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Nuovi allenatori per Genoa e Salernitana, sempre più “brividi” per non affondare in B

Tre allenatori per due, sei in totale, quattro esoneri e quattro cambi in panchina, una sola direzione, strada obbligata: la salvezza. Ultime scialuppe di salvataggio cercasi. L’impresa è disperata per Genoa e Salernitana, ma ci proveranno fino alla fine, tenteranno il tutto per tutto per non affondare, aggrappate all’ultimo scoglio per non venire travolte, a pochi passi, anzi a 3 mesi dalla fine, dal gorgo che le sprofonderebbe in Serie B. Impresa ostica, ma non completamente impossibile. I nuovi allenatori, Blessin per i rossoblu e Nicola per i granata, stanno provando a cambiare il volto delle loro nuove creature marine in quel mare agitato forza 9, con vento burrascoso e piranha sotto pronti a tirarti giù e a strapparti le ultime speranze, gli ultimi sogni. Ne hanno tante i nuovi tecnici, entrambi classe ’73. Così come la forza d’animo, il coraggio, la temerarietà, l’audacia.
ANGOLO GENOA. Quelle di Alexander Blessin. Tedesco di Germania, miglior allenatore del campionato belga nello scorso anno con l’Oostende, 8 anni da allenatore forgiato nelle fucine giovanili del Lipsia alla corte di uno dei pionieri europei della filosofia del pressing per aprire spazi Groß e dell’attuale tecnico del Manchester United Rangnick. Tantissima roba con lo spazio, il possesso palla e il gioco di posizione come sistema messo in atto per creare un vantaggio numerico, e quindi più occasioni da rete.
ANGOLO SALERNITANA. Quelle di Davide Nicola, mister missioni impossibili o quasi, il genio che cerchi quando sfreghi la lampada. Dal 2016 ad oggi è riuscito nell’impresa di salvare Crotone, Udinese, Genoa e l’anno scorso il Torino. Nel 2013 il suo nome è legato alla promozione del Livorno nella massima serie. Ex difensore di Genoa, Siena e Torino, quindici partite da giocatore in Serie A, 401 con 10 gol segnati in B. Da questi pochi dati, anche chi non lo conosce o lo conosce poco, può ben percepire la grinta e la combattività del tecnico piemontese tutto pepe, lavoro e lealtà sportiva. E due partite in meno da giocare col coltello tra i denti contro dirette avversarie della volata salvezza (Udinese e Venezia), lasciano un pizzico di speranza in più.
LOTTA SALVEZZA. Con sette squadre impegnate nella corsa ad evitare gli ultimi tre posti, da questo momento ancora di più ogni passo falso potrebbe risultare fatale. A dodici giornate dalla fine la situazione è sempre più disperata. Genoa a -6 dalla comfort zone. Salernitana a -8 dal porto sicuro. dalla fine. Sono arrivati da poco, hanno idee chiare, grintose e innovative e, fosse per loro, cambierebbero l’inizio di questa storia. Possono però cambiare un finale che sembra già scritto.
P.S. – Perché intitolare una rubrica “Autogrill”? Immaginate di trascorrere là un’intera giornata: in 24 ore quante storie vedreste e ascoltereste? Quante persone incontrereste e osservereste? Quanti gesti, parole e situazioni, che rimandano a luoghi vissuti da tanti altri volti? E’ quello che si proporrà di fare questa rubrica: approfondire, dal campo o fuori dal campo, delle storie che si conoscono e rilanciare delle storie che si conoscono poco. Raccogliere respiri di vita, attimi di condivisione, istanti dove cogliere l’essenziale nei particolari, briciole di esistenze in un luogo sì preciso ma di passaggio. Come in un autogrill, appunto, un luogo in cui tutti passano per un minuto o per un’ora, un luogo dove s’incrociano casualmente esistenze, incontri ed emozioni….
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