Lazio
LIVE – Lazio, Sarri: “Nazionale, grandi meriti di Mancini. Spalletti? Non l’ho sentito”
Maurizio Sarri parla per la prima volta da allenatore della Lazio ai microfoni di Sportitalia. Queste le sue parole:
23:15 – “Sono stato con la famiglia, ho letto tantissimo, ho visto tante partite. Ho visto tante corse ciclistiche, una delle cose che mi piace di più. Sinceramente è stato un anno in cui non mi è pesato molto stare fuori. Vedere gli stadi vuoti è un grande senso di tristezza, la situazione non mi dava fretta di tornare. Scudetto sottovalutato? Era dato per scontato all’esterno e purtroppo era dato per scontato anche all’Inter. Quest’anno hanno festeggiato per il quarto posto, e forse così si ricreano le condizioni per vincere. Quando una squadra vince tutti quegli scudetti consecutivi, può succedere che la vittoria sia scontata ma non è così. Rientrare in corsa? Quest’anno non c’erano le condizioni, il calcio che ho visto quest’anno era difficile rientrare. Chiamata Napoli? Non avevo la certezza di essere molto utile in corsa e non c’erano tanti presupposti. Tutte le società che mi hanno cercato hanno avuto la stessa risposta, ma ho detto che sarei stato disponibile a giugno”.
23:25 – “Cristiano Ronaldo? Difficile da gestire, è una multinazionale. Jorginho da Pallone D’oro? Se dovesse vincere Europeo, potrebbe diventare un papabile. E’ un calciatore a cui devi mettere gli occhi addosso. Raramente ti rimane negli occhi un qualcosa di particolare suo, ma questa è la sua grandezza. Jorginho nel 2018 stava firmando con il City ma grazie al lavoro della società riuscimmo a prenderlo. Dybala? E’ un fuoriclasse, io penso che sia arrivato a un punto che lo rinnovi o lo cedi”.
23:35 – “Sarri vs Mourinho? Roba giornalistica, perché alla fine sarà Lazio vs Roma. Importante sarebbe fare un grande lavoro e vedere una squadra che gioca bene. Quando un allenatore si diverte, lo trasmette anche alla squadra e poi anche il tifoso. Io mi sono divertito molto al Napoli. Inter vs Juve? Tutti quello che fanno sport, sanno quello che voglio dire. La realtà è che quella squadra aveva avuto uno spiraglio aperto e in due minuti era stato chiuso. Ho visto i calciatori piangere. Alleneresti di nuovo più volentieri Higuain, Insigne o Callejon? Higuain è un giocatore eccezionale ma difficile da far carburare. Insigne è da qualche anno il calciatore italiano più forte. E’ uno che se sbaglia 5 minuti viene subito messo sul banco degli imputati. Non è sempre compreso, ed è sottovalutato. Callejon è un calciatore cruciale per gli equilibri della squadra”.
23:40 – “Roma? Non ci ho mai parlato direttamente. Secondo i miei agenti, siamo stati molto vicini. CR7 lo avrebbe tenuto? Dipende dalle esigenze della società, se si vuole risparmiare sul monte ingaggi andrebbe fatta una scelta. Passaggio al 4-3-3? Non ci sono esterni alti, e qualcosa va cambiato.”
00:00 – “E’ cambiato più l’uomo o l’allenatore in questi anni? Senza rendercene conto, cambiamo continuamente. Io ho delle esigenze quando alleno. La mia esigenza è quella di trovare una società che mi faccia fare allenatore a 360°. Quando questo non succede, diventa frustante. E’ vero che ci sono stati contatti con la Fiorentina? Ho avuto contatti prima di Prandelli, ho dato la stessa risposta al Napoli. Al Chelsea sarei potuto restare, ma volevo ritornare in Italia. E’ stato un errore clamoroso, purtroppo sono stato lì in un anno particolare e avevamo un proprietario non presente sul territorio. Situazione abbastanza difficile. Giroud? Oliver è un grandissimo professionista, nel momento di bisogno c’è sempre”.
00:05 – “Nazionale? Non ho visto molte partite dell’Europeo. Mi sembra palesemente che siamo la squadra che gioca il miglior calcio, e Mancini è stato bravo a creare questo gruppo. Spalletti ha chiesto qualche consiglio per la sua esperienza a Napoli? Non l’ho sentito, ha l’esperienza giusta per fare quell’esperienza. Gli auguro un in bocca al lupo”
(foto: profilo twitter Juventus)
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