SERIE A
Juventus, Sarri: “Lite con Pjanic? Una bufala”
Maurizio Sarri, allenatore della Juventus, ha parlato ai microfoni di Sky Sport. Il tecnico ha parlato anche del presunto litigio tra lui e Pjanic: “Quella del nostro litigio è una grande bufala. E’ tra i tre giocatori che ho impiegato di più, è un giocatore a cui sono molto vicino e a cui devo rifarmi perchè ha un ruolo importantissimo nel centrocampo a tre”.
Si riparte dopo un trofeo che non c’è, cosa hai chiesto alla tua squadra in queste ore?
“È chiaro che perdere un trofeo è un qualcosa di pesante, perché dà delusione e amarezza. Però la situazione è questa, dobbiamo voltare pagina e pensare alle prossime partite. Dobbiamo pensare subito al prossimo obiettivo. Ho chiesto alla squadra di non farsi influenzare da niente. Senza stare a massacrarsi su un qualcosa che non possiamo rigiocare. Siamo in un post preparazione, con tutte le difficoltà che ne conseguono. È chiaro che nell’immaginario collettivo queste sono partite importanti in cui conta il risultato. Però noi siamo in un post preparazione e speriamo di migliorare velocemente, nei prossimi dieci giorni, sia dal punto di vista fisico che mentale e di tornare alle prestazioni normali”.
Contro il Milan abbiamo visto una Juventus a tratti devastante poi vi siete persi, la testa va da una parte e le gambe da un’altra. È una delle incertezze post coronavirus?
“Questo è indubbio. Stai fermo per 60/70 giorni ed è chiaro che devi reimpostare una preparazione fisica. Ed è altrettanto chiaro che lavorando per 20/25 giorni in maniera pesante la brillantezza fisica non può essere massimale in questo momento. Quindi il problema della tenuta e il problema delle accelerazioni possono venire fuori in un momento come questo. Non è neanche un momento normale, è un momento atipico perché è una situazione senza precedenti e ti ritrovi a giocare le partite importanti senza neanche un’amichevole. È tutto molto nuovo e la mancanza di esperienza lo rende più difficile. Può darsi siano stati commessi degli errori come può darsi che questa sia una fase transitoria normale”.
Colpisce l’assenza di gol, manca un centravanti e il centravanti lo può fare solo il Pipita?
“Penso che sia un problema di brillantezza generale perché riusciamo ad imporre una buona mole di gioco, ma poi non riusciamo ad essere pericolosi. E questo mi lascia pensare che la squadra sia deficitaria di brillantezza in questo momento e quindi non riesce ad uscire dalle situazioni complicate. Però penso faccia parte del momento. Noi dobbiamo migliorare dal punto di vista del gioco. Poi il problema realizzativo lo miglioreremo, come logica conseguenza. Non posso pensare che questa squadra possa avere un lungo periodo con la difficoltà di segnare visti i giocatori che la compongono. Quindi penso che sia più utile concentrarci”.
Cristiano Ronaldo preferisce giocare da un’altra parte,vi siete parlati?
“Abbiamo parlato prima della partita contro il Milan e prima della finale di Coppa Italia, abbiamo riparlato ieri. È chiaro che è un ragazzo che ha fatto più di 700 gol partendo defilato. È chiaro che la sua preferenza sia quella e credo sia la normalità. Con il Milan abbiamo scelto una soluzione e in finale di Coppa Italia avevo scelto di farlo giocare davanti e ho parlato con loro di quello che dovevamo fare in campo. E poi, analizzando con loro, hanno deciso di partire con la soluzione di Dybala centrale. Penso sia nell’assoluta normalità di un confronto prima di una partita importante. Ieri ho parlato da solo con Cristiano e a lungo perché non si deve scalfire il rapporto a livello di fiducia. Io spero, da domani o al massimo tra una settimana, che torni ad essere il giocatore straordinario di sempre. Quindi si tratta solo di attraversare un momento fisico in cui non si può essere al massimo”.
Senza Higuain a Bologna rivedremo quel tridente?
“Vediamo le reazioni dal punto di vista fisico perché in questa fase le partite sono più dispendiose rispetto al solito. Quindi vediamo le risposte dei singoli dal punto di vista fisico prima di fare delle scelte. In questo momento non abbiamo tante soluzioni come attaccanti puri. È chiaro che sugli esterni abbiamo delle soluzioni con Federico Bernardeschi e con lo spostamento di Cuadrado. Quindi vediamo come stanno. Adesso vedere la qualità del recupero del giocatore è più importante di tutte le valutazioni”.
Che partita può essere quella di Bologna? Quali possono essere le insidie e quali possono essere le insidie di queste dodici partite?
“Le insidie sono in tutte le partite. È chiaro che particolarmente pericolose sono le prime gare perché ancora non ci sono risposte delle squadre. Questo è un momento particolarmente delicato in cui tutte le partite possono essere un’insidia. Il Bologna è una squadra che sta facendo molto bene, che gioca un buon calcio e che è pericolosa sia quando attacca, ma anche quando gioca in ripartenza. Noi la dobbiamo tenere in grande considerazione, sperando di salire di livello e facendo una partita accorta”.
Inter e Lazio sono le squadre candidate a darti più fastidio?
“Questo lo dice la classifica. L’Inter deve recuperare una partita e può tornare molto sotto alle prime due. Io sono curioso di vedere le prime due o tre partite perché sono partite altamente a rischio per tutti e possono venire fuori delle situazioni sorprendenti”.