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All’Olimpico la Roma batte il Como 2 a 1

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Roma Dovbyk Angelino
Tempo di lettura: 3 minuti

L’allenatore della Roma Claudio Ranieri l’aveva detto: affrontare il Como di Cesc Fabregas sarebbe stato come andare dal dentista senza anestesia.

E così è stato per un tempo intero, con i giallorossi messi in difficoltà dal gioco intenso e corale dei lariani. Ma nella ripresa l’esperto tecnico romano ha saputo trovare la cura giusta, operando cambi decisivi che hanno permesso alla sua Roma di ribaltare il risultato e conquistare una vittoria sofferta ma preziosissima.

Primo tempo: il Como fa la partita e sorprende la Roma

L’inizio del match ha confermato i timori della vigilia: il Como, ben organizzato e senza timori reverenziali, ha imposto un ritmo elevato alla gara. La Roma ha cercato di rendersi pericolosa con le sue individualità, ma senza trovare il guizzo giusto.

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Al 10’ Kempf ha avuto la prima occasione con un colpo di testa finito alto, seguito da un tentativo simile di Ndicka al 19’. Dybala ha provato a mettersi in proprio al 31’, ma il suo tiro è stato facilmente bloccato da Butez.

Quando sembrava che il primo tempo dovesse concludersi senza reti, il Como ha piazzato la zampata che ha gelato l’Olimpico. Al 43’, Da Cunha ha sfruttato una distrazione di Mancini e Ndicka, si è inserito alla perfezione su un lancio di Perrone e ha battuto Svilar con freddezza. Vantaggio meritato per la squadra di Fabregas, che ha chiuso la prima frazione con il pieno controllo della gara.

Ripresa: i cambi di Ranieri ribaltano tutto

Consapevole delle difficoltà, Ranieri ha subito cambiato volto alla Roma, inserendo Dovbyk ed El Shaarawy per dare maggiore peso offensivo con un assetto più spregiudicato (4-2-4). Poco dopo è entrato anche Saelemaekers, e proprio il belga ha impiegato solo due minuti per lasciare il segno. Al 62’ ha finalizzato una splendida azione sulla destra orchestrata da Dybala e Celik, mettendo a sedere Valle e battendo Butez con la complicità di una deviazione di Goldaniga.

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Il Como ha accusato il colpo e, appena due minuti dopo, ha subito un altro duro colpo con l’espulsione di Kempf per doppia ammonizione su un fallo ai danni di Dybala. In superiorità numerica, la Roma ha preso il controllo totale del match e al 74’ ha completato la rimonta. L’azione del 2-1 è stata da manuale: Cristante ha servito Rensch sulla destra con un lancio millimetrico, l’olandese ha rimesso il pallone al centro con un cross al volo, e Dovbyk ha depositato in rete da pochi passi.

Gli ultimi minuti sono stati palpitanti: il Como ha sfiorato il pari con un palo di Vojvoda all’88’, ma la Roma ha resistito con carattere, portando a casa la quarta vittoria consecutiva.

Una vittoria di carattere e ambizioni europee rinnovate

Se nel primo tempo la Roma aveva sofferto l’intensità del Como, nella ripresa la squadra di Ranieri ha mostrato tutto il suo carattere. I cambi hanno fatto la differenza, confermando la profondità e la qualità della rosa giallorossa. Con questa vittoria, la Roma continua la sua rincorsa europea, dimostrando di poter lottare fino alla fine per un posto di prestigio in classifica.

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Fabregas e il suo Como escono sconfitti, ma con l’orgoglio di aver messo in difficoltà una grande squadra. Ranieri, invece, può sorridere: la sua anestesia ha funzionato alla perfezione.

Il tabellino della partita

Roma (3-4-2-1): Svilar; Celik (29′ st Rensch), Mancini, Ndicka; Soulé (14′ st Saelemaekers), Koné (14′ st Cristante), Paredes, Angeliño; Dybala, Pellegrini (1′ st El Shaarawy); Shomurodov (1′ st Dovbyk)

A disposizione: Gollini, De Marzi, Nelsson, Salah-Eddine, Abdulhamid, Hummels, Gourna-Douath, Baldanzi, Pisilli. Allenatore: Ranieri

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Como (4-3-3): Butez; Smolcic (11′ st Vojvoda), Goldaniga, Kempf, Valle (28′ st Moreno); Caqueret (11′ st Cutrone), Perrone, Da Cunha; Strefezza, Nico Paz (38′ st Ikoné), Diao (28′ st Fadera)

A disposizione: Reina, Vigorito, Jack, Iovine, Engelhardt, Braunoder, Dele Alli, Gabrielloni, Douvikas. Allenatore: Dani Guindos

Arbitro: Pairetto

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Marcatori: 44′ Da Cunha (C), 16′ st Saelemaekers (R), 31′ st Dovbyk (R)

Ammoniti: Mancini, Cristante (R), Smolcic, Caqueret, Fadera, Da Cunha (C)

Espulsi: Kempf (C)

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(Foto: Depositphotos)

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