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TARGET COMO – Alla ricerca della continuità

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Fabregas Como
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E’ un Natale amaro quello che dovrà trascorrere Fabregas dopo la sconfitta maturata dal Como in casa dell’Inter nell’ultimo turno prima delle festività.
A dire il vero i suoi ragazzi hanno costretto i campioni d’Italia a dover condurre un match sporco in cui a fare la differenza è stato un calcio piazzato, unitamente alla presenza di un Thuram che sposta gli equilibri. Complimenti sì ma senza punti.

Non passerò un buon Natale – ha dichiarato lo spagnolo – perché abbiamo perso, è una cosa che mi fa arrabbiare. I ragazzi mi danno tutto, lavorano tantissimo, sappiamo che dobbiamo migliorare, ma oggi la cosa più importante è che i tifosi del Como non vengano qua rassegnati“.

L’ex calciatore di Arsenal e Barcellona nel postpartita si è lasciato anche andare a dichiarazioni che hanno fatto trasparire un pizzico di rammarico rispetto a quanto si sarebbe potuto fare per uscire dal Meazza con un risultato positivo.

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Oggi si è visto veramente chi ha nel sangue il mio calcio e chi no. Abbiamo giocate su cui lavoriamo e ma che non rischiamo. Non abbiamo avuto la personalità di un passaggio in più o di un tempo in più“.

Fabregas ha poi speso parole al miele anche per Simone Inzaghi dal quale ha voglia di imparare. “Inzaghi è qui accanto a me, sta facendo un’intervista e io penso di averne ancora per mezz’ora. Se il pullman mi aspetta vorrei parlare un po’ con lui per imparare a crescere”

Il bilancio

Alla sua prima stagione in Serie A, Fabregas può comunque considerarsi in linea con l’obiettivo salvezza. La sua squadra sembra seguirlo con convinzione, adottando una filosofia di calcio che combina efficacemente verticalità e palleggio, due caratteristiche ormai imprescindibili anche per le squadre di bassa classifica.

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Il margine sulla terzultima posizione rimane esiguo, con solo un punto di vantaggio sul Cagliari di Nicola. Tuttavia, la strada intrapresa appare quella giusta per condurre, da qui a maggio, la proprietà più ricca del nostro campionato all’agognata permanenza in Serie A. Certo, a settembre qualcuno poteva aspettarsi qualcosa di più, soprattutto considerando che il Como è stata l’ultima squadra capace di battere l’Atalanta di Gasperini. Un’impresa che, sebbene ottenuta nelle prime giornate, non è stata affatto casuale.

Le ambizioni del Como, del resto, sono legittimate da una campagna acquisti ambiziosa. Giocatori come Reina e Sergi Roberto, con un passato nei più grandi club del mondo, hanno portato esperienza e prestigio in una squadra che, fino a poco tempo fa, non avrebbe potuto nemmeno sognare certi nomi.

Tra le squadre coinvolte nella lotta salvezza, il Como sembra una delle più attrezzate. Il coraggio e la capacità di giocarsela a viso aperto non sono qualità comuni per una neopromossa. Inoltre, l’esplosione di giovani talenti come Fadera, Paz e Da Cunha aggiunge quel tocco di qualità che molte dirette concorrenti non possono vantare.
La strada verso la salvezza è ancora lunga, ma a questo ritmo il Como potrà affrontare le difficoltà con sempre maggiore consapevolezza dei propri mezzi.

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Fattore Paz

Nonostante i riflettori estivi siano stati puntati sui veterani scelti da Fabregas per l’ultimo capitolo della loro carriera, a trascinare il Como è stato finora un giovane gioiello proveniente dal Real Madrid: Nico Paz.
Acquistato a titolo definitivo, il talento spagnolo ha subito impressionato con le sue giocate.

Con due gol e quattro assist fino a questo momento, Paz ha inevitabilmente attirato l’attenzione di grandi club, tra cui l’Inter, che lo considera un potenziale craque per il futuro. “Paz ha grande qualità, un buon fisico e un ottimo piede – ha dichiarato Simone InzaghiFarà una carriera grandissima. Non lo conosco personalmente, ma ho sentito parlare molto bene anche del suo lato umano”.

Per ora, il Como se lo tiene stretto, consapevole che le sue chance di salvezza passano inevitabilmente dai piedi del giovane talento. Tuttavia, in estate le offerte non mancheranno, con il Real Madrid che, al momento della cessione, ha inserito una clausola di recompra per il classe 2004.

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Le qualità di Paz non sono in discussione, anche se il giovane deve ancora crescere. Alcuni limiti nell’incidere nelle partite più difficili gli sono costati qualche critica, ma il talento è evidente e, nel contesto del Como, ha già dimostrato di essere fuori dal comune. Inevitabile, dunque, che le aspettative su di lui crescano.

Capitolo mercato

Vedere celebrità di Hollywood sugli spalti del Sinigaglia è un’immagine che, fino a pochi anni fa, sembrava pura fantasia. Oggi è realtà, grazie agli investimenti della proprietà indonesiana degli Hartono, tra le più ricche al mondo. I loro interventi hanno portato a Como giocatori che, pur non più giovanissimi, hanno vinto tutto in carriera, regalando ai tifosi una squadra che lotterà fino all’ultimo per mantenere la categoria.

Ma i colpi di scena potrebbero non essere finiti. Con il mercato di gennaio alle porte, Fabregas spera di ricevere qualche regalo di Natale posticipato.

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La priorità sembra essere un difensore, e il nome più caldo è quello di Rafa Marin del Napoli. Finora poco utilizzato da Conte, il giovane spagnolo potrebbe trovare maggiore spazio trasferendosi in Lombardia. L’operazione potrebbe concretizzarsi con la formula del prestito, ma prima il Napoli dovrà individuare un sostituto.

Sul fronte offensivo, invece, si fa strada il nome di Dele Alli. L’ex finalista di Champions con il Tottenham, reduce da un periodo buio, è attualmente svincolato dopo l’esperienza all’Everton.
Como potrebbe rappresentare l’occasione giusta per rilanciarsi, ma Fabregas ha frenato le aspettative: “C’è la possibilità che venga ad allenarsi con noi dopo Natale, ma solo per ritrovare la forma”.
Le porte, dunque, sono solo parzialmente aperte. Tuttavia, con la proprietà Hartono, sognare l’arrivo di un altro campione non è impossibile.

(Foto:DepositPhotos)

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