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Serie A – La top 11 della 25ª giornata

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Juventus Conceicao
Tempo di lettura: 2 minuti

Giornata di Serie A che va in archivio con l’Inter che stecca ancora il sorpasso al Napoli e rimane a -2 dalla vetta. Di seguito troveremo i top 11 di questo turno.

Portiere

Zion Suzuki (Parma): Il giapponese si rende protagonista di grandi interventi e se il Parma perde solo di un gol di scarto è merito suo.

Difensori

Sebastiano Luperto (Cagliari): L’Atalanta giocava praticamente con la squadra B però sia lui che i suoi compagni mettono in atto una difesa arcigna e bene organizzata.

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Federico Gatti (Juventus): E’ il leader della difesa juventina e lo dimostra in tutte quelle volte in cui fa uscire quella ferocia agonistica che è il simbolo del modo in cui i bianconeri hanno vinto.

Nuno Tavares (Lazio): Il solito treno che sembra quasi non fare fatica quando deve farsi tutto il campo. Di Lorenzo va in difficoltà e se Isaksen l’avesse buttata dentro avrebbe messo a referto l’ennesimo assist.

Denzel Dumfries (Inter): Probabilmente è stato il migliore dei suoi. Prima fa a fette la difesa di Savona e poi è protagonista di un incredibile salvataggio sulla linea.

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Centrocampisti

Jurgen Ekkelenkamp (Udinese): Ancora lui, ancora decisivo. Stavolta lo fa addirittura con una doppietta che stende l’Empoli.

Dan Ndoye (Bologna): L’uomo in più di Italiano, ormai lo abbiamo capito. Se poi si mette a tirare anche i rigori con freddezza diventa un top di reparto.

Francisco Conceicao (Juventus): E’ l’MVP del Derby D’Italia e d’altra parte come negarglielo. Già prima del gol vittoria la sua prestazione era estremamente positiva.

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Attaccanti

Matias Soule (Roma): Un po’ per l’infortunio di Dybala, un po’ per il turnover ma fatto sta che l’argentino sta entrando nei meccanismi. La classe non gli è mai mancata e la fa vedere nella pennellata che vale la vittoria.

Gustav Isaksen (Lazio): Quando vede il Napoli si scatena. Lo ha fatto all’andata e lo fa al ritorno con un siluro da 30 metri che beffa Meret.

Kolo Muani (Juventus): Abbiamo capito il perché Motta lo ha voluto. Il motivo? Sa accendersi con una classe fuori dal comune, anche quando non gioca benissimo. La ruleta che porta all’assist per Conceicao è un pezzo d’autore.

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(Foto:DepositPhotos)

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