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Paolo Rossi: il Paese si stringe nel ricordo di ‘Pablito’
Nella notte Paolo Rossi è deceduto a causa di un male incurabile, che nelle scorse ha avuto purtroppo la meglio. Una notizia che ha sconvolto il mondo del calcio, e non solo. Perché Pablito è una delle icone del calcio italiano.
“Sono dolorosamente colpito dalla prematura scomparsa di Paolo Rossi, indimenticabile protagonista dell’Italia campione del mondo di calcio nel 1982 e sempre seguito con affetto da tutti coloro che amano lo sport. Ricordando il suo garbo e la sua umanità esprimo ai suoi familiari cordoglio e vicinanza”, afferma il capo dello Stato, Sergio Mattarella, in una dichiarazione.
“Nell’estate del 1982 con i suoi gol ha regalato un sogno a intere generazioni” scrive in un post su Twitter il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. “È stato il simbolo di una Nazionale e di un’Italia, unita e tenace, capace di battere avversari di enorme caratura. Addio a Paolo Rossi, indimenticabile campione. L’Italia ti ricorderà con affetto.”
Nell'estate del 1982 con i suoi gol ha regalato un sogno a intere generazioni. È stato il simbolo di una Nazionale e di un'Italia, unita e tenace, capace di battere avversari di enorme caratura. Addio a Paolo Rossi, indimenticabile campione. L'Italia ti ricorderà con affetto pic.twitter.com/oxaYUwsquf
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) December 10, 2020
Dai rappresentanti politici a quelli calcistici, il cordoglio è unanime. “Paolo Rossi ci ha fatto sentire orgogliosi di essere italiani, è stato l’eroe di tutti noi. La Serie A piange un immortale del nostro calcio, amato dal mondo intero”. E’ il messaggio del presidente della Lega di Serie A, Paolo Dal Pino. “Mando un sentito abbraccio e le condoglianze della Lega Serie A a tutta la sua famiglia”. Bandiere a mezz’asta nella sede romana della Figc e soprattutto a Coverciano, la casa della Nazionale, a Firenze.
Non potevano mancare ovviamente i suoi ex colleghi, o chiunque abbia avuto modo di avere a che fare con il campione del Mondo. “Ciao Paolo… I giocatori non dovrebbero andarsene prima degli allenatori”, il toccante messaggio di Giovanni Trapattoni. Commozione anche nelle parole da parte di ex compagni di squadra alla Juventus e alla Nazionale, Antonio Cabrini e Dino Zoff. “Sei mesi fa ho perso un fratello, oggi ne piango un altro”, dichiara affranto il primo. “Non voglio dire altro – aggiunge nella sua telefonata all’ANSA – , per me questo non è il momento di parlare”. “Abbiamo sempre avuto un grande rapporto con Paolo, simpatico, intelligente – prosegue Zoff al telefono con l’ANSA -. Era un po’ che non ci sentivamo, ci avevano detto qualcosa ma non pensavo fosse così grave. I rapporti con lui erano stupendi, era simpaticissimo. Intelligente, aveva tutto per stare bene. Qualcosa difficile da capire”.
Ciao Paolo… I giocatori non dobrebbero andarsene prima degli allenatori
— Giovanni Trapattoni (@giovanni_iltrap) December 10, 2020
“Ti voglio ricordare sempre così sorridente”, scrive Alessandro ‘Spillo’ Altobelli. Particolarmente scosso Zini Boniek: “Lo ammetto… piango. Facevi parte del gruppo di ‘Amici Veri’. Con te non solo ho vinto – conclude l’ex giocatore polacco – ma anche vissuto”.
(foto: Twitter Nazionale Italiana)
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