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Con la testa già ai playoff, il Benevento rinuncia a crederci e cede alla Spal: sarà preliminare ad Ascoli

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BENEVENTO-SPAL 1-2

La prima di 6 sfide è andata male al Benevento, che perde in casa contro la Spal, già salva con una giornata di anticipo, e dovrà affrontare il preliminare dei playoff in trasferta. I fischi finali dei tifosi sottolineano la delusione e lo sconforto per una serata no, sotto tutti i punti di vista. La testa di Caserta era già ai playoff. Alla fine ha avuto anche ragione, visto che il Pisa è stato corsaro a Frosinone. Ma la formazione iniziale schierata, l’atteggiamento attendista a spingere il giusto necessario, i reparti molto larghi con la difesa in versione “bella addormentata” e, soprattutto il poco carattere del primo tempo hanno consegnato la partita alla squadra di Venturato. Forse, però, neanche Caserta s’aspettava questa conclusione così nera in questa serata.

C’era un precedente, 5 anni fa, una sfida molto tesa con in palio la A tra Benevento e Spal. A Ferrara si sorrise, a Benevento un po’ meno. Come questa volta. Solo che la Spal partiva rilassata questa volta, arrivando a Benevento tranquilla e già salva. Con i playoff raggiunti, i giallorossi non dovevano solo battere la squadra di Venturato, venuta a Benevento per giocare a viso aperto (come annunciato alla vigilia), ma anche sperare (anzi soprattutto pregare) che, per una volta, i risultati delle altre (del Pisa, in questo caso, che ha avuto ragione del Frosinone) si trovassero nella giusta congiunzione astrale, quella che ti faceva evitare il preliminare, la partita secca da vivere o morire, da prendere o lasciare per assicurarsi il miglior piazzamento possibile nei play-off. Tramonta, dunque, per il Benevento la possibilità di strappare il pass diretto per le semifinali e venerdì 13 maggio incontrerà la sesta classificata, l’Ascoli di Sottil.

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Eppure parte bene il Benevento dopo i primi 5 minuti. Sussulto di Acampora, che, accelera con pochi passi e prova a mettere in movimento Lapadula in profondità, anticipato in scivolata da Capradossi. Neanche tre minuti e primo lampo della Spal, che non ci sta a passare per la squadra già salvata che, all’ultima giornata, rende la vita facile all’avversaria. Anche inserendo come titolari, per via di un turnover giusto a salvezza acquisita, seconde o terze linee che avevano trovato poco spazio negli ultimi mesi. Se poi le maglie delle marcature e della distanza tra i reparti giallorossi sono già ampie a meno di 10 minuti dall’inizio del match, è tutto grasso che cola per gli spalilini. Il primo pericolo per il Benevento arriva proprio dai piedi del n. 18 Finotto, che tenta un tiro da posizione decentrata. Destro violento che sbatte sull’incrocio dei pali. Difesa giallorossa in difficoltà nello spazzare via la sfera. Al 15’ nuova accelerazione rapida giallorossa sulla destra. Acampora taglia per Foulon che serve in mezzo, rasoterra, ancora Lapadula, anticipato questa volta da un lesto Vicari. Altri due minuti e il Benevento sembra prendere coraggio: fendente di Foulon respinto da Thiam. Dal corner di Acampora conclusione da fuori area da dimenticare per Elia.

VASTE PRATERIE. Nonostante Niccolò Zanellato squalificato, la Spal approfitta degli spazi lasciati sguarniti. E’ da un capovolgimento di fronte che la Spal sfiora il vantaggio due volte al 20’. E’ Dickmann ad indovinare la parabola per Finotto, che per la seconda volta crea seri problemi: il colpo di testa impegna Paleari d’istinto. Dall’angolo palla alta che il Benevento non riesce a prendere. Ne approfitta Latte Lath che di testa centra il palo. Succede di tutto nell’area giallorossa, soprattutto la poca lucidità difensiva sembra essere tanta. Acampora non ci sta e al 35’ si destreggia nel traffico servendo un invitante pallone per Lapadula. Il tiro del centravanti peruviano è debole e facilmente raccolto da Thiam. Da quel momento è solo Spal fino alla fine della prima frazione. Già qualche minuto prima della rete, diventa chiaro che la Spal si sente consapevole di poter tentare il colpaccio di lusso, aumentando l’intensità della manovra. Mancosu, dalla sinistra, indirizza un cross in mezzo per Finotto: palla alta sopra la traversa di un niente. Dal rinvio sono ancora gli spallini a recuperare un pallone e ad andare a centrare l’obiettivo. La conclusione da fuori area di Esposito accarezza il palo a Paleari battuto. Terzo legno e doppia occasione per la Spal in meno di un minuto. E dopo aver accarezzato il palo, la Spal bacia la rete al 44′. Ancora confusione nelle retrovie dalla battuta di un corner di Mancosu. Palla che attraversa tutto l’arco costituzionale dell’area, da una parte all’altra, arrivando a Finotto che, da pochi passi, scarica in rete. Piovono fischi fitti al Vigorito all’indirizzo di Caserta.

