Angolo del tifoso
ANGOLO MILAN – Un mercoledì da leoni
Se tutte le partite infrasettimanali riservassero lo stesso spettacolo del secondo quarto di finale, scuola o lavoro sarebbero solo parentesi gradevoli. Spesso le partite di Calcio offrono risultati bugiardi, non questo match. La Lazio di Maurizio Sarri non è mai entrata in partita; davanti, un Milan troppo in fiducia. Pioli non risparmia nessuno dei titolari, non nasconde nessun jolly: Calabria e Theo Hernandez ai lati dei centrali Romagnoli e Kalulu, Tonali e Kessie in mediana, Leao, Brahim Diaz e Messias dietro Giroud, unica punta. Il pressing parte alto dall’inizio, la Lazio non riesce a ragionare e il centrocampo rossonero impiega poco per prendere le redini del gioco. Tonali sopperisce anche alle svagatezze di un Kessie non sempre presente, e col passare dei minuti costruisce la direttrice centrale con Brahim Diaz, che sembra lentamente tornare alla condizione migliore.
Brahim Diaz
Spesso la manovra milanista sembra ballare in una mezzaluna orizzontale che fa oscillare il pallone dal terzino al centrale, dalla destra alla sinistra, per poi trovare l’innesco giusto. Lo spagnolo, come il Milan, rigenerato da un derby che rimarrà negli annali, conferma di stare tornando quello di inizio stagione. Il Dieci con un passo diverso, veloce nel girarsi e puntare la porta, veloce nell’aggredire lo spazio libero e preciso nel passaggio decisivo. La fiammata improvvisa indispensabile per qualsiasi squadra, la preziosa, vitale verticalità.
Le azioni salienti
Ed è tutta verticale l’azione del primo gol. Illuminante passaggio di Romagnoli per la corsa di Leão, che brucia Luiz Felipe in velocità e infila Reina con il sinistro sul palo lontano: 1-0. La Lazio prova a pungere con Immobile al 35′, l’attaccante biancoceleste scavalca Maignan con un pallonetto ma mette ampiamente fuori. Allora il Milan colpisce ancora prima dell’intervallo, due volte: al 42′ il break di Brahim apre la strada a Leão, che ubriaca Luiz Felipe e mette dentro per il tap-in facile facile di Giroud. Trascorrono tre minuti dal raddoppio ed è già tris rossonero, con un’azione lanciata ancora da Díaz che arma il sinistro di Theo, il cui cross basso trova Giroud sul secondo palo: è doppietta.
Nel secondo tempo, Sarri gioca le carte Pedro, Leiva e Luis Alberto per provare ad aumentare la pressione sulla retroguardia del Milan. Gli ospiti si rendono pericolosi con un colpo di testa di Milinković-Savić su azione di corner, ma al 79′ segna il 79: sugli sviluppi di una punizione di Maldini, Kessie è il più veloce di tutti e scarica in rete di potenza il 4-0. L’arbitro non concederà recupero e l’incontro si concluderà così, con un risultato piuttosto largo. Domenica torna il campionato e si dovrà affrontare la Sampdoria degli ex Conti e Giampaolo, perciò serve risparmiare le energie e lasciare da parte inutili trionfalismi. Con la Coppa Italia ci si rivedrà agli inizi di Marzo, quando in semifinale un nuovo derby scandirà l’entrata nella parte finale di una stagione calcistica, ricca di sorprese e continui colpi di scena.