez verso l’incrocio dei pali, palla di poco fuori. E’ un assedio della squadra di Parma per tentare di mettere il secondo sigillo immediatamente. Benevento che non riesce ad uscire palla al piede e a giocare. Ne approfitta ancora la squadra di Pecchia all’ ’11 con Sohm che libera per Man. L’attaccante, di nazionalità rumena, dribbla Manfredini, ma al momento della conclusione, a porta vuota, scivola per il più classico dei lisci comentati dalla Gialappa’s Band. I giallorossi che si affacciano seriamente, per la prima volta, dalle parti di Buffonal quarto d’ora. La bordata di Acampora col mancino è molto pericolosa, ma non centra lo specchio della porta. Al 18’ Schiattarella si procura un calcio di punizione dalla sinistra molto prezioso. La conclusione di Ciano è calciata e prende la parte alta della traversa, alla destra di Buffon. Svarione clamoroso di Letizia al 29’, che lascia sul posto sicure imprecazioni, che dà così il via alla fuga sulla sinistra del polacco Benedyczak: la conclusione forte sul primo palo è ribattuta da Manfredini. Benevento in crescita si dà la carica. Al 32’ Improta, da posizione favorevole, impegna severamente di Buffon. Dalla respinta, si avventa Acampora che prova di prima intenzione ma è murato da una scivolata di Del Prato. Giocatori e tifosi sospettano un fallo di braccio nell’anticipo del difensore parmense, invocando un calcio di rigore, non segnalato però neanche dal Var. Ma nel momento migliore di reattività dei giallorossi, al 41’, il Parma raddoppia con un uno-due-tre di chirurgica rapidità. L’azione viene ancora dai piedi di Sohma che serve, sul filo del fuorigioco, la sovrapposizione di Benedyczak che, a sua volta, regala sul secondo palo un rasoterra a Man, anch’egli al limite dell’offside. Palla in buca in 3 passaggi e seconda rete per gli ospiti in un’azione degna della playstation. Sul finale di tempo, il Parma non s’accontenta e affonda nuovamente con Vazquez che, in area di rigore beneventana, spizzica un piatto sul secondo palo, che esce di un soffio a lato. Nella ripresa, Benevento che non ci sta a perdere senza combattere e, dopo due minuti, accorcia le distanze. Schiattarella vede Ciano e gli calibra un assist che il centravanti casertano raccoglie di testa, svettando in alto e battendo Buffon. Corre ai ripari Agostinelli per pareggiare il match, inserendo nel giro di dieci minuti Viviani, Tello e Pettinari, per dare una linfa in più all’azione offensiva, ma di pericolosità della manovra non se ne vede nemmeno l’ombra. Va vicinissimo al terzo gol il Parma con Camara, che sfugge alla marcatura di Tosca e, con un pallonetto, prova a scavalcare Manfredini: fuori di pochissimo. All’ 81 contropiede dei crociati con Camara che libera il neoentrato Charpentier, tiraccio in stile tentativo di meta. Un minuto dopo la svolta della partita. Rosso diretto per il centrale difensivo Cobbaut per gioco pericoloso su Viviani. Dal calcio piazzato ci prova Ciano, la barriera respinge e palla che arriva ai piedi di Acampora. Siluro dai 50 metri sontuoso che si va a stampare all’incrocio dei pali. Eurogol pazzesco da cineteca! E’ pareggio per il Benevento. Che vuole provare a vincerla, a questo punto, in superiorità numerica. Pecchia prova a cambiare sulla scacchiera. Dentro Juric per dare più sostanza, equilibrio e geometria all’inferiorità numerica. E Parma che sfiora il vantaggio. Si gettano tutti in avanti gli uomini di Pecchia. Nel batti e ribatti, botta da fuori area proprio di Juric: Manfredini si esalta e manda alto. La rimonta giallorossa poteva essere del tutto ribaltata al 95’, all’ultimo minuto di recupero. Rimonta che poteva trasformarsi in un’autentica e clamorosa beffa per il Parma. Fuga di Carfora che, velocissimo, cross al centro. Mezza girata al volo di Pettinari, che sa di meraviglia ma con poca forza. Buffon raccoglie e si distende a terra con estrema facilità. Ma il Vigorito sarebbe esploso! Pareggio, tutto sommato, giusto per entrambe le compagini, con i giallorossi a cui stava riuscendo il colpaccio nel finale. Mese di maggio decisivo un po’ per tutti. Per il Benevento già la trasferta a Cittadella, in uno scontro-salvezza fratricida, dirà molto per non dire addio alla salvezza. Per il Parma, come detto, alle spalle del Sudtirol ma davanti a Cagliari, Pisa, Reggina e Ascoli, continuare a sognare non solo è lecito, ma potrà diventare possibile. Gli ispirati uomini d’attacco Vazquez, Man e Benedyczak hanno creato e portato non pochi grattacapi alla retroguardia beneventana. Come si dice, per certificare una crescita, oggi al Parma gli è mancata solo la parola, cioè i 3 punti.
