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In campo con Garbo – L’analisi della 18ª giornata

Terzo appuntamento con la nostra rubrica In Campo con Garbo dove, con il nostro Direttore editoriale, analizziamo quelli che sono i temi più importante di questo diciottesimo turno di Serie A appena concluso.
Il Napoli stravince sulla Juventus per cinque ad uno grazie ad una straordinaria prestazione di squadra. Dove iniziano i meriti del Napoli e dove finiscono i demeriti della Juventus?
“Il Napoli ha dominato in un modo sorprendente per qualcuno ma non per me. Gli azzurri sono l’unica squadra che in questo campionato gioca un calcio di alto livello, al quale associa dei grandi risultati, in modo indiscutibile. Alla Juventus sono venuti al pettine i nodi di alcune prestazioni supportate dai risultati, ma non dal gioco, contro squadre di livello modesto. In campo mi è parso di vedere due squadre di categorie diverse.”
Massimiliano Allegri poteva fare qualcosa in più per evitare questa debacle?
“La formazione iniziale può essere discutibile con Chiesa esterno destro, ruolo che non predilige, in un 3-5-2 dove deve coprire tutta la fascia. La sensazione è che anche tatticamente la formazione non sia stata azzeccata da parte di Allegri. Però bisogna dire che non avrebbe potuto fare molto di più contro il centrocampo del Napoli, che ha fatto il bello e il cattivo tempo. La Juventus non è mai riuscita a entrare in partita, con un centrocampo davvero fuori fase, e quando viene meno un reparto come quello, è difficile che la squadra funzioni. Per non parlare della difesa, che a prescindere dagli errori dei singoli, ha avuto una protezione pari a zero, vivendo una serata da incubo. Credo che da questo punto di vista non ci sia mai stata partita anche dopo il gol di Di Maria a fine primo tempo, spento subito dal gol di Rrahmani ad inizio ripresa.”
Il Napoli vive un momento magico, grazie anche alle grandi prestazioni del suo portiere Alex Meret. Considerando che sarebbe dovuto andare via durante lo scorso calciomercato, gli azzurri hanno trovato il portiere per il presente e per il futuro?
“Meret è un mio vecchio pallino. Credo che il Napoli abbia indovinato tutto nella campagna acquisti e cessioni della scorsa estate meno una cosa, che ha poi aggiustato grazie ad un colpo di fortuna. Il Napoli voleva Kaylor Navas ed era ad un passo dal prenderlo, ma non hanno trovato l’accordo sulla buonuscita con il Psg e quindi è tutto sfumato. Nel frattempo Giuntoli aveva piazzato Meret allo Spezia e si è ritrovato in casa un portiere che non voleva neanche Spalletti. Credo che sia uno dei migliori portieri italiani, anche per i prossimi anni. Ritengo che il Napoli abbia fatto un errore di valutazione nel volerlo cedere e Alex si sta dimostrando un vero punto di forza di questa squadra. Chiaramente i portieri sono soggetti ad errori, ma lui sta dando una tranquillità al reparto difensivo importantissima. Credo che ora il Napoli, senza grandi meriti, si ritrovi in casa un portiere di altissimo livello che migliorerà e che probabilmente, Donnarumma permettendo, potrebbe anche essere il prossimo portiere della Nazionale di Roberto Mancini.”
Nove punti sulla seconda e sulla terza, dieci sulla quarta. Solo il Napoli può perdere questo Scudetto?
“Si, solo il Napoli può perdere lo Scudetto, anche se non riesco ad immaginare come. Se dovesse vincere a Salerno, chiuderebbe il girone d’andata a cinquanta punti e per vincere lo Scudetto nella restante parte di campionato gli basterà farne trenta, trentadue in scioltezza. Le antagoniste non mi sembrano poter rientrare in corsa poiché, mentre il Napoli gioca un ottimo calcio, dando la sensazione di grande sicurezza, le inseguitrici sono tutte squadre imperfette che danno sensazione di insicurezza. Il Milan ha chiaramente sbagliato la campagna acquisti: ha due centravanti in età avanzata. Se è vero che Giroud fa solo gol pesanti, al Milan servono anche i gol meno importanti, ha bisogno di uno che segni anche nelle partite dove fa fatica e questo purtroppo non c’è. De Keteleare ha bisogno di tempo per affermarsi, quindi è evidente che la campagna acquisti è stata sbagliata, perché il Milan aveva bisogno di giocatori pronti. La Juventus ha tante assenze e tanti difetti, gioca un calcio di contropiede e immaginare che possa recuperare dieci punti al Napoli mi sembra pura fantascienza. L’Inter teoricamente ha la rosa migliore, ma pecca in continuità. Vince con il Napoli, ma poi pareggia clamorosamente a Monza e contro il Verona, dopo il vantaggio iniziale con un bel gol di Luataro, si limita a difendere il gol giocando di contropiede. Con la rosa che ha l’Inter non può proporre questo gioco e anche l’allenatore, già da tempo, sta dimostrando dei limiti, visto che gioca con un unico modulo che è il 3-5-2. A meno di un crollo verticale del Napoli o di una serie clamorosa di infortuni. lo Scudetto è già sulla strada partenopea.”
