Atalanta
La campagna preventiva del #notoracism, è finita

2021 è ancora parliamo di razzismo. Recentemente è successo a Maignan, portiere del Milan, che allo stadio Allianz di Torino, fu preso di mira da uno pseudo tifoso della Juventus. Ieri, è successo nuovamente a Firenze, ed il bersaglio è stato prima Koulibaly, poi Anguissa ed Osimhen.
Scimmia, così è stato chiamato il gigante buono del Napoli. Kalidou è un ragazzo d’oro, è difficile anche solo poter pensare di offenderlo. Il senegalese è in Italia da tanti anni, ed anche chi non è a stretto contatto con la sua persona, gli riconosce, tutta la signorilità che ha in dote.
Non è possibile che ancora non si riesce a combattere questo fenomeno. Succede per le discriminazioni territoriali, ed in questo caso i napoletani sono i primi a saperne qualcosa da sempre, e prosegue con il razzismo vero e proprio, quello becero, quello dei senza attributi per intenderci.
In lontananza, dagli spalti, chiunque si sente in diritto di potersi rivolgere in modo vergognoso a questi giovani ragazzi, e questo accade perché ancora non esistono pene esemplari per questi soggetti, che andrebbero radiati a vita dagli stadi.
Dovrebbe essere così, fuori a vita, perché alcuni non meritano di ritrovarsi in certi palcoscenici. Meritano di starsene per conto proprio, lontano dalla società, perché se non si sa vivere civilmente, il giusto risvolto è quello dell’isolamento.
Basta scuse, basta pentimenti, chi rivolge certe offese cova dentro di sé un odio che non si può e non si deve giustificare. Già solo pensare di poter chiamare un altro essere umano con certi epiteti, qualifica la tua educazione, la tua (in)civilità.
Il problema è serio, e va sradicato con provvedimenti mirati e definitivi. Ancora una volta, e sembra anche offensivo doverne parlare nuovamente, siamo qui a raccontare di razzismo. È offensivo all’intelligenza di tante persone che in questa società ci sanno stare, e che comprendano quanto sia da ignoranti discriminare un altro essere umano semplicemente per il colore della pelle.
È giunto il momento di agire, basta scuse e basta anche girarsi dall’altra parte. La campagna preventiva del #notoracism è bella che finita, ora servono i fatti.
Foto: profilo Twitter Victor Osimhen
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