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Benevento irriconoscibile, blitz vittorioso di un Palermo che torna a respirare

BENEVENTO-PALERMO 0-1
Va bene, d’accordo. Non era Francia-Polonia o Inghilterra-Senegal. Non era una sfida degli ottavi dei Mondiali da dentro/fuori. Ma Benevento-Palermo diceva tanto sul desiderio delle due squadre di allontanarsi dall’affollata zona play-out. Un’aspirazione diventata realtà per il Palermo, ma che è rimasta solo una fantasia perduta per il Benevento. Battuta nuovamente in casa e questa volta da una diretta concorrente per non retrocedere.
Per il Benevento era il primo di 4 scontri-salvezza, con l’eccezione del match dell’Immacolata contro il Parma, che diranno tanto sulla riuscita di una rivalsa e di una risalita dei giallorossi. Per il Palermo il primo di 3 match all’ultimo respiro. Benevento è reduce da quattro risultati utili consecutivi, ma il pubblico di casa non vede una vittoria da oltre tre mesi, da quando la squadra, ancora guidata da Caserta, aveva superato l’ambizioso Frosinone alla terza giornata di campionato. Alla vigilia il tecnico Fabio Cannavaro pare avesse trovato la quadra per dare più solidità ai sanniti, ma era ancora alla ricerca del primo successo casalingo. I rosanero, al contrario, avevano finora raccolto poco lontano dal Barbera (la prima ed unica vittoria in trasferta della stagione c’è stata a Modena), e arrivavano da due sconfitte. Insomma il bottino in trasferta dei palermitani, in tal senso, era piuttosto magro. La gara contro il Benevento rimaneva comunque un test importante per il tecnico Corini, che in caso di risultato negativo potrebbe essere messo in discussione. Ma lo stesso Cannavaro, che in discussione ci si mise da solo presentando le proprie dimissioni a metà ottobre, non si sente ancora salvo da quest’esito. La preoccupazione è verso una squadra discontinua nelle prestazioni, capricciosa nel mostrare anche il giorno dopo quanto di buono ha fatto il giorno prima. Così come sospeso è un Palermo non sempre equilibratissimo, che si presentava al Vigorito con gli stessi punti del Benevento (15), ma con 2 sconfitte in più e 3 pareggi in meno.
LA CRONACA. Iniziata con un minuto di silenzio per ricordare le vittime della tragedia di Ischia, nel primo tempo il Benevento ha provato a fare la partita, ma ha finito per entrare in confusione e in disordine nei e tra i reparti. La costruzione del gioco, più da squadra che gioca nel campetto del condominio, è stata molto faticata e dal grande impegno, ma il risultato è stato non produrre neanche un tiro a porta. Come cambiano le cose da un anno all’altro, e spesso anche da 1 ora all’altra. L’anno scorso, di questo periodo, iniziavano per il Benevento degli scontri diretti in alta classifica. Con il Palermo iniziano quelli per allontanarsi dalla zona play out. Benevento più propositivo nelle fasi iniziali con un ispiratissimo Letizia a dettare legge e panico: all’11’ dopo aver saltato Sala, appoggiava dietro per Improta che calciava sicuro, ma altissimo in modalità meta di rugby. Al 23’ per poco il Palermo non sorprendeva il Benevento. Discesa di Valente sulla destra e tiro cross forte e insidioso che mette in fibrillazione Paleari. Al 34’ viene sempre più fuori un Benevento sprecone e impreciso in questa fase di gioco, sia in fase propositiva e avanzata che nell’anticipo o nel sapere difendere la palla in quella difensiva. Da uno di questi errori, per poco Di Mariano non ne approfittava. Retroguardia nel caos nei tentativi di contropiede del Palermo. Sul capovolgimento di fronte un doppio Forte ci prova coraggiosamente prima con un tiro da fiori area, poi con una gran girata alla sinistra di Pigliacelli. Seppur in un’organizzazione mentale picassiana, la gara è sentita dai giallorossi, allenati da Cannavaro. Al 40’ Farias sulla sinistra, in una situazione favorevole per l’offensiva del Benevento, aspetta e ragiona prima di crossare e appoggia dietro ad Acampora. Nonostante la posizione defilata il tuttofare giallorosso prova un tiro a giro pericoloso. Un giro d’orologio dopo, l’azione si sposta nell’area dei padroni di casa, dove è ancora una volta Di Mariano a disegnare una parabola calciata con vigore. Palermo vicinissimo ad un sorprendente vantaggio.