Involuzione Milan, i calciatori di Pioli hanno perso la voglia di vincere?
“Onestamente penso di no, credo che il Milan avesse bisogno di attaccanti pronti e più affidabili fisicamente da affiancare a Rafael Leao. I rossoneri si avvicinano di più al Napoli, ma senza un finalizzatore è veramente complicato competere con gli azzurri. Se il Milan avesse un Osimehn sarebbe molto più vicino al Napoli in campionato.”
Roma Dybala dipendente?
“Il problema è che ci sono due squadre nella stessa squadra. Una Roma con Dybala e una senza. L’argentino ha fatto due gol e senza di lui i giallorossi perdono buona parte del loro potenziale offensivo. Il suo problema è la tenuta fisica visto che negli ultimi due anni e mezzo, anche alla Juventus, ha avuto molti problemi muscolari. La Roma non giocherà mai un calcio brillante, classico delle squadre di Josè Mourinho. Può aspirare massimo al quinto posto con Atalanta e Lazio. I biancocelesti faticano e subiscono la mancanza di un vice Immobile che spesso è soggetto ad infortuni. L’Atalanta non ha il problema delle coppe, ha ritrovato un assetto offensivo davvero forte, non dimenticando che il quinto posto potrebbe vuol dire Champions League, in attesa dell’evoluzione delle questioni giudiziarie che riguarderanno la Juventus.”
Empoli e Sassuolo, stanno rispettando le aspettative?
“L’Empoli è una squadra modello, sotto la gestione Corsi, ha una grande programmazione, cura benissimo il settore giovanile rivendendo i calciatori a peso d’oro, non ha grandi pressioni né dalla stampa né dai tifosi. Io penso che arriverà alla salvezza senza soffrire. Il Sassuolo, piccola realtà modenese, milita in Serie A da nove anni. La gestione perfetta del presidente Squinzi e del Direttore Generale Carnevali ha fatto sì che sia stata costruita una squadra gioiello, ma sta subendo le due cessioni eccellenti di Raspadori e Scamacca non adeguatamente rimpiazzati. Detto questo, ha sette punti di vantaggio dalla zona retrocessione e ha tutte le armi per riprendersi.”
In questo campionato sembra tutto deciso a metà gennaio, questo è indice di un campionato mediocre?
“L’unica incertezza riguarda i posti per l’Europa League e per la Conference League, la modestia di questo campionato è evidente. Solo il Napoli gioca un calcio europeo e spettacolare. La Premier League è un altro pianeta, giocano un altro sport. Un campionato che dura trentotto giornate con più squadre che giocano il calcio del Napoli, sarebbe sicuramente molto più interessante.”
Direttore, un suo commento sulle dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis alla trasmissione Report riguardo la ripartizione dei diritti televisivi.
“Respingere i fondi per consegnare il calcio a Dazn, non mi sembra un grosso affare. Preferisco un fondo serio piuttosto che dare i diritti di calcio a un emittente che non è in grado di trasmetterli come si deve. Una lega seria non dovrebbe mai permetterlo, inserendo delle rigide clausole al momento della firma degli accordi. Leggevo di un interessamento al calcio italiano di Amazon e sarebbe una soluzione davvero interessante, anche visto il servizio fornito con la Champions League. Pensare che avremo un altro anno e mezzo di Dazn mi preoccupa non poco, per chi ha l’abbonamento. Forse spingere i diritti televisivi ad un fondo serio, non mi sembra una cattiva idea visto i continui problemi che viviamo ogni settimana con Dazn.
(Foto LBDV)
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