I nostri Social

Europa League

Europa League, Mourinho: “Se parlo mi penalizzano”

Pubblicato

il

Mourinho Fenerbahce
Tempo di lettura: 2 minuti

Impresa sfiorata, ancora una volta per Josè Mourinho. Il suo Fenerbahce ha visto sfumare il suo cammino in Europa League contro i Rangers, in una partita segnata da decisioni arbitrali controverse. Il tecnico portoghese, noto per le sue dichiarazioni senza filtri, ha espresso il proprio disappunto riguardo agli episodi che hanno influenzato il match, senza nascondere il sospetto di un trattamento sfavorevole.

Le polemiche arbitrali

“Non posso dire cosa sto passando perché non voglio essere punito dalla UEFA. Spero che quello che ci è successo in Europa quest’anno non sia il risultato della finale giocata a Budapest. Spero che siano cose ordinarie indipendenti da ciò”, ha dichiarato Mourinho, riferendosi ai torti arbitrali subiti durante il torneo. Il tecnico ha puntato il dito anche contro il VAR e il suo operato: “Si dice che l’arbitro VAR sia uno dei migliori al mondo, Van Bokel…”.

Le sue parole lasciano intendere un forte senso di ingiustizia, aggravato dagli episodi di gara che hanno penalizzato il Fenerbahce. Mourinho ha sottolineato come la sua squadra abbia pagato a caro prezzo le decisioni prese in campo, citando anche la partita con il Manchester United e i rigori concessi agli avversari come esempi di una tendenza arbitrale sfavorevole.

Pubblicità

Delusione e orgoglio

Il tecnico ha poi espresso vicinanza ai suoi giocatori, evidenziando il peso emotivo della sconfitta: “Quando si perde una partita come questa, tutta la squadra è triste. Chi ha sbagliato un rigore avrà quel rigore in testa quando andrà a dormire. Non credo che l’arbitro VAR soffrirà di insonnia stanotte, mangerà con calma e passerà una buona notte. Poi si occuperà di nuovo del big match durante la pausa nazionale. Ma oggi abbiamo perso il nostro sogno, abbiamo subito un torto”.

Mourinho ha poi elogiato la prestazione della squadra, sottolineando il valore dell’impegno messo in campo: “Sono molto orgoglioso della mia squadra. In termini di gioco, eravamo di gran lunga la squadra migliore in campo. Anche se oggi avessimo vinto ai rigori e fossimo passati al turno successivo, non potrei essere più orgoglioso di così”.

Uno sguardo al futuro

Nonostante l’amarezza per l’eliminazione, il Fenerbahce può guardare avanti con fiducia. La crescita della squadra sotto la guida di Mourinho è evidente, e la determinazione mostrata in campo è un segnale positivo per il futuro. Resta da vedere se il tecnico riuscirà a trasformare questa delusione in nuova linfa per il resto della stagione, con l’obiettivo di tornare a competere ai massimi livelli in Europa.

Pubblicità

(Foto: DepositPhotos)

in evidenza