Fiorentina
FISCHIO D’INIZIO FIORENTINA – Vecchio lupo di mare

In previsione della gara di oggi, analizzando le caratteristiche del Genoa di Ballardini, possiamo elencare diversi punti di forza.
La fase difensiva ha pochissime sbavature: i giocatori difficilmente si fanno sorprendere.
Strootman, il centrocampista, ha un mix di esperienza e qualità che permette alla squadra di affidarsi anche nelle situazioni più difficili.
Shomurodov, giocatore imprevedibile, può avere il guizzo giusto da un momento all’altro.
Rispetto ai punti di debolezza, invece, va sottolineato che la squadra va in difficoltà quando è pressata. I difensori centrali sono molto lenti e in campo aperto presentano molte difficoltà. Pochi giocatori partecipano alla fase offensiva della squadra.
Dal punto di vista della costruzione del gioco, dunque, il Genoa ha la caratteristica di mantenere il baricentro basso. Spesso é Badelj colui che è assegnatario di iniziare la transizione, svolgendo il ruolo di perno centrale.
I giocatori cercano quasi sempre di trovare la giocata più semplice per arrivare agli attaccanti, che però in molti momenti della partita sono in inferiorità numerica rispetto ai difensori avversari.
Gli esterni aspettano che la squadra superi la metà campo avversaria, preferendo gli inserimenti o le sovrapposizioni solo quando si arriva nei pressi della trequarti, solo sulla fascia dove si sta attaccando.
Questo fa del Genoa una formazione che resta sempre molto compatta e raramente concede spazi, ma ovviamente tutto ciò va a penalizzare la fantasia e l’imprevedibilità della manovra.
In fase di non possesso tende a mantenere il baricentro molto basso, ma grazie ai cinque difensori riesce a coprire molto bene gli spazi, costringendo molto spesso gli avversari a dei possessi sterili.
Quando gli avversari cercano di costruire l’azione in ampiezza, partendo dal basso, la squadra non esita ad alzare la pressione.
Le marcature dettate da Ballardini sono a uomo, e infatti i giocatori in molti momenti della partita hanno il compito di seguire il giocatore da marcare in zone del campo diverse da quelle dove solitamente si posizionano. I difensori centrali sono lenti, infatti quando l’uomo marcato sfugge, spesso ricorrono al fallo.
Alla luce di questo é abbastanza semplice comprendere quale possa essere il canovaccio della sfida, ovvero una partita che almeno inizialmente promette di essere molto bloccata. Per sbloccarla potrebbero essere molto importanti i calci piazzati o comunque le situazioni di gioco che partano da palle inattive.
La Fiorentina dovrà dunque fare una partita accorta, cercando di coprire bene il campo senza lasciare spazi e sfruttando al meglio le poche occasioni che si presenteranno.