IL TABELLINO
Benevento (3-5-2)
Manfredini; Veseli (77’ El Kaouakibi), Glik, Tosca; Letizia (1’ s.t. Carfora), Improta (67’ Tello), Schiattarella (59’ Viviani), Acampora, Foulon; Ciano, Farias (67’ Pettinari)
All. Agostinelli
Parma (4-2-3-1)
Buffon; Del Prato, Balogh, Cobbaut, Ansaldi; Sohm (58’ Camara), Estevez; Man (58’ Mihaila), Bernabé (86’ Juric), Benedyczak (58’ Zanimacchia); Vazquez (80’ Charpentier)
All. Pecchia
Arbitro: Feliciani di Teramo
Reti: 7’ Benedyczak (P), 41’ Man (P), 47’ Ciano (B), 85’ Acampora (B)
Espulso: Cobbaut (P) per gioco pericoloso
Ammoniti: Letizia (B), Glik (B), Viviani (B), Camara (P)
Recupero: 1’ primo tempo; 5’ secondo tempo
LA CRONACA IN….10 PASSAGGI
7’ Neanche il tempo di pensare a come impostare la gara che il Parma va già in vantaggio. Involata a tagliare la difesa di Benedyczak che, ricevuta palla nel corridoio giusto dall’unica punta crociata Vazquez su assist di Estevez, va a piazzare la palla sotto alle gambe di Manfredini
8’ Benevento intontito e sotto choc subisce l’iniziativa degli ospiti: Manfredini mette più d’una pezza sulla conclusione ravvicinata di Vazquez
11’ Benevento che non riesce ad uscire palla al piede e a giocare. Ne approfitta ancora la squadra di Pecchia per tentare di mettere il secondo sigillo. Sohm libera per Man, che dribbla Manfredini, ma al momento della conclusione, a porta vuota, scivola per il più classico dei lisci comentati dalla Gialappa’s Band
29’ Svarione clamoroso di Letizia, che dà così il via alla fuga sulla sinistra del polacco Benedyczak: la conclusione forte sul primo palo è ribattuta da Manfredini
41’ Nel momento migliore di reattività dei giallorossi, il Parma raddoppia con un uno-due-tre di chirurgica rapidità. L’azione viene ancora dai piedi di Sohma che serve, sul filo del fuorigioco, la sovrapposizione di Benedyczak che, a sua volta, regala sul secondo palo un rasoterra a Man, anch’egli al limite dell’offside. Palla in buca in 3 passaggi e seconda rete per gli ospiti in un’azione tipica da playstation
47’ Benevento che non ci sta a perdere senza combattere e, dopo due minuti, accorcia le distanze. Schiattarella vede Ciano e gli calibra un assist che il centravanti casertano raccoglie di testa, svettando in alto e battendo Buffon
75’ Corre ai ripari Agostinelli per pareggiare il match, inserendo nel giro di dieci minuti Viviani, Tello e Pettinari, per dare una linfa in più all’azione offensiva, ma di pericolosità della manovra non se ne vede nemmeno l’ombra. Va vicinissimo al terzo gol il Parma con Camara, che sfugge alla marcatura di Tosca e, con un pallonetto, prova a scavalcare Manfredini: fuori di pochissimo
81’ Contropiede dei crociati con Camara che libera il neoentrato Charpentier, tiraccio in stile tentativo di meta
82’ Svolta della partita. Rosso diretto per il centrale difensivo Cobbaut per gioco pericoloso su Viviani. Dal calcio piazzato ci prova Ciano, la barriera respinge e palla che arriva ai piedi di Acampora. Siluro dai 50 metri sontuoso che si va a stampare all’incrocio dei pali. E’ pareggio per il Benevento.
95’ Rimonta che poteva trasformarsi in un’autentica beffa per il Parma. Fuga di Carfora che, velocissimo, cross al centro. Mezza girata al volo di Pettinari, che sa di meraviglia ma con poca forza. Buffon raccoglie e si distende a terra con estrema facilità.
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