Musica che, si pensa, cambi nella ripresa, ma è solo un’illusione che dura 120 secondi. Il Benevento prova ad alzare subito il ritmo per riprendere in mano le redini della partita. Lapadula prima incoccia malissimo di testa da posizione ravvicinata e poi trova la rete di forza, dopo uno sbagliato controllo di Capradossi che regala palla per l’assist di Tello. Pareggio di Lapadula, che torna al gol dopo 5 mesi. Dura poco, dicevamo. Al 50′ tornano le marcature allegre in casa beneventana e nuovo vantaggio della Spal con la punta Finotto. La premiata ditta Pinato e Finotto sfugge alle maglie difensive e si ritrovano incredibilmente in una insperata superiorità numerica, lanciati intelligentemente da Latte Lath. E con le vaste praterie ad ingolosire, torna anche la Spal del primo tempo che vuole chiudere velocemente la partita. Al 54’ pericolosissimo Latte Lath che mette a dura prova Paleari con una botta centrale, respinta in angolo. Al 61’ Spal che, nello sfruttare tutti gli spazi liberi del terreno di gioco, va vicina altre due volte al terzo gol con Capradossi e Finotto. Ma polveri bagnate per le due conclusioni ospiti.

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Il Benevento non ci sta e prova a darsi una scossa. Al 64’ fuochi pirotecnici in area spallina. Benevento vicino al pareggio con tre conclusioni ravvicinate. Tra una smanacciata goffa e le castagne dal fuoco tolte, Thiam salva la propria porta. Dalla mischia furibonda, due i tentativi di Farias e uno di Insigne. La palla ballerina, poi, viene disinnescata dalla difesa della squadra di Venturato. Non c’è un attimo di respiro negli ultimi 20 minuti. Ancora un’occasione ghiotta per il Benevento nata da un pressing su Thiam che sbaglia il controllo. Pronto c’è Tello e di prima intenzione mette Lapadula nelle condizioni di battere a rete con Thiam rimasto indietro. Ma l’estremo difensore spallino recupera e compie un miracolo. A 10 dal termine Benevento a trazione offensiva, ancora vicina ad un pari che, a questo punto, meriterebbe anche, dopo la prestazione incolore della prima frazione. Scambio rapido tra Farias e Lapadula, con il centravanti peruviano nuovamente vicino alla doppietta. Dal corner Lapadula è sempre là, ma non ci arriva di un soffio a mettere il tap-in del pareggio. Subito dopo una palla vagante persa in attacco, consente ai giallorossi di ripartire nuovamente. Letizia finta di tirare da fuori e pesca il jolly in Tello, la cui bordata finisce all’esterno della rete. La Spal è sempre lì come un condor che mira alla sua preda. All’86’ ripartenza della Spal che cerca il timbro definitivo. Che non trova perché, Masciangelo a disturbare e Paleari ad allungarsi, negano la gioia del terzo gol a Pinato, servito alla perfezione da Vido. All’88’ sui piedi di Ionita la palla d’oro del pari giallorosso. Conclusione da dimenticare. E’ l’ultimo squillo della squadra del presidente Vigorito che, dopo una stagione tra alti e bassi ma con il miglior attacco della stagione (62 gol realizzati), avrà contro l’Ascoli la prima vera finale, una gara unica secca che sancirà una sentenza per entrambe le formazioni.

DALL’ALTO AL BASSO IN UN MESE. Un mese fa il Benevento sembrava lanciatissimo verso la promozione diretta. Le tre vittorie consecutive ottenute contro Pisa, Reggina e Vicenza avevano nuovamente rilanciato le ambizioni dei campani, la cui rincorsa si è tuttavia interrotta con la sconfitta nel recupero di Cosenza. Deve mordersi mani e piedi soprattutto per i punti persi e per le occasioni d’oro sciupate la squadra di Caserta. “Qua nessuno c’ha il libretto d’istruzioni”, cantava Ligabue. E’ chiaramente così. Ma, per l’atteggiamento soprattutto del primo tempo, è sembrato che il Benevento abbia voluto risparmiare le forze. Credendoci così un po’ meno che con una vittoria, stasera, poteva farcela a scansare il preliminare. Dove dovrà presentarsi con un assetto e un aspetto decisamente diverso, decisamente più combattivo. Non rinunciando a lottare fino alla fine.

IL TABELLINO

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Benevento (4-3-3) 

Paleari; Barba, Pastina, Foulon (77’ Masciangelo), Tello; Acampora (57’ Ionita), Viviani, Petriccione (57’ Farias); Elia (57’ Letizia), Lapadula, Insigne (77’ Brignola).

All. Caserta

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Spal (4-3-2-1)

Thiam; Dickmann, Vicari, Capradossi, Celia (68’ Tripaldelli); Mora (76’ Da Riva), Esposito, Pinato (89’ Crociata); Mancosu, Finotto (68’ Colombo); Latte Lath (76’ Vido)

All. Venturato

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Arbitro: Giua di Olbia

Reti: 44’ Finotto (S), 47’ Lapadula (B), 50’ Finotto (S)

Ammoniti: Celia (S), Mora (S), Capradossi (S), Viviani (B)

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Recupero: 1’ primo tempo; 4’ secondo tempo

LA CRONACA IN….10 PASSAGGI

8’ Non si lascia intimidire la Spal, soprattutto perché le maglie delle marcature e della distanza tra i reparti giallorossi sono già ampie a meno di 10 minuti dall’inizio del match. E’ il n. 18 Finotto che tenta un tiro da posizione decentrata. Destro violento che sbatte sull’incrocio dei pali. Difesa giallorossa in difficoltà nello spazzare via la sfera.

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19’ Spazi molto aperti, praterie: capovolgimento di fronte della Spal che sfiora il vantaggio due volte. E’ Dickmann ad indovinare la parabola per Finotto, che per la seconda volta crea problemi: il colpo di testa impegna Paleari d’istinto. Dall’angolo palla alta che il Benevento non riesce a prendere. Ne approfitta Latte Lath che di testa centra il palo. Succede di tutto nell’area giallorossa, soprattutto la poca lucidità difensiva sembra essere tanta.

38’ Spal che vuole provare a passare in vantaggio con maggior intensità. Mancosu, dalla sinistra, indirizza un cross in mezzo per Finotto: palla alta sopra la traversa di un niente. Dal rinvio sono ancora gli spallini a recuperare un pallone e ad andare vicini ad un vantaggio meritato. La conclusione da fuori area di Esposito accarezza il palo a Paleari battuto. Terzo legno e doppia occasione per la Spal in meno di un minuto.

44’ E dopo aver accarezzato il palo, la Spal bacia la rete. Ancora confusione nelle retrovie dalla battuta di un corner di Mancosu. Palla che attraversa tutto l’arco costituzionale, arrivando a Finotto che, da pochi passi, scarica in rete

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47’ Musica che forse cambia nella ripresa, dove il Benevento alza subito il ritmo. Meno di 120 secondi e Lapadula prima incoccia malissimo di testa da posizione ravvicinata e poi trova la più facile delle reti dopo uno sbagliato controllo di Capradossi che regala palla a Tello. Pareggio di Lapadula, che torna al gol dopo 5 mesi.

50’ Ancora marcature allegre in casa beneventana e nuovo immediato vantaggio della Spal con la punta Finotto. La premiata ditta Pinato e Finotto sfuggono alle maglie difensive e si ritrovano incredibilmente in una insperata superiorità numerica.

64’ Fuochi pirotecnici in area spallina. Benevento vicino al pareggio con tre conclusioni ravvicinate. Tra una smanacciata goffa e le castagne dal fuoco tolte, Thiam salva la propria porta. Dalla mischia furibonda, due i tentativi di Farias e uno di Insigne. La palla ballerina, poi, viene disinnescata dalla difesa della squadra di Venturato

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71’ Non c’è un attimo di respiro in questi minuti. Ancora un’occasione ghiotta per il Benevento nata da un pressing su Thiam che sbaglia il controllo. Pronto c’è Tello e di prima intenzione mette Lapadula nelle condizioni di battere a rete con Thiam rimasto indietro. Ma l’estremo difensore spallino recupera e compie un miracolo.

80’ Benevento a trazione offensiva, ancora vicina ad un pari che, a questo punto, meriterebbe. Scambio rapido tra Farias e Lapadula, con il centravanti peruviano nuovamente vicino alla doppietta. Dal corner Lapadula è sempre là, ma non ci arriva di un soffio a mettere il tap-in del pareggio.

86’ Ripartenza della Spal che cerca il timbro definitivo. Che non trova perché, Masciangelo a disturbare e Paleari ad allungarsi, negano la gioia del terzo gol a Pinato, servito alla perfezione da Vido

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