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Vasquez rovina la festa del Maradona, tra Napoli e Genoa finisce 2-2

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Conte Napoli
Tempo di lettura: 4 minuti

Il Napoli non va oltre il 2-2 casalingo con il Genoa. La squadra di Vieira ci crede fino all’ultimo e trova il pari all’84’ con Vasquez. In classifica gli azzurri conservano un punto di vantaggio sull’Inter, sono ancora padroni del proprio destino ma adesso devono vincere le ultime due.

Le scelte

L’Inter ha vinto nel pomeriggio a Torino ed il Napoli è chiamato a rispondere per tenere i nerazzurri a 3 punti. Conte conferma gli undici di Lecce, la novità è invece in panchina dove torna David Neres. Nel Genoa mister Vieira si affida a Pinamonti in attacco. A sorpresa ci sono Siegrist in porta, sarà un’ottima prova la sua, e Otoa in difesa.

La sblocca Lukaku ma il Genoa pareggia

Napoli al tiro già al 5′ con Politano che dalla sua fascia si accentra e calcia a giro, conclusione a lato davvero di poco. Al 9′ McTominay ci prova addirittura in rovesciata, conclusione ancora fuori bersaglio. Chiaro e scontato il copione della gara con il Napoli che fa la partita ed il Genoa in pressing che prova a far valere la sua forza fisica. Gli azzurri costruiscono senza fretta ed arrivano con facilità in area di rigore.

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Al 10′ il Napoli perde Lobotka. Il centrocampista si ferma e chiede il cambio, così Conte è costretto subito a sprecare uno slot. Al posto dello slovacco entra Gilmour. Lo scozzese prende in carico tutti i suoi compiti ed il gioco del Napoli sembra non risentirne, anzi.

Proprio da Gilmour parta l’azione del vantaggio di Lukaku con la palla che per linee centrali arriva all’altro scozzese, McTominay serve Lukaku ed il belga in corsa vince il duello di fisico con Vasquez e fulmina Siegrist sul secondo palo. Al minuto 15 il Napoli è in vantaggio. La gara rallenta, il Napoli continua a fare la partita e torna pericoloso al 24′ quando il portiere del Genoa è bravo a deviare in angolo la conclusione di Raspadori dopo una bella azione in velocità degli azzurri.

Napoli che poi rischia al 27′ quando Pinamonti arriva in ritardo su di una palla che attraversa tutta l’area dei padroni di casa. La risposta degli azzurri è affidata a Di Lorenzo che colpisce, male, di testa su di un cross di Spinazzola al termine di un’altra azione sviluppata questa volta in ampiezza dal Napoli. Allora tocca ancora agli ospiti che questa volta centrano la traversa con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione.

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Ed è sugli sviluppi di un altro calcio di punizione che il Genoa fa gol. Messias crossa, Ahanor la prende di testa, il pallone fa una strana carambola tra il palo ed il piede di Meret e finisce in rete. Il Napoli protesta per il calcio di punizione da cui è partito tutti ma Piccinini non cambia idea: al 32′ la partita è di nuovo in parità. Ed il risultato non cambia fino al 45′. Il primo tempo si chiude così sull’1-1, dopo 3′ di recupero nel corso dei quali Vasquez riesce anche a farsi ammonire per perdita di tempo.

Raspadori illude il Maradona, ma il Genoa pareggia ancora

Pronti via e Lukaku ci prova da fuori area: bravo Siegrist a respingere. Il Maradona è una bolgia, “vuole vincere” e prova a spingere gli azzurri. Il Napoli però sembra aver smarrito quel gioco che lo aveva reso pericoloso nel primo terzo di gara. La manovra è più lenta, il Genoa continua ad esercitare una pressione altissima e quando il Napoli riesce ad uscirne e si rende pericoloso con Anguissa, Vasquez e Siegrist compiono un autentico miracolo.

E’ però l’azione che galvanizza gli azzurri che ricominciano a macinare gioco e chiudono gli ospiti nella loro area. Al 58′ Vitinha ferma Di Lorenzo lanciato sulla fascia e Piccinini estrae il secondo giallo della partita. Vieira intuisce che il Napoli sta crescendo e mette Martin per Messias.

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La pressione del Napoli si trasforma in vantaggio al 64′. McTominay sulla sinistra va via a due avversari e serve Raspadori, l’attaccante azzurro con un tocco fa fuori tre avversari e batte Siegrist sul suo palo. Il Napoli è di nuovo in vantaggio. Il Maradona esplode e sulle ali dell’entusiasmo i padroni di casa sfiorano subito il terzo gol, ma il tiro di McTominay da fuori area è deviato in angolo da un bravissimo Siegrist. Poi ci provano ancora Raspadori al 73′, ma la difesa genoana si salva ancora in angolo, e Politano un minuto dopo.

Vieira prova a spezzare l’assedio ed inserisce Kasa, Bani e Zanoli per Otoa, Vitinha e Sabelli. Conte invece inserisce Billing per Raspadori. All’82’ Lukaku lancia Anguissa che arriva a tu per tu con Siegrist ma si fa recuperare dalla difesa genoana. Il terzo gol sembra nell’area ma a rovinare la serata perfetta del Maradona arriva il nuovo pareggio del Genoa. Il traversone dalla sinistra di Martin sembra innocuo, ma Vasquez è l’unico ad intuirne la pericolosità,  anticipa di testa Billing ed Olivera, e batte Meret. All’84’ la partita torna in parità.

Il Napoli reagisce con rabbia, recrimina per un tocco di mani in area e sfiora la vittoria al 3′ di recupero con Billing ma il suo colpo di testa esca di un niente. E’ il segno di una serata diventata stregata.

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Ne mancano solo due

Il Napoli così si gioca il jolly del pareggio, ne aveva uno solo e adesso può solo vincere. Con un punto di vantaggio sull’Inter gli azzurri sono ancora padroni del proprio destino ma dovranno vincere a Parma e poi all’ultima di campionato con il Cagliari. Sei punti per la matematica dello scudetto.

(Foto: Depositphotos)

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