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FISCHIO D’INIZIO NAPOLI – Senza distrazioni

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Il Napoli bello e scoppiettante d’inizio stagione è tornato. La squadra di Gattuso, con le due vittorie consecutive contro Lazio e Torino, ha approfittato dei passi falsi di Milan e Juventus e le ha agganciate al terzo posto in classifica.

I partenopei, considerato il vantaggio nella differenza reti (criterio che stabilisce in caso di parità punti la miglior posizione in classifica), da qui in avanti sono padroni del proprio destino. Al Diego Armando Maradona, oggi con fischio d’inizio alle ore 15.00, gli azzurri avranno di fronte il Cagliari. La squadra sarda, che è compagine in salute, rigenerata dalla cura di Leonardo Semplici, nuovo tecnico dei rossoblù, è alla ricerca di punti salvezza.

Le statistiche

Tra Napoli e Cagliari andrà in scena il settantesimo scontro diretto, la metà dei quali disputati all’ombra del Vesuvio. Dei trentaquattro precedenti, i padroni di casa se ne sono aggiudicati ben venti, concedendo agli ospiti solo cinque vittorie, mentre in nove occasioni le due compagini si sono divise la posta.

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Il risultato più lontano nel tempo, vecchio di sette anni, è il pareggio che non si registra dal 23 novembre 2014. Il rocambolesco 3-3 finale maturò grazie alle reti di Higuain, Inler e De Guzman per i padroni di casa e di Ibarbo ed una doppietta di Farias per gli isolani. Nel 2019, il 5 maggio e il 29 settembre, rispettivamente si sono registrate l’ultima vittoria casalinga 2-1 e l’ultimo successo corsaro 0-1.

L’arbitro

Per dirigere il delicato incontro valido per la quint’ultima di campionato, è stato designato Michael Fabbri di Ravenna. Il trentasettenne fischietto romagnolo, che ha fatto il suo esordio in serie A nel 2013, per l’occasione sarà coadiuvato da Di Martino nel ruolo di quarto uomo ed al Var dalla controversa coppia Mazzoleni-Giallatini. Fabbri in carriera ha incrociato il Napoli in sei precedenti occasioni, gare in cui i partenopei hanno collezionato due vittorie, tre pareggi e una sconfitta proprio in questa stagione nella balorda trasferta di Verona.

Le scelte di Semplici

Il Cagliari arriva a Napoli come dicevamo, rinvigorito con l’innesto di Leonardo Semplici. Il tecnico dei sardi in due mesi ha rimesso in sesto la squadra, invertendo una tendenza che sembrava irreversibile. Per la composizione del classico 3-5-2, il tecnico toscano ha ancora qualche dubbio su chi ci sarà a difendere i pali della porta dei rossoblù. Cragno si è negativizzato dal Covid ma non è ancora certa la sua presenza. Se il portiere ex Benevento non dovesse essere arruolabile, ci sarà spazio per Vicario.

La linea di difesa sarà composta da Ceppitelli, Carboni e dall’esperto Godin. In mediana, assente Marin per squalifica, dovrebbero agire Nainggolan, Nandez e Deiola, mentre sugli esterni ci sarà spazio per Duncan e Lykogiannis a supportare la coppia d’attacco Joao Pedro e l’ex Pavoletti.

L’undici di Gattuso

In casa azzurra, Gattuso potrebbe effettuare qualche rotazione per non scontentare nessuno e garantirsi sempre forze fresche. Tra i pali ci sarà la conferma di Meret, vista la perdurante assenza di Ospina che continua con il lavoro di recupero.

Al centro della difesa, scontato il turno di squalifica, Manolas dovrebbe riprendersi il suo posto da titolare al fianco dell’inamovibile Koulibaly. Sugli esterni c’è ballottaggio a sinistra, con Mario Rui che potrebbe essere riproposto sulla corsia mancina, mentre a destra è confermatissimo Di Lorenzo.

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In mediana Fabian Ruiz sembra aver smaltito il fastidio alla schiena e potrebbe riprendersi il posto al fianco di Demme, con Bakayoko pronto alla staffetta. L’alternanza potrebbe interessare anche l’attacco. Dando per assodata la presenza di Zielinski e Insigne, potrebbe essere il turno del messicano Lozano, che si gioca il posto con Politano. Anche nel ruolo di punta centrale c’è ballottaggio. La velocità di Osimhen sembrerebbe essere preferita alla fantasia e all’esperienza di Mertens che subentrerebbe in corso d’opera.

La gara è delicata e il Napoli, per scherzo del calendario, sarà arbitro della retrocessione. Da qui alla fine, infatti, saranno ben tre gli scontri con squadre invischiate nella lotta per non retrocedere e – si sa – le squadre di bassa classifica, al di là dei valori in campo, vendono cara la pelle. Il tranello è sempre dietro l’angolo, per cui senza calcoli bisogna giocare a mille non dando nulla per scontato.

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