Ripresa di tutt’altro tenore. L’anima di gioco dei giallorossi non riesce a venire fuori e al primo errore grave il Palermo punisce la squadra di Cannavaro. Cinquantatreesimo, errore suicida grossolano di Viviani che perde palla nel tentativo di un dribbling in una situazione di gioco che non lo consigliabile. Gomes non si fa cogliere impreparato, intercetta la palla e cavalca fino alla tre quarti per servirla a Brunori. In una situazione inaspettata di superiorità numerica per i rosanero, il centravanti trafigge un Paleari non completamente senza colpe, essendo la conclusione molto accelerata passata sotto il suo gomito. Benevento nervoso con Cannavaro che in 5 minuti cambia tutto l’assetto offensivo per tentare il tutto per tutto e giocarsi altre carte. In 5 minuti sostituisce tutti gli uomini offensivi della formazione titolare, lasciando il solo Improta. Tello, Kubica, Simy e Schiattarella, purtroppo per i padroni di casa, non riescono ad incidere. Contrariamente alle sostituzioni tattiche effettuate da Corini che sono servite a contenere e prendere tempo, in attesa del triplice fischio finale. Quattro situazioni nell’ultima mezz’ora che potevano portare ad un raddoppio palermitano o ad un pareggio. Al 68’ botta e risposta. Benevento vicinissimo al pareggio con una botta mirata di Masciangelo su appoggio di Simy, Palermo vicino al timbro del raddoppio con un pallonetto pennellato da Brunori, su erroraccio di Kubica nel retropassaggio a Paleari, che si stampa sulla traversa. Non accade nulla di significativo per oltre venti minuto. Il Benevento prova a gettare il cuore oltre l’ostacolo nel finale. Un generoso Acampora mette in mezzo un traversone pericolosissimo. Per non sbagliarsi Pigliacelli smanaccia fuori area, con la palla raccolta dalla retroguardia dei rosanero. All’89’ Benevento vicino al pareggio con un Improta che s’inventa una geometria quasi indovinata. Il Palermo punta a mantenere il risultato, difendendo palla, perdendo tempo e infastidendo la manovra della Strega che, di minuto in minuto, diventa sempre più farraginoso e fumosa. Al quinto dei sette minuti di recupero, Contropiede rapido di Vido e Soleri, gestiscono bene la superiorità numerica, ma Soleri non riesce a battere Paleari, che si rifugia in angolo. Benevento irriconoscibile e non riesce ad allontanare i cattivi pensieri tremendi e assordanti di una stagione da salvare. Che non mettono solo ansia, ma fretta di recuperare l’evidente gap in classifica che li ha condotti penultimi insieme a Spal, Venezia e Como. Un divario che adesso s’è allargato. Corini e il suo Palermo, invece, possono tornare a respirare.
IL TABELLINO
Benevento (4-3-2-1)
Paleari; Capellini, Leverbe (84’ Pastina), Letizia, Masciangelo; Acampora, Viviani (60’ Tello), Improta; La Gumina (65’ Kubica), Farias (60’ Simy); Forte (60’ Schiattarella)
All. Cannavaro
Palermo (3-5-2)
Pigliacelli; Mateju, Nedelcearu, Bettella; Valente (72’ Vido), Segre, Gomes. Damiani (66’ Broh), Sala (72’ Crivello); Di Mariano (80’ Soleri), Brunori (80’ Marconi)
All. Corini
Arbitro: Baroni di Firenze
Reti: 53’ Brunori (P)
Ammoniti: Gomes (P), Viviani (B), Broh (P), Kubica (B), Tello (B)
Recupero: 0 nel primo tempo; 7 nel secondo tempo
LA CRONACA IN….10 PASSAGGI
11’ Benevento più propositivo nelle fasi iniziali con un ispiratissimo Letizia a dettare legge e panico: dopo aver saltato Sala, ha appoggiato dietro per Improta che calcia sicuro, ma altissimo in modalità meta.
23’ Per poco il Palermo non sorprendeva il Benevento. Discesa di Valente sulla destra e tiro cross forte e insidioso che mette in fibrillazione Paleari
34’ Benevento sprecone e impreciso in questa fase di gioco, sia in fase propositiva e avanzata che nell’anticipo o nel sapere difendere la palla in quella difensiva. Da uno di questi errori, per poco Di Mariano non ne approfittava. Retroguardia nel caos nei tentativi di contropiede del Palermo.
40’ Farias sulla sinistra, in una situazione favorevole per l’offensiva del Benevento, aspetta e ragiona prima di crossare e appoggia dietro ad Acampora. Nonostante la posizione defilata il tuttofare giallorosso prova un tiro a giro pericoloso
41’ L’azione si sposta nell’area dei padroni di casa, dove è ancora una volta Di Mariano a disegnare una parabola calciata con vigore. Palermo vicinissimo ad un sorprendente vantaggio.
53’ Errore grossolano di Viviani che perde palla nel tentativo di un dribbling in una situazione di gioco che non lo consigliabile. Gomes non si fa cogliere impreparato, intercetta la palla e cavalca fino alla tre quarti per servirla a Brunori. In una situazione inaspettata di superiorità numerica per i rosanero, il centravanti trafigge un Paleari non completamente senza colpe, essendo la conclusione molto accelerata passata sotto il suo gomito
68’ Botta e risposta. Benevento vicinissimo al pareggio con una botta mirata di Masciangelo su appoggio di Simy, Palermo vicino al timbro del raddoppio con un pallonetto pennellato da Brunori, su erroraccio di Kubica nel retropassaggio a Paleari, che si stampa sulla traversa
86’ Il Benevento prova a gettare il cuore oltre l’ostacolo. Un generoso Acampora mette in mezzo un traversone pericolosissimo. Per non sbagliarsi Pigliacelli smanaccia fuori area, con la palla raccolta dalla retroguardia dei rosanero.
89’ Benevento vicino al pareggio. Improta inventa una geometria quasi indovinata, su cui nulla avrebbe potuto l’estremo difensore ospite.
95’ Contropiede rapido di Vido e Soleri, gestiscono bene la superiorità numerica, ma Soleri non riesce a battere Paleari, che si rifugia in angolo.