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Un Benevento in confusione cade sotto i colpi del Trapani: salvezza raggiunta per i siciliani

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Vigorito Benevento
Tempo di lettura: 4 minuti

BENEVENTO-TRAPANI 0-1

Il Benevento esce con le ossa rotte dalla sfida col Trapani, desideroso di ottenere gli ultimi speranzosi punti per la salvezza.

Ma questo era solo l’antipasto dei fuochi d’artificio in serie C a due giornate dalla fine e con giornate di sosta forzate, causate dalle esclusioni di Taranto e Turris per violazioni amministrative.

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Ed è tempo dei primi verdetti. Se l’Avellino aspettava solo la matematica certezza per dirsi nuovamente una squadra di serie B, dopo 7 anni, quella tra Benevento e Trapani si presentava come una di quelle classiche partite decisive per entrambe le contendenti, che hanno avuto tra l’altro entrambe un andamento annuo altalenante di gioco e risultati.

I giallorossi, addirittura primi per parecchi mesi nel girone d’andata, sono dapprima scivolati per poi risalire sesti, battendo sorprendentemente il Cerignola, con Auteri dapprima esonerato poi ripescato alla guida della panchina, e con la possibilità di scavalcare il Catania per mettere un altro tassello nella tacca del proprio fucile

D’altra parte, la squadra siciliana che affrontava oggi non solo veniva da un solido momento positivo (due vittorie consecutive e a -3 dal decimo posto occupato dalla Juventus Next Gen), ma anche da una recuperata fiducia nell’ambiente che fa ben sperare.

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Al Trapani (impresa difficilissima) serviva fare punteggio pieno, lo desiderava fortemente, sperando in qualche passo falso di chi la precede in classifica. Così si è verificato. E il Benevento è rimasto immobile sotto i colpi ardenti dei siciliani.

Per il Benevento, Viscardi, Simonetti e Ferrara non sono disponibili. Mentre al Trapani mancavano  Valietti, Carriero e Ciotti. Come dire, da ambedue le parti, le parti difensive sono un po’ più fragili e sconnesse.

Ma, bisognava capire e vedere se le armate offensive riuscivano ad essere efficaci ed incisive. Convocato dal Trapani anche il forte difensore Celiento dopo le polemiche dei giorni nostri che hanno portato il presidente della compagine siciliana Antonini a negare al giocatore il permesso di vedere la figlia appena nata, salvo poi smentire il tutto. Comportamento del presidente criticato da tutti gli addetti ai lavori.

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PRIMO TEMPO – Trapani, avanti tutta!

Lo studio tra le due squadre dura dal tramonto all’alba. Il ritmo è lento, fin dall’inizio, ma il Trapani avanza compatto e incisivo, tanto da passare in vantaggio al 6’. Kragl largo per Carraro che prende completamente alla sprovvista la retroguardia beneventana con un suo tiro-cross deviato da Nunziante, dopo aver toccato il palo che ha fatto da buca tipo un tiro da biliardo.

Siciliani che insistono nella loro azione all’ ‘8 e che prendono un altro palo, con un colpo di testa preciso di Celiento. Davvero troppo preciso, da non trovare la sponda per il raddoppio. L’incubo per la squadra di Auteri prosegue pochi secondi. Acampora perde palla in modo malamente e Carraro, senza troppe distrazioni, colpisce a botta sicura, sfiorando l’incrocio dei pali.

Col Trapani votato, anima e piedi davanti, contropiede micidiale della Strega al 18’, su palla sanguinosamente persa da Ruggiero. Fuga per la vittoria, anzi per la rete, di Lamesta, che accelera, si defila, trova come ultimo baluardo Silvestri, lo aggira, ma non trova lo specchio della porta. Prima vera bomba sganciata dai padroni di casa. Gran palla di Manconi per Lanini: tutto solo davanti a Barosi, il 10 giallorosso si fa deviare la conclusione in angolo.

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Benevento che vuole raddrizzare una gara, che poteva esser agevolmente gestita in discesa, e invece ci si trova davanti una salita poco agevole da Gran Premio della Montagna. Al 27’ gran palla di Manconi per Lanini, collaborazione tra i due bomber come non se ne vedevano da diverse partite. Lanini si presenta solo davanti a Barosi, che devia prontamente in corner. Al 43’ nuovo lampo, questa volta di Lamesta per Pinato che, a due passi da Barosi, manda troppo alto di testa.

SECONDO TEMPO – Benevento sprecone e macchinoso

Benevento che non riesce a trovare la carta giusta nemmeno per prendere un asso pigliatutto, anzi ad inizio ripresa, al 10’ del secondo tempo, sono gli ospiti a sfiorare il raddoppio. Contropiede rapidissimo, per una palla giallorossa persa a centrocampo, dove Anatriello timbra un altro palo per i siciliani.
Sanniti disperati, non riescono a trovare il bandolo della matassa. Al 71’ erroraccio di Berra sulla sinistra che apre, per l’ennesima volta, la strada ad Anatriello che però non è preciso e deciso nella conclusione.
Al 76’ l’episodio che poteva cambiare la partita. Fallo netto di mano in area di Carraro e penalty lampante. Manconi va per ben due volte sul dischetto, sbagliandole clamorosamente entrambe, tra i fischi assordanti del “Vigorito”.
Dopo il primo errore dagli 11 metri (palla sparata in curva), l’arbitro Vergaro ha fatto ripetere per il troppo traffico in area al momento del tiro. Graziato la prima volta, Manconi non ne approfitta e calcia lento e non piazzato il rigore, facile preda della respinta di Barosi.

Se voleva puntare a fare un altro passo in avanti in classifica e tenere viva l’ambizione di terminare il campionato con il miglior piazzamento possibile in zona play off (giocando in casa il primo turno), contro il Trapani i giallorossi dovevano necessariamente confermare un’altra vittoria al successo ritrovato con il Cerignola. Ma ciò non è avvenuto.
Anzi, questa partita sembra essere stata lo specchio che ha confermato l’andamento di questa stagione del Benevento, capace di grandi imprese come di clamorosi scivoloni, con la fortuna non proprio dalla sua, avendo subito una rete clamorosa e incredibile. Forse non era completamente in clima vacanza pasquale o di fine stagione anticipata (prima dei playoff), ma il Benevento è apparso sprecone, macchinoso e confuso, passando in pochi giorni dallo sconfiggere il Cerignola in Puglia all’inadeguatezza di battere un Trapani certamente volitivo, determinato, reattivo e mai domo, che ha raggiunto il materasso della tranquilla salvezza, che però aveva e mostrava tutti i suoi limiti. Eccome, se è stato così.
E, nonostante, i propri limiti, la squadra di Aronica ha preso anche due pali, che avrebbero potuto chiudere anzitempo il match. Il Benevento ne ha esibiti molti di più, ancora una volta, e accederà ai playoff per il rotto della cuffia, ma, se dovesse continuare con prestazioni così balbettanti e incolori, il cammino verso le Final Four si farà veramente complicato e tortuoso.

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IL TABELLINO

Benevento (4-2-3-1)

Nunziante; Oukhadda, Berra, Capellini, Sena (79’ Veltri); Talia, Acampora (63’ Prisco); Lamesta (72’ Starita), Pinato, Lanini (63’ Perlingieri); Manconi

All. Auteri

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Trapani (3-4-2-1)

Barosi; Mulè (82’ Daka), Malomo, Silvestri; Celiento, Carraro, Toscano (88’ Segberg), Sabatino; Kragl (64’ Hraiech), Ruggiero; Anatriello (82’ Piovanello)

All. Aronica

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Arbitro: Vergaro di Bari

Reti: 6’ Carraro (T)

Espulso: Celiento (T) al 92’ per perdita di tempo e proteste

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Ammoniti: Talia (B), Anatriello (T), Lamesta (B), Silvestri (T)

Recupero: 2’ primo tempo; 6’ secondo tempo

(Foto: Depositphotos)

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