Angolo del tifoso
ANGOLO SPEZIA – Cioccolatini e minigolf
Filosofia calcistica
A dirla tutta: risultato troppo pesante. A pensarla prima: poche speranze di uscire imbattuti. A giocarla a viso aperto: la puoi anche perdere. Per dirla con filosofia geometrica: la palla è rotonda. Alla fine vince chi fa goal e difende meglio. É tutta qui la partita tra Atalanta e Spezia. Aquilotti in orange. Outfit che porta bene almeno all’inizio. Ti aspetti l’arrembaggio orobico, e invece lo Spezia sembra l’Olanda di Crujff. Nessun timore reverenziale, ed è subito Nzola che la sblocca con un un goal che attendeva da troppo tempo. L’azione passa dai piedi fatati di Verde che in un colpo solo impegna Musso e la traversa. Uno a zero.
Una scatola di cioccolatini
La dea la pareggia qualche minuto dopo con strappo di Zappacosta e voleé di Pasalic. Partita tutto sommato equilibrata. Ma è solo un ‘impressione. Un braccio troppo largo di Sala provoca un rigore per i bergamaschi. Provedel lo para. Però il Var è come la scatola di cioccolatini di Forrest Gump: non sai mai quello che ti può capitare. Ergo, rigore ripetuto e Atalanta in vantaggio. Lo Spezia non ci sta e si butta in avanti perchè si sente fregato. Ma la vendetta, si sa, è un piatto che va consumato freddo. A volte è piu saggio aspettare. Così negli spazi che si aprono Zapata fa uno sprint alla Jacobs e Pasalic fa tris.
Secondo tempo col pat
Lo Spezia riprende lì da dove aveva iniziato. Tiene palla ma non conclude. Nzola arriva a centimetri dal goal ma Musso si ricorda questa volta di chiudere le gambe. Maggiore la potrebbe riaprire. L’idea è giusta ma la palla colpita col piattone finisce di poco a lato. Al tramonto del mach Muriel e Malinoski azzeccano due tiri da provetti giocatori di minigolf e a Provedel non resta che annotare il meno cinque sul par. Il tabellino si chiude col secondo goal di Nzola che trova pure la doppietta. Da segnalare il rientro di Reca e le buone qualità di Colley e Pogdoreanu. Tutto il resto è noia ed è già occupato dai soliti pensieri: troppi goal subiti in trasferta, mai una gioia arbitrale. Poco cinici, troppo di questo, troppo poco di quest’altro.
Niente drammi
Un bla bla che non serve a nulla. Per chi non lo avesse ancora capito ci sono squadre ingiocabili. Proviamo a ripartire da quelle alla nostra portata. Niente drammi. Per fare l’impresa con una big o per trovare un “cioccolatino” di nostro gradimento verrà prima o poi il momento. L’importante è continuare a scartare. In tutti i sensi.
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