News
TOP 11 SERIE A – l migliori undici del 27º turno di Serie A
Il ventisettesimo turno di Serie A è terminato. Iniziato il venerdì alle 15:00 con la vittoria della Lazio per 3-2 contro il Crotone, si è concluso con la vittoria di misura del Napoli al San Siro contro il Milan.
Ecco la Top 11 del turno appena terminato:
PORTA
DIFESA
Elseid HYSAJ – Gioca nettamente la sua miglior partite in stagione. È in giornata. Vince ogni contrasto andando sull’uomo con caparbietà e decisione.
Yordan OSORIO – In tanti hanno criticato D’Aversa per aver fatto fuori Bruno Alves, adesso tutti stanno comprendendo il perché di quella scelta. Il ragazzo sta maturando, il Parma ha un ottimo difensore.
Federico DIMARCO – Difensore goleador. Entra, segna e regala il momentaneo pareggio ai suoi. Juric lo sta lasciando stranamente spesso fuori, chissà perché.
CENTROCAMPO
Mario PASALIC – Il croato è tornato. Gasperini lo ha aspettato con calma dopo l’intervento subito svariati mesi fa ed il ragazzo lo ha subito ricompensato. Doppietta per lui.
Mattias SVANBERG – Da tempo un oggetto misterioso, sta facendo vedere quali sono le sue potenzialità su entrambi i lati del campo. Ordinato in fase di copertura, scivolando sempre bene e molto più propositivo e sicuro dei propri mezzi in fase di possesso.
Fabian RUIZ – Il ragazzo ha doti uniche e quando lo dimostra il Napoli gioca a calcio. È il fulcro del gioco partenopeo. Gli azzurri hanno bisogno delle sue letture per fare un passo avanti che porta alla Champions League.
Valentin EYSSERIC – Partita molto ordinata giocata in un ruolo non propriamente suo. Si regala un gol bellissimo a sancisce il KO definitivo per il Benevento.
ATTACCO
Dusan VLAHOVIC – Sta diventando un gioiello, tanto quanto lo è il suo terzo gol. La Fiorentina, per adesso, se lo gode.
Nwanko SIMY – Il gol di punta merita un applauso solo per essere stato pensato. Con questo Simy, il Crotone può senza dubbio puntare alla salvezza.
Cristiano RONALDO – Tripletta perfetta in soli 32 minuti (Testa, sinistro e destro). È un fuoriclasse, lo sapevamo, così come sapevamo tutti che un intervento come quello su Cragno, per quanto involontario, è proprio brutto da vedere. La tripletta fatta meritava di terminare sul nascere con una doccia fredda al 14’.