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PREPARTITA JUVENTUS – Nell’occhio del ciclone

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Juventus Kolo Muani
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Ripartire, resettare, azzerare. Ancora una volta sono i tre mantra che aleggiano nelle menti dei giocatori della Juventus dopo la batosta in casa contro l’Atalanta che ha sbarrato le porte a qualsiasi sogno di gloria. D’altra parte sarebbe stato quantomeno paradossale che una squadra per larghi tratti della stagione mediocre potesse di punto in bianco recuperare su tre frecce come Atalanta, Napoli e Inter.

Ora però l’obiettivo torna ad essere quel quarto posto che è imperativo. Lo è per una questione economica e lo è anche per Thiago Motta, finito nel mirino delle critiche e con un futuro tutt’altro che certo nonostante la fiducia della società. 

Trasferta insidiosa

Come è noto la trasferta nella città di Brunelleschi non è mai stata una passeggiata per la Juventus. Questione di rivalità atavica inasprita da Baggio in poi. Tuttavia è proprio in match come questi che può ritrovarsi una squadra con palesi difficoltà come quella bianconera. Tre punti che eventualmente sarebbero conquistati anche contro una diretta rivale, fresca del passaggio del turno in Conference League.

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La Juve ritroverà anche Kean. Quell’attaccante a lungo criticato e lasciato andar via a cuor leggero per una cifra modica (13 milioni), che la scorsa estate facevano pensare al capolavoro giuntoliano. Così invece non è stato. Nel calcio tutto invecchia rapidamente e mai come oggi la Juve si ritrova un Nico Gonzalez pagato 40 milioni spesso nell’occhio del ciclone, mentre un Kean stratosferico vicecapocannoniere della Serie A.

Sarà dunque una sfida tra ex. Ai già citati si aggiungono Vlahovic e Fagioli. Anche qui due storie opposte. Il primo sembrava dovesse prendersi la Juve a suon di gol ma invece ha scoperto la tristezza e l’abbandono della panchina. Quella stessa panchina che Fagioli ha lasciato nel momento in cui è andato a Firenze per rinascere. E lo sta facendo a suon di buone prestazioni.

Come ci arriva la Juventus

Thiago recupererà tre pedine come dichiarato da lui in conferenza. Rouhi, Savona e Conceicao, tutti presumibilmente in panchina almeno all’inizio. Ad ogni modo l’imprevedibilità del portoghese è un’arma che la Juve ritrova e di cui, mai come ora, ha tremendamente bisogno.

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Venendo alla probabile formazione tra i pali confermato Di Gregorio, che contro l’Atalanta è stato impegnato come ai tempi del Monza rispondendo presente. Davanti a lui agiranno Weah, Gatti, Kalulu e Cambiaso. Nuovamente titolare dunque l’ex Milan dopo i disastri di Kelly.

Qualche dubbio a centrocampo. Al netto degli inamovibili Locatelli e Thuram, rimane aperto il ballottaggio fra Mckennie e Koopmeiners con l’americano favorito. Sulle corsie esterne invece ancora Gonzalez e Yildiz che dovrebbe essersi ristabilito dopo il virus che lo aveva debilitato prima del match con la Dea. In avanti invece ancora Kolo Muani, rimasto a secco nelle ultime uscite. Arbitra Fabbri.

(Foto:DepositPhotos)

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