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RUBRICA #LBDV – Accadde oggi, la strage di Hillsborough

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Oggi 15 Aprile, giorno triste nella storia del Calcio. Giornata che ha scosso i cuori ed ha spezzato vite. Il viaggio sarà “unico” ed intenso, il Conte oggi vi racconta una storia, vi racconta come la stupidità umana può provocare numerosi morti.

15 Aprile 1989E’ un pomeriggio insolitamente soleggiato, nonostante ci si trovi nel periodo dell’anno in cui solitamente la pioggia cade generosa nel South Yorkshire. La partita di cartello è di quelle che si preannunciano epocali: una semifinale di Fa Cup tra Liverpool e Nottingham Forrest. C’è un’aria giocosa e di festa fuori dallo stadio di Hillsborough, della paventata minaccia Hooligan non c’è ombra alcuna, sembra semplicemente un pomeriggio come tanti, di festa e di serenità, da trascorrere sostenendo i propri beniamini, chi in compagnia dei propri amici, chi con la propria famiglia. Ma nessuno è conscio di ciò che sta per succedere. Vite e storie che si intrecciano, si annodano, si compongono come la trama di un fine tessuto. Persone che non si conoscevano, che non sapevano che, da quel giorno, il loro nome sarebbe rimasto marchiato a fuoco sulla pelle di un popolo intero.

Come per tutte le partite importanti, allo stadio erano previste molte migliaia di tifosi, dell’una e dell’altra squadra. Verso le due e mezza del pomeriggio, circa mezz’ora prima dell’inizio della partita, migliaia di tifosi del Liverpool stavano ancora aspettando di entrare allo stadio nei due settori della curva a loro riservati, il numero 3 e il numero 4. Ai due settori si accedeva tramite alcuni tornelli. Attorno alle tre meno un quarto la curva era stata riempita per intero, ma la maggior parte dei tifosi del Liverpool era rimasta fuori dallo stadio. Alle 14.52, visto che la situazione non si sbloccava, la polizia decise di aprire un cancello che di solito serviva a fare uscire i tifosi dallo stadio, il cosiddetto “Gate C”.

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Moltissimi tifosi si riversarono nel tunnel che dal Gate C portava ai settori 3 e 4 e schiacciarono le persone che avevano già preso posto in piedi, spingendole verso il basso e contro la recinzione che separava gli spalti dal campo. Ad un certo punto crollò una transenna che separava la parte superiore dalla parte inferiore di un settore: molta gente precipitò addosso a quelli che stavano sotto. I tifosi si accorsero che molti di loro erano feriti e improvvisarono delle barelle staccando alcuni cartelloni pubblicitari.

Nonostante ci fossero molte ambulanze sul posto i soccorsi tardarono ad arrivare: troppa gente occupava il loro tragitto. Quel pomeriggio morirono schiacciate e soffocate 95 persone, un’altra nel 1993 dopo anni di coma; centinaia di persone rimasero invece ferite. Una storia tristissima per il Calcio Mondiale, una storia che ha trovato il suo epilogo soltanto nel 2012, dopo un lavoro iniziato tre anni prima è voluto dal governo di David Cameron che decise di formare una commissione indipendente per risolvere “il caso”. Dopo circa 450mila documenti analizzate, la commissione concluse che le responsabilità dell’incidente furono in gran parte dovute alla cattiva gestione della polizia e all’inefficienza dei soccorsi. Una storia triste che ha spezzato giovani vite, persone che volevano vivere un sogno e che si sono ritrovate nel loro peggiore incubo.

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