Lazio
Lazio, un pareggio che vale molto

Lazio scintillante nei primi 45 minuti di gioco: i biancocelesti dominano in lungo e in largo un’ Atalanta a tratti poco lucida e incisiva.
Gli uomini di Gian Piero Gasperini faticano a trovare il bandolo della matassa e si affidano al solito Zaniolo per uscire imbattuti dall’ Olimpico conservando cosí la vetta della classifica.
Pronti via ed é subito Lazio: Atalanta poco brillante e sovrastata dalla feroce densitá di una Lazio a tratti straripante. Il sontuoso Castellanos, puntero che di certo non ha fatto rimpiangere Immobile, nel lasso di un “Amen” impegna severamente per ben due volte il bravo Carnesecchi: sugli sviluppi dell’ azione Guendouzi con un tiro al fulmicotone che si stampa sul palo, strozza letteralmente in gola il grido dei supporters biancocelesti.
Gli uomini di Baroni sono padroni del campo con un Marusic in grande spolvero ed un Rovella che (per la gioia degli Adani di turno) disegna geometrie di alta scuola: suo il lancio decisivo che imbecca Dele Bashiru che s’ inserisce alla perfezione e fulmina da attaccante di razza l’ estremo difensore orobico.
Atalanta che dopo lo svantaggio nella prima frazione rientra in partita piú motivata e incisiva costringendo la Lazio ad arretrare il baricentro:
i biancocelesti si affidano ad un paio di sortite in contropiede nelle quali Dia e ancora Dele Bashiru difettano di cinismo tenendo in vita i sogni d’ imbattibilitá della Dea.
Nonostante un De Ketelaere impreciso ed un Lookman con le polveri bagnate, ci pensa ancora una volta il “Dea ex machina-Zaniolo” a togliere le castagne dal fuoco: il gioiellino ex-Roma s’ inventa la giocata che spacca la difesa laziale pescando in area Lookman che serve il liberissimo Brescianini, un gioco da ragazzi per quest’ ultimo depositare nella porta laziale il pallone del pareggio.
La Lazio ha mostrato di potere legittimamente coltivare ambizioni da grande e guarda con rinnovata fiducia ad un posto al sole tra le prime quattro.
(Foto DepositPhotos)