Cuadrado ed Osimhen, due storie diverse a confronto per un’unica riflessione

La differenza è anche negli episodi, nella fortuna di riuscire a recuperare uomini chiave che ti cambiano il volto di una squadra. Ne sa qualcosa la Juventus di Pirlo, che ieri ha ritrovato in extremis Cuadrado in campo dopo che il colombiano è stato costretto a rimanere ai box per 15 giorni causa Covid-19.

Cuadrado, autore di 95′ importantissimi, è stato determinante anche per arginare il classico gioco del Napoli sulla catena di sinistra, una vera spina nel fianco per Insigne e Mario Rui, che non sono mai riusciti a spuntarla sul colombiano in maniera decisa.

La differenza risiede talvolta anche in questo, con gli azzurri che di contro, soffrono da tempo la mancanza di uomini chiave come Mertens (ieri in campo dal 70esimo ma ancora non al meglio) e soprattutto di Victor James Osimhen, che da due mesi è lontano dai campi, e che ad inizio gennaio, oltre all’infortunio alla spalla subito precedentemente in nazionale e che lo ha costretto allo stop, è risultato anche positivo al Covid-19. Un’agonia che si protrae ancora, perché il ragazzo ancora non si è negativizzato, tra l’altro al virus, a differenza del colombiano della Juventus, che ieri ha macinato chilometri sulla fascia destra, ed ha dimostrato un ottimo stato di forma.

Non è un giudizio nel merito del match, che è fatto di tante variabili, e se è pur vero che la fortuna aiuta gli audaci, resta il fatto che alcune mancanze possono essere determinanti, così come lo sono alcuni recuperi last minute.

Anche con un Cuadrado sugli scudi, la Juventus festeggia meritatamente la conquista della Supercoppa, mentre Gattuso ed i suoi rincasano a mani vuote, con la speranza di recuperare presto gli assenti di cui sopra alla conquista degli ulteriori obiettivi stagionali.

Foto: profilo ufficiale twitter Juventus Football Club

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