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In campo con Garbo – L’analisi della 29ª giornata

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Daniele Garbo
Tempo di lettura: 4 minuti

Ventinovesima giornata in archivio per la nostra Serie A, e come sempre arriva puntuale l’appuntamento con In campo con Garbo, la rubrica dove, attraverso le parole del nostro Direttore editoriale Daniele Garbo, analizziamo gli eventi più importanti della giornata appena trascorsa.

Questo turno di campionato non ha ancora consegnato verdetti, ma ha ristabilito le gerarchie in vetta alla classifica. L’Inter vince il big match di giornata contro l’Atalanta e in un sol colpo rispedisce la squadra bergamasca a sei punti e stacca il Napoli che insegue a meno tre lunghezze.

La squadra di Antonio Conte impatta a Venezia pareggiando per zero a zero, non senza rimpianti. La Roma continua a vincere e a sognare l’impresa Champions League, mentre è notte fonda in casa Juventus il tre a zero rimediato contro la Fiorentina mette sempre di più Thiago Motta sul lastrisco.

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Direttore, l’Inter ha dato un fortissimo segnale al campionato…

“La partita di ieri sera ci ha detto due cose: l’Inter anche se sembra con le spalle al muro, è una squadra fortissima che non molla mai. Dopo il beffardo pareggio di Napoli sembrava aver subito il contraccolpo psicologico, ma in dieci giorni ha passato agilmente il turno in Champions League ed ha rimesso il campionato sulla strada di Milano.

Non solo, il lato positivo, oltre al fatto che ha preso un minimo margine sul Napoli, è che ha rispedito l’Atalanta a sei lunghezze e considerando il calendario non proprio facile degli orobici mi sembra una grande notizia.”

Un pareggio che sa di sconfitta quello rimediato dal Napoli a Venezia. Addio sogni tricolore?

“Mi sembra troppo prematuro dirlo con ventisette punti ancora in palio. Sta di fatto che gli azzurri hanno lasciato per strada una marea di punti che potevano risultare decisivi in questo momento della stagione. Sono ben sette i pareggi nelle ultime nove partite, intervallati da una sola vittoria contro la Fiorentina e dalla debacle di Como.

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La fortuna degli azzurri è che nonostante un rullino di marcia pessimo per una squadra che vuole puntare al titolo, l’Inter è lì a soli tre punti. Questo però mette gli azzurri nelle condizioni di sbagliare il meno possibile e la tenuta di alcuni dei titolarissimi non mi è sembrata quella di chi può tenere un ritmo costante fino alla fine del torneo.”

In casa Juventus Thiago Motta continua a racimolare magre figure. E’ tempo di cambiare?

“Mi sembra chiaro che almeno per questa stagione le aspettative erano ben diverse. Ma ciò che preoccupa non sono i risultati, sette gol presi in due partite senza farne nemmeno uno sono davvero tanti, ma anche il fatto che è una squadra senza gioco.

Cristiano Giuntoli ha speso un enormità di danaro sia in estate che in inverno e a parte Kolo Muani nessuno ha reso facile la vita a Thiago Motta che anche nella sconfitta di Firenze ci ha messo del suo.

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Ma la domanda mi sorge spontanea: siamo così sicuri che Fagioli, Kean e Miretti fossero così inutili alla causa bianconera? Secondo me, alla luce degli ultimi risvolti direi proprio di no.

L’Atalanta sembra fuori dai giochi nella corsa al titolo. Dove ha sbagliato Gasperini?

“Diciamo che ha semplicemente preso una squadra più forte, che ha stroncato sul nascere qualsiasi velleità offensiva degli orobici. Non ricordo grandi interventi di Sommer.

L’espulsione ha un pò condizionato il finale dove magari si poteva tentare di fare qualcosa in più, ma mi sento di dire che l’Inter ha sfoderato una grande prestazione e che forse l’arbitro Massa, che ha arbitrato splendidamente, poteva cercare di essere leggermente più tollerante.

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La squadra di Gasperini resta comunque in lotta per un piazzamento Champions che non è comunque da buttare.

In casa Roma si alimenta il sogno Champions League. E ancora possibile?

“Sicuramente se continuano a vincere come stanno facendo da tempo si. Anche se devo essere onesto, ho visto una squadra stanca salvato soltanto dai miracoli di Svilar che ha fatto una splendida partita.

Credo che l’assenza di Dybala per infortunio inciderà sul finale della stagione che si preannuncia carico di impegni e di tensione. Certo che nessuno avrebbe scommesso un solo euro sul piazzamento europeo dei giallorossi che ora si trovano a meno quattro punti dalla zona caldissima della classifica. Una vera impresa di Mr Claudio Ranieri.

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Il Bologna si candida prepotentemente ad un posto nella massima competizione europea. Annichilita la Lazio per cinque a zero. Sono loro i favoriti per la corsa alla Champions League?

“Vanno fatti assolutamente i complimenti a Vincenzo Italiano. Un allenatore che ha raccolto una pesante eredità con una squadra “indebolita”, ma che ha saputo tramite la cultura del lavoro far rendere al meglio i calciatori a sua disposizione con un super Orsolini (ancora una volta non convocato in Nazionale e lo trovo davvero insipegabile), e con giocatori come Castro e tanti altri che non hanno fatto rimpiangere per nulla i vari Zirkzee e Calafiori.

Ci tengo a precisare che Italiano ha soltanto un punto in meno rispetto a Thiago Motta, che ha dovuto affrontare un campionato che a quest’ora l’anno scorso aveva ben poco da dire.”

Crollo verticale della Lazio. Solo colpa delle fatiche Europee?

“Questo turno di campionato ha messo in evidenza ciò che dico da tempo: i biancocelesti sono una squadra da sesto/ottavo posto. Non mi sento di dare la colpa a Marco Baroni, ma alla società che nel mercato di gennaio non ha voluto rinforzare una rosa che ha delle carenze importanti.

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La squadra soprattutto a centrocampo boccheggia, ed avere dei ricambi adatti avrebbe potuto lanciare i biancocelesti nella lotta al quarto posto che non è ancora finita, ma a mio parere vede altre squadre più avanti degli uomini in biancoceleste.

Zona B: “Assodato che Udinese, Torino e Genoa hanno ampiamente raggiunto la salvezza, esalterei in modo particolare il Verona di Paolo Zanetti.

La squadra scaligera ha dato una fortissima spallata alla lotta salvezza vincendo ad Udine e mettendosi a pari punti con il ricchissimo Como re del mercato invernale e con una rosa che sulla carta appare abbastanza inferiore.

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Non pervenuto il pareggio tra Monza e Parma che non cambia le sorti ne dell’una ne dell’altra compagine. Il Venezia paradossalmente è diventato arbitro sia della lotta Scudetto sia della lotta Champions League.

I lagunari hanno strappato un punto all’Atalanta al Napoli e alla Lazio, ma purtroppo non sono riusciti a raccogliere quanto avrebbero dovuto per rilanciare le proprio ambizioni salvezza.

Cagliari, Lecce ed Empoli continuano a galleggiare sulla zona rossa, e sembra che ormai sia una corsa a tre per un solo posto disponibile.

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(Foto LBDV